Buongiorno a tutti,
Leggendo i vari post degli utenti balza agli occhi come l’argomento “assicurazione” sia molto particolare. E’ penoso constatare come le regole imposte dalle compagnie assicurative siano, considerando l’Italia intera, molto diverse e a mio parere bizzarre al punto da sentirsi preso per i fondelli.
Cito qualche esempio che si riferisce alla categoria “ciclomotori” solo perché risulta essere ancora più svantaggiosa di quella riguardante i motocicli, infatti anche in quest’ultima la situazione non è di molto migliore.
In una città della Lombardia assicurare una vespa n del 1989 tramite vespa club costa 83 euro. In Puglia la stessa situazione è impensabile: stando a quanto dicono i vespa club pugliesi è necessaria l’iscrizione al registro storico con tutti i costi e tempi annessi. Inoltre dicendo che è una regola nazionale (ovviamente falso).
Nel calcolo del premio non considerano, agli effetti, l’età del conducente. La statistica infatti viene effettuata sul campione di minorenni che hanno maggiore probabilità di provocare incidenti e sulla totalità dei ciclomotori non considerando, nel nostro caso, l’importanza che un “vespista” dà al suo veicolo (i verbi graffiare, urtare, ammaccare sono attentamente tenuti alla larga).
Ci raccontano che non è possibile sospendere la polizza per un ciclomotore. Non è possibile per questo tipo di contratto. A me sembra molto strano perché è una rca bonus malus come le altre, quindi perché no? Ovviamente la mia è una domanda retorica. L’assicurazione proposta ultimamente dalla rivista motociclismo è un esempio che è possibile sospendere e riattivare.
Per verificare le “discrezionalità” continue delle agenzie ho effettuato un preventivo online e un preventivo fatto direttamente con l’operatore della stessa compagnia. Risultato: due importi totalmente diversi. Come è possibile?
L’elenco delle stranezze può essere notevolmente allungato ma mi fermo qui per giungere ad una proposta. Per svincolarci dalle logiche di lucro, imposizioni e accordi delle compagnie assicurative perché non iniziamo, utenti di vesparesources, a valutare la possibilità di associarci formando una mutua assicurazione (Codice civile , Libro V, Titolo IV, “Delle imprese cooperative e delle mutue assicuratrici”) che non prevedendo scopi di lucro ma la mutualità dei consociati produrrebbe vantaggi a tutti?
Potrebbe essere fattibile?
Giorgio.