Ciao Enzo ti saluto con affetto e col magone in gola.
Jannacci abitava a fianco a casa dei miei dove sono nato e cresciuto, lo conosco da sempre, addirittura un paio di volte da bambino andai a casa sua a fare merenda.
Avrei mille aneddoti da raccontare su di lui, e tutti da sganasciarsi dalle risa, era una persona fuori dagli schemi, un genio, stralunato come lo si vedeva sul palco, lo era anche nella vita.
Buon viaggio Enzo con i scarp del tennis e la Balilla.