Non ci sono parole...
non ce ne possono essere.
davanti a fatti del genere le parole non possono dire tutto quello che si prova.
Che senso ha? Chi si voleva colpire? Chi doveva essere punito?
Non trovo una risposta plausibile.
E quando è così, la memoria purtroppo vola automaticamente a tutti quei fatti della nostra storia che rimangono avvolti nel mistero perchè non si è mai saputo chi, come, perchè li ha concepiti e messi in atto.
Troppe volte è successo che degli innocenti abbiano fatto le spese di un gioco più grande di loro, più grande di tutti noi.
Non mi piace la "dietrologia", ma la storia è costellata di eventi strani e poco comprensibili dalla gente comune...
Quello che resta, forte e insistente, è il dolore per una giovane vita spezzata ingiustamente (sperando che rimanga l'unica) e la rabbia per quanto crudele e vigliacco sia capace di essere l'uomo.
Ciao, giovane Melissa