Ciao Ruggero.
si sappiamo bene di cosa parli. il recente ricordo, sopito dietro le faccende di tutti i giorni difficilmente se ne andrà del tutto dalle nostre menti, basta un rumore un scricchiolio un lieve tremore causato da un commensale a tavola per fare rimanere tutti basiti a fissare il soffitto.
La scossa di venerdì ha risvegliato d'un tratto tutto il terrore sopito dietro i mille impegni, facendo nascere, oggi più che la paura, un senso di angoscia, di vuoto e di impossibilità.. ti capiamo e ti siamo vicini (in tutti i sensi, in linea d'aria cento km non sono tanti, e l'abbiamo sentita forte e chiara..)