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Discussione: Restauro ET3 blu marine

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  1. #1
    Moderatore VRista Silver L'avatar di Mincio82
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    Restauro ET3 blu marine

    Ciao a tutti,
    dopo aver passato l'inverno a sistemare il garage non resta che provarlo!
    L'occasione si è presentata quando un mio amico mi ha affidato la sua Et3 da rimontare.
    Purtroppo non ho le foto di prima ne durante la fase di carrozzeria..posso dirvi che il mezzo non era pesantemente ammaccato, e, nonostante i suoi 30 anni si presentava abbastanza scolorito e pieno di ruggine superficiale.
    All'inizio, armato di pagliette in ferro, cif e polish, ho provato ad eseguire un restauro conservativo ma con scarsi risultati..in alcuni tratti la ruggine era annidata in profondità così alla fine ho consigliato la sabbiatura e amen!
    Ad essere sincero, non avevo neanche l'intenzione di aprire un post per due semplici motivi:

    1) Si spende il doppio, se non il triplo del tempo a documentare tutti i passaggi
    2) Il mondo è pieno di restauri Et3 eseguiti maniacalmente, e come detto più volte io cerco l'affidabilità del mezzo infischiandomene, quando posso, di recuperare componenti originali arrugginiti solo per il gusto di dire "Ah io questo l'ho originale e nella tua è una riproduzione"

    Poi, incalzato dagli altri utenti, eccomi qui..lo scopo (e questo lo dico fin da subito) non è quello di posizionarmi un gradino sopra agli altri (che magari lo fanno per professione o da più anni) ma è quello di creare una sorta di "How to del restauro" dal quale anche il neofita potrebbe prendere spunto per ripristinare il suo mezzo, non necessariamente Et3.

    Dopo la premessa, iniziamo subito con il collaudare il nuovo sollevatore acquistato pochi giorni fa..e devo dire che fa proprio il suo sporco lavoro!
    Come mostrano le foto l'alzata da terra è ottima, si raggiunge facilmente ogni angolo del telaio (grazie al supporto orientabile).

    Per prima cosa (ma ovviamente è scontata) si protegge il telaio con un po di gomma dalla stretta della dima, poi lo si posiziona e lo si ancora al sollevatore.

    2013-05-13-107.jpg 2013-05-13-108.jpg 2013-05-13-109.jpg 2013-05-13-110.jpg 2013-05-13-111.jpg

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  2. #2
    VRGrafico VRista Silver L'avatar di luciovr
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Ottimo acquisto il sollevatore, te lo invidio molto (tutta salute per la tua schiena, che ti ringraziera' quando arriverai intorno ai 10 lustri d'eta' )
    La mia Befana, ET3 del 1982: restauro carrozzeria e motore

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  3. #3
    VRista Senior L'avatar di franky
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    eh si se vuoi lavorare bene l'attrezzatura ci vuole.............

  4. #4
    Moderatore VRista Silver L'avatar di Mincio82
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Naturalmente il perno centrale della dima deve essere stretto con criterio, ma anche questo è scontato credo!
    Se si è meno fortunati di me e non si dispone di un sollevatore, esistono un paio di alternative altrettanto valide:

    1) Usare due cavalletti, opportunamente protetti con pluriball o materiale simile, tipo quelli delle sagre paesane sopra ai quali adagiare il telaio
    2) Usare un tavolino, un vecchio mobile (vale sempre il discorso di proteggere le superfici per non graffiare la verniciatura) alto minimo 50 cm, lungo 70 - 80 e sufficientemente largo per accogliere il telaio.

    Sicuramente vi state chiedendo cos'è questo cavolo di Pluriball..nulla di stratosferico..altro non è che quella plastica usata negli imballaggi e che da piccoli ci divertivamo tanto ad avvolgere per far scoppiare le bollicine assieme!

    Una volta trovato il sostegno del telaio, occorre un minimo di spazio tutto attorno per poter lavorare in sicurezza e comodità..l'ideale sarebbe posizionarsi al centro della stanza dove in genere la luce è più forte oppure fare in modo che il sostegno sia facilmente spostabile in modo da riporre con cura il mezzo in un angolo in attesa della ripresa dei lavori.

