Dico si, partiamo dal fatto che non esistono bobine capacitive, ma accensioni a scarica capacitiva, le bobine, tutte, sono cmq degli induttori, esistono alcune bobine che integrano il circuito per la scarica capacitiva, l'esempio a noi più vicino è quello delle "centraline" utilizzate sui motori large ad accensione elettronica, come vedi nell'immagine allegata, all'interno del case troviamo il circuito per la scarica capacitiva e l'induttore della bobina, i cavi in ingresso sono i soliti noti, i due verdi che servono per la corrente in uscita dello statore e per lo spegnimento, il rosso che è il filo che va a massa quando il pickup viene eccitato e il bianco che è la massa comune del circuito, come funziona il tutto, il verde alimenta il circuito che carica il condensatore, quando il cavo rosso viene collegato a massa dal pickup, attraverso il diodo scr il condensatore si scarica sull'induttore facendo scoccare la scintilla.
Accertato che la totalità dei sistemi cdi funziona in questo modo (con qualche piccola differenza circuitale, ma la sostanza è sempre la stessa), mi sembra evidente come dentro quella bobina non ci possa essere alcun sistema di gestione dell'anticipo, l'unica differenza tra quella e una bobina standard (quella dei motori a puntine per intenderci), potrebbe soltanto essere nel valore di induttanza del primario(basso valore di induttanza), in quanto un'accensione a scarica capacitiva, lavora a una tensione più alta (sul mio Cosa 200 misurai qualche tempo fa circa 210v) rispetto a una induttiva (classica a puntine) e di conseguenza l'innalzamento della tensione deve essere inferiore rispetto alle accensioni di tipo induttivo.
Sicuramente hai dovuto sostituire la bobina per via dell'induttanza non adatta al circuito che gestisce la tua accensione.
Bye, Luca