UN SOGNO DA REALIZZARE
Quando ripenso a come ho passato questi ultimi anni mi vengono i brividi. Preda dello stress avevo dimenticato cosa vuol dire coltivare sogni nella propria mente:
il lavoro mi aveva assorbito al punto di non riuscire più neanche ad andare in ferie.
Poi l’estate scorsa la decisione di reinventarmi professionalmente, con più tempo a disposizione e un sogno davanti agli occhi: voglio andare in vacanza, a Roma, ma non in aereo come sempre, non in macchina, ma in Vespa, il mito italiano su 2 ruote!
Qualche dettaglio del progetto:
- partenza da Colonia (D) il 1 luglio 2012 in solitario
- il mezzo? Vespa Cosa 200
- tutto il viaggio sarà effettuato senza autostrade e/o superstrade, ma passando di paesino in paesino attraverso la Germania, Austria e Italia
- il percorso in Germania prevede di costeggiare Bonn (ex capitale tedesca), passare da Wiesbaden, Mainz (Magonza) e poi avanti fino a Garmisch Patenkirchen, stupenda località alpina famosa per le particolari condizioni favorevoli al volo in parapendio e deltaplano
- in Austria il percorso si snoderà attraverso le montagne da Innsbruck fino al Brennero
- il tratto italiano passerà attraverso il Brennero, Trento, Treviso, Venezia, Ravenna e avanti sulla costa adriatica fino a Cattolica, dove conto di tagliare attraverso Urbino, Gubbio, Nocera Umbra, Foligno, Narni, ed infine l’arrivo a Roma
- tempo previsto di viaggio: 5 giorni all’andata, 7/8 per il ritorno, per il quale prevedo di modificare il percorso toccando altre città
- ho intenzione di organizzare un gemellaggio tra il Vespa Club Roma e il Vespa Club Bergisch Gladbach di cui sono socio
Un viaggio tra le bellezze e prelibatezze culinarie italiane viste dalla prospettiva e velocità di una Vespa.
Interessante? Stuzzicante? Secondo me si, e già da parecchi giorni passo la notte a sognare la strada, le ore al manubrio e le bellezze italiane alla guida della mia Vespa.
Si, perché le bellezze italiane si apprezzano ancor di più quando sono lontane….
Questo sogno mi gira per la testa da più di un anno e ora che mancano 2 mesi alla partenza mi sento bruciare la terra sotto i piedi.
Silvio