    Ora facciamo un piccolo passo indietro, e precisamente dopo il fatidico "Si, la restauro" perchè ci sono un paio di considerazione da fare:

    - Trovare uno spazio adeguato per eseguire il lavoro
    - Munirsi di scatoloni, scatoline e porta minuterie varie improvvisate per riporre i componenti che si andranno a smontare
    - Lavare pesantemente il mezzo prima di iniziare a smontarlo, con il pulito si lavora meglio e si nota meglio dove intervenire
    - Non avere fretta di finire perchè si può commettere qualche errore (sono lavori perfetti da svolgere quando la stagione dei raduni è finita)
    - Iniziare a mettere da parte qualche soldo perchè, come minimo, spenderete 1500 euro, cifra che salirà vertiginosamente quanto più il modello è raro.
    - Prestare attenzione anche nelle fasi di smontaggio, uno perchè a distanza di tempo, potete dimenticarvi di come quel particolare sia posizionato (e qui vengono in aiuti i cari smartphone e le macchine digitali); due perchè un pezzo recuperato è un pezzo in meno acquistato; tre perchè i ricambi in vendita non sono della stessa fattura di quelli originali e non sempre rispecchiano le quote.
    Ultima modifica di Mincio82; 14-05-13 alle 11:37

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  5. #5
    Moderatore VRista Platinum L'avatar di sartana1969
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da Mincio82 Visualizza Messaggio
    Naturalmente il perno centrale della dima deve essere stretto con criterio, ma anche questo è scontato credo!
    Se si è meno fortunati di me e non si dispone di un sollevatore, esistono un paio di alternative altrettanto valide:

    1) Usare due cavalletti, opportunamente protetti con pluriball o materiale simile, tipo quelli delle sagre paesane sopra ai quali adagiare il telaio
    2) Usare un tavolino, un vecchio mobile (vale sempre il discorso di proteggere le superfici per non graffiare la verniciatura) alto minimo 50 cm, lungo 70 - 80 e sufficientemente largo per accogliere il telaio.

    Sicuramente vi state chiedendo cos'è questo cavolo di Pluriball..nulla di stratosferico..altro non è che quella plastica usata negli imballaggi e che da piccoli ci divertivamo tanto ad avvolgere per far scoppiare le bollicine assieme!

    Una volta trovato il sostegno del telaio, occorre un minimo di spazio tutto attorno per poter lavorare in sicurezza e comodità..l'ideale sarebbe posizionarsi al centro della stanza dove in genere la luce è più forte oppure fare in modo che il sostegno sia facilmente spostabile in modo da riporre con cura il mezzo in un angolo in attesa della ripresa dei lavori.

    Ora facciamo un piccolo passo indietro, e precisamente dopo il fatidico "Si, la restauro" perchè ci sono un paio di considerazione da fare:

    - Trovare uno spazio adeguato per eseguire il lavoro
    - Munirsi di scatoloni, scatoline e porta minuterie varie improvvisate per riporre i componenti che si andranno a smontare
    - Lavare pesantemente il mezzo prima di iniziare a smontarlo, con il pulito si lavora meglio e si nota meglio dove intervenire
    - Non avere pazienza di finire perchè si può commettere qualche errore (sono lavori perfetti da svolgere quando la stagione dei raduni è finita)
    - Iniziare a mettere da parte qualche soldo perchè, come minimo, spenderete 1500 euro, cifra che salirà vertiginosamente quanto più il modello è raro.
    - Prestare attenzione anche nelle fasi di smontaggio, uno perchè a distanza di tempo, potete dimenticarvi di come quel particolare sia posizionato (e qui vengono in aiuti i cari smartphone e le macchine digitali); due perchè un pezzo recuperato è un pezzo in meno acquistato; tre perchè i ricambi in vendita non sono della stessa fattezza di quelli originali e non sempre rispecchiano le quote.
    altrimenti detto (soprattutto dalle tue parti) - BOCCIOLARE

    Oh....vediamoci un bel restauro!!!

