....sotto la pioggia, o con 2 gradi, sappiate che la penso come lui, Celestina67, il mito:



"E' sera quando prendo la vespa e decido di fare un giro
Wed May 23 17:08:33 2001
E' sera quando prendo la vespa e decido di fare un giro...
naturalmente , e come sempre, non c'e' nessun motivo particolare perche' io mi trovi per strada appena dopo mangiato, quando la maggior parte della gente e' ancora a tavola a far tintinnare le posate sui piatti con le televisioni accese...
non c'e' nessun motivo come non c'e' nessuna meta che io debba raggiungere in quei momenti, e', credo, il ben conosciuto girovagare spensierato del vespista, solo, per strade di campagna.
Puoi sentire ronzare il motore come solo la sera succede.
Puoi sentire l' umido estivo lambirti la faccia appiccicarti le manopole e la pelle.
Puoi sentire il fruscio dell' aria costante turbinare nelle orecchie come il vento tra i tiranti di un antico biplano.
In questo sottofondo la mente e' in dialogo con se stassa , scorre un fiume in piena di immagini, parole, domande, risposte e risate e sconforti, musiche e rumori e ricordi di profumi, un bazar, un mercato siciliano variopinto di te stesso, dei tuoi prodotti esposti in vendita , qualcuno li richiede altri li ignorano, alcuni trattano il prezzo e tu vorresti magari non liberartene mai oppure darti via tutto d'un pezzo.
Sei solo e finalmente ti lasci portare da te stesso, come se ti prendessi per mano in una corsa mozzafiato in cui non sai chi prima, tra te e il tuo io , finira' i respiri...sfinito,
in fin dei conti sono i momenti in cui sei davvero te stesso, ti prende mai paura in quei momenti?senti presto il bisogno di qualcuno?oppure sara' la riserva a ricordarti che a furia di girare invano stai finendo la benzina?
E' una solitudine positiva,su di una sella, e' la tua casa senza muri.
sei tu.
Sei tu come non ti conosce nessuno e mai ti sapra'.
Puoi fermarti e fare una capriola per strada, oppure cacciare un urlo a squarciagola verso il cielo...nessuno potra' mai chiederti perche'l' hai fatto.
Perche' sei tu che sai portare in giro quell' infernale e silenzioso caos di pensieri e sensazioni, qual motore di piccola cilindrata che romba e vibra sotto le pedane in una regolarita' di cui hai bisogno come l' elettricita' che scorre nei cavi e alimenta , la sera.
Se ti fermi e spegni la vespa in un attimo il silenzio soffochera' il motore, e rimarrai li' ad ascoltare l' aria che entra ed esce dai polmoni, il cuore battere in calore ,come una magia,guardare all' orizzonte le luci sopra i monti come stelle cadute a ristagnare a fondovalle...
quante altre insolite cose potresti realizzare,la sera,
quando prendo la vespa e decido di fare un giro..."

Saluz

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