    E i gommini dove li trovi????
    Ultima modifica di sartana1969; 14-05-13 alle 11:25

  6. #6
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Come fatto notare, anche l'attrezzatura è fondamentale..una buona attrezzatura unita a una visione dei lavori un po più in grande, fa l'80% in un lavoro.
    Qui ci giunge in aiuto internet, armatevi di santa pazienza e iniziate a curiosare tra i vari forum..in tutti esiste la funzione CERCA che permette di avere una risposta immediata al proprio problema senza dover attendere la risposta da parte di qualche utente più o meno volenteroso.
    Altro consiglio è quello di consultare i vari restauri eseguiti..non tanto per criticare (tornando al solito discorso del "questo è originale, questo va zincato etc..") o osservare la pagina del "prima o del dopo restauro", quanto per cogliere l'aspetto di preparazione allo svolgimento del lavoro..osservate quindi gli strumenti usati, l'ingegno di qualcuno utilizzato per ovviare al problema apparentemente insormontabile, le procedure usate e i risultati ottenuti...naturalmente nessuno vi vieta di rispondere e di presentare la vostra idea a tutto il forum che potrà, a sua volta, essere uno spunto per gli altri.
    Non preoccupatevi più di tanto se non trovare il restauro del vostro modello..alla fine è una vespa e i componenti fondamentali son sempre gli stessi...una vespa ha sempre un motore, ha i listelli della pedana, ha i gommini, ha l'impianto elettrico, ha un manubrio etc..
    Non scoraggiatevi neanche se vedete che quell'utente è attrezzato meglio dell'officina Ferrari e ha uno spazio disponibile grande quanto il vostro appartamento..sicuramente punta su utensili di marca perchè lui è un professionista del settore e oltre alle vespe si dedica ad altro, considerate poi che non tutti hanno la stessa disponibilità economica..quindi anche attrezzi in buono stato e di marca ignota uniti a quel briciolo di pazienza in più saranno più che sufficienti!
    Ultima modifica di Mincio82; 31-05-13 alle 15:32

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  7. #7
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    altro consiglio: se il telaio, assieme a tutte le parti verniciate, vengono preparati da un carrozziere, fate montare a lui sia il bordoscudo che i listelli della pedana.
    in un restauro sono le 2 cose che rompono di più e poi....se il carrozziere ha lavorato male, lui sistema le cose, come è giusto che sia

  8. #8
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Ottimo suggerimento..alla fine voi pagate in base al lavoro più o meno superficiale che il carrozziere svolge, quindi meglio affidarsi a chi di mestiere (senza farsi infinocchiare) che magari condivide la vostra stessa passione per i mezzi d'epoca.
    Bene, ora che il telaio è nudo e crudo spendete un paio d'ore per segnalare eventuali problemi, il carrozziere e il vostro portafoglio ringrazierà!
    Mi riferisco, ad esempio a far notare che lo sportellino non va bene in battuta, che il parafango sia storto e non sia in asse con la ruota, a segnalare eventuali fori che vanno chiusi e cose di questo genere..
    Un bel metodo è quello di lavorare organizzati..per organizzati si intende semplicemente catalogare le parti a seconda della loro destinazione (tutti i componenti della forcella da una parte, le parti del manubrio dall'altra e così via) oppure, per chi si è cimentato altre volte nei restauri, suddividere i componenti che andranno zincati, fosfatati bruniti..
    Ora mentre il telaio è dal carrozziere, potete iniziare a fare la lista della spesa e districarvi tra la miriade di fornitori on-line che vi tratteranno più o meno bene!
    Il consiglio che posso darvi è quello di non lesinare su componenti fondamentali o strutturali, come pure fissarsi di usare componenti datati e non in buono stato solo per il semplice fatto di dire "questo è originale".
    Con questo non voglio dire che dovete ricomprare ogni singola vite o farvi la vespa "alla Pascoli", tanto per citarne uno, ma se il vostro intento è quello di usare il mezzo per andare ai raduni le prime cose da tenere sott'occhio sono la sicurezza e l'affidabilità!
    Non è molto che mi sono riavvicinato al mondo vespa, ma in questi anni, ne ho viste di cotte e di crude: gente che gira con ammortizzatori logati Piaggio scarichi che saltellano solo appoggiando una borsa sopra alla sella, altri che tamponano perchè le ganasce, rigorosamente originali di 40 anni fa hanno fatto cilecca, o altri che rimangono per strada perchè il tanto amato impianto elettrico originale ha i fili cotti e secchi e va in corto, gente che di fatto, in data 2013, gira con copertoni d'epoca anni 80 o più datati..e questo solo per raccontarvene qualcuna..
    Da una parte è bene riutilizzare il più possibile per conservare la bellezza e bestemmiare di meno in fase di rimontaggio, ma non vi intestardite..e soprattutto assicuratevi che il recupero sia stato eseguito correttamente.

    Questo è un esempio di come ho catalogato alcune parti:

    2013-05-13-112.jpg
    Ultima modifica di Mincio82; 14-05-13 alle 14:13

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  9. #9
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da Mincio82 Visualizza Messaggio
    Ottimo suggerimento..alla fine voi pagate in base al lavoro più o meno superficiale che il carrozziere svolge, quindi meglio affidarsi a chi di mestiere (senza farsi infinocchiare) che magari condivide la vostra stessa passione per i mezzi d'epoca.
    Bene, ora che il telaio è nudo e crudo spendete un paio d'ore per segnalare eventuali problemi, il carrozziere e il vostro portafoglio ringrazierà!
    Mi riferisco, ad esempio a far notare che lo sportellino non va bene in battuta, che il parafango sia storto e non sia in asse con la ruota, a segnalare eventuali fori che vanno chiusi e cose di questo genere..
    Un bel metodo è quello di lavorare organizzati..per organizzati si intende semplicemente catalogare le parti a seconda della loro destinazione (tutti i componenti della forcella da una parte, le parti del manubrio dall'altra e così via) oppure, per chi si è cimentato altre volte nei restauri, suddividere i componenti che andranno zincati, fosfatati bruniti..
    Ora mentre il telaio è dal carrozziere, potete iniziare a fare la lista della spesa e districarvi tra la miriade di fornitori on-line che vi tratteranno più o meno bene!
    Il consiglio che posso darvi è quello di non lesinare su componenti fondamentali o strutturali, come pure fissarsi di usare componenti datati e non in buono stato solo per il semplice fatto di dire "questo è originale".
    Con questo non voglio dire che dovete ricomprare ogni singola vite o farvi la vespa "alla Pascoli", tanto per citarne uno, ma se il vostro intento è quello di usare il mezzo per andare ai raduni le prime cose da tenere sott'occhio sono la sicurezza e l'affidabilità!
    Non è molto che mi sono riavvicinato al mondo vespa, ma in questi anni, ne ho viste di cotte e di crude: gente che gira con ammortizzatori logati Piaggio scarichi che saltellano solo appoggiando una borsa sopra alla sella, altri che tamponano perchè le ganasce, rigorosamente originali di 40 anni fa hanno fatto cilecca, o altri che rimangono per strada perchè il tanto amato impianto elettrico originale ha i fili cotti e secchi e va in corto, gente che di fatto, in data 2013, gira con copertoni d'epoca anni 80 o più datati..e questo solo per raccontarvene qualcuna..
    Da una parte è bene riutilizzare il più possibile per conservare la bellezza e bestemmiare di meno in fase di rimontaggio, ma non vi intestardite..e soprattutto assicuratevi che il recupero sia stato eseguito correttamente.

    Questo è un esempio di come ho catalogato alcune parti:

    2013-05-13-112.jpg
    Utilizzava il tuo stesso metodo anche Hannibal per disporre nel frigorifero le varie parti di..........

  10. #10
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da sartana1969 Visualizza Messaggio
    Utilizzava il tuo stesso metodo anche Hannibal per disporre nel frigorifero le varie parti di..........
    E' chiaro che ti organizzi bene il frigo se hai qualche "amico per cena"...
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  11. #11
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da Mincio82 Visualizza Messaggio
    ..alla fine è una vespa e i componenti fondamentali son sempre gli stessi...una vespa ha sempre un motore, ha i listelli della pedana...
    No, se è una 50 R non ce li ha

    Citazione Originariamente Scritto da sartana1969 Visualizza Messaggio
    altro consiglio: se il telaio, assieme a tutte le parti verniciate, vengono preparati da un carrozziere, fate montare a lui sia il bordoscudo che i listelli della pedana.
    Quoto e aggiungo anche la scritta anteriore ribattuta nella parte destra dello scudo.

    Grande Mincio, seguirò attentamente.


  12. #12
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Prosegue il nostro percorso con il restauro di questa bella (spero che alla fine lo diventi ) et3:
    Se seguite il consiglio di Davide (Sartana1969) avete risolto due delle più noiose operazioni da fare:

    - Il montaggio dei listelli
    - Il montaggio del bordo scudo

    E aggiungerei

    - Il montaggio delle targhette metalliche

    Se, invece, non ci avete pensato, non avevate tempo etc..bisogna arrangiarsi:

    La prima cosa che io generalmente monto è il bordo scudo e, nel caso fosse aftermarket procedo così:

    - Verifico che il bordo scudo non abbia piccoli difetti di lavorazione e nel caso li elimino (usando carta vetrata a grana fine, polish, pasta abrasiva etc..)
    - Proteggo lo scudo con qualcosa perchè potrebbe capitare che nei vari falsi montaggi lo spigolo tagliente del bordo scudo vada accidentalmente a graffiare la vernice
    - Facendomi aiutare da qualcuno, applico il bordo scudo partendo dal centro e mentre l'aiutante me lo tiene in sede, lo sagomo con le mani
    - Con un martellino in gomma picchietto il bordo scudo (leggeri mi raccomando, altrimenti si ammacca) e con una cinghia (quelle per fissare le moto) disposta parallelamente al terreno, tengo saldo il bordo scudo allo scudo
    - Ricontrollo e mi assicuro che il bordino sia ben posizionato e solo alla fine passo con l'apposito attrezzo e lo fisso

    L'attrezzo da utilizzare è questo

    80f61.jpg

    Visto che questo giocattolino non è proprio a buon mercato, fatevelo prestare o delegate il lavoro al carrozziere!
    Ultima modifica di Mincio82; 31-05-13 alle 15:37

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  13. #13
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Montato il bordino è la volta dei listelli:

    Se potete cercate di recuperare sempre gli originali perchè sono già sagomati e limitatevi a cambiare i ribattini e la gomma antiscivolo..quando li smontate segnatevi la loro posizione (esterno desto, interno sinistro,etc..) in modo da ricollocarli correttamente.
    Togliete la vecchia gomma, i vecchi ribattini e spazzolateli per togliere le impurità (potete usare anche la spazzola circolare che si applica alla mola da banco); se presentano vistosi graffi o irregolarità potete carteggiarli partendo con una carta vetrata media per poi assottigliare la grana; infine una bella passata di pasta abrasiva e polish e questo è il risultato:

    2013-05-13-114.jpg 2013-05-13-115.jpg

    Differenza tra prima e dopo:

    2013-05-13-116.jpg

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  14. #14
    VRista Diamond L'avatar di Gabriele82
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    ecco.
    ora che ho letto come cambiare senza diventare matti l impianto della small mi toccherà pure mettere l impianto dell et3 sulla special..adesso ci pensiamo.. :)

    Per il Px il procedimento è pk medesimo,anche se c è qualche derivazione in più?
    La giornata è dura ma non ci fa paura!!

  15. #15
    Moderatore VRista Silver L'avatar di Mincio82
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Io ho fatto sempre così; te lascia l'impianto special che quello et3 non ti serve

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  16. #16
    Moderatore VRista Platinum L'avatar di sartana1969
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    ma vi complicate la vita assaje
    legate a un pezzo di guaina lungo 150 cm l'impianto elettrico: legate la parte che va al fanale posteriore e alla centralina
    giro di nastro per bloccare la parte che va alla scatola bt

    imboccate lo spezzone di guaina dall'alto tutto nell'asola lato guaina del gas e portatelo al clacson
    si tira l'impianto tutto al clacson
    si prendono i 2 cavi che servono e si rimanda giù la guaina fino al pedale freno

    si tira l'impianto fino al pedale freno
    se c'è lo stop si prendono i 2 cavi e si rimanda la guaina fino al vano sotto serbatoio

    fatto ciò si leva il nastro e..... avete fatto

  17. #17
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Passato l'impianto elettrico ho montato la sede superiore per il cuscinetto della forcella, non è difficile farlo, basta ungere con un po di grasso il cannotto, posizionare la ralla e batterla interponendo un tubo di diametro consono:

    2013-05-19-142.jpg

    Il grasso ha una duplice funzione:

    - Facilitare lo scorrimento.
    - Creare un minimo di protezione idrorepellente al cannotto visto che la ralla, entrando con un po di interferenza, raschierà via la vernice.

    Quella inferiore, invece, è stata una mia negligenza, mi ero dimenticato di toglierla e di ricordare al carrozziere di non verniciarla..pazienza, non occorre farne un dramma..basta semplicemente spazzolarla e tutto torna a posto

    2013-05-25-172.jpg

    Qui dopo una parziale pulizia

    2013-05-25-174.jpg

    Questi sono gli utensili utilizzati..nulla di costoso..è un kit da 5 euro preso all'Obi che torna sempre utile

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  18. #18
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Poi si passa alle guaine..anche qui i metodi sono molteplici..io ho utilizzato lo stesso dell'impianto elettrico con la sola differenza che sono partito dall'alto per poi intercettarle al nasello, successivamente al pedale del freno ed infine nel vano carburatore.
    Per evitare casini le faccio passare una alla volta correggendo gli eventuali principi di annodamento, lascio per ultima quella del pedale del freno posteriore.

    Ricordo ai neofiti che:

    - La guaina della frizione più le due del cambio vanno fatte passare a sinistra (guardando la vespa da dietro) del cannotto dello sterzo
    - La guaina dell'acceleratore va fatta passare a destra del cannotto dello sterzo (assieme all'impianto elettrico)
    - Le guaine del freno anteriore e del cavo tachimetro (se presente) vanno fatte passare dentro al tubo della forcella e fatte uscire all'interno del cannotto dello sterzo
    - Tutte le guaine, eccezione fatta per le due del freno anteriore e del tachimetro, vanno fatte passare dietro la ralla inferiore del cuscinetto dello sterzo
    - Le guaine del cambio, frizione e freno posteriore si fanno uscire dall'apposito foro posto sotto il vano carburatore

    L'altra cosa da sapere è la loro lunghezza..la possiamo ricavare in diversi modi:

    - Tenendo da parte le vecchie guaine da usare come metro per le nuove
    - Acquistare uno di quei kit "all inclusive" dove forniscono cavi, guaine, capicorda già alla corretta misura
    - Montare il manubrio e mandare le guaine in battuta, montare il semicarter lato frizione con il piatto porta ganasce e i relativi registri, tagliare a misura le guaine
    - Fare un giro su internet e cercare la misura

    Per l'ultimo punto vi risparmio la fatica e vi dico che:

    - Guaina frizione 155 cm
    - Guaine del cambio 153 cm
    - Guaina dell'acceleratore 140 cm
    - Guaina del freno anteriore 103 cm
    - Guaina del freno posteriore 75 cm

    Vi consiglio di lasciarle un po più lunghe per questi semplici motivi:

    - A tagliarle si fa sempre in tempo (i cavi li faccio passare per ultimo dopo aver montato il motore).
    - Se, malauguratamente dovete intervenire sulla forcella avete quei centimetri in più per sollevare il manubrio senza dover scollegare tutto.
    - L'eccessiva lunghezza, a conti fatti, non è un problema..l'importante è non far fare alle guaine curve inutili, intrecciarle tra loro e/o tagliarle troppo corte.

    In questo caso ho tagliato 165 cm per il freno e il cambio, 115 per il freno anteriore, 90 per il freno posteriore, 180 per l'acceleratore (non monterò il carburatore originale, nel caso montassi il 19 taglierei a 160 cm).

    Ecco un paio di foto per far vedere la disposizione:

    2013-05-25-168.jpg 2013-05-25-170.jpg

    Le guaine del cambio sono tenute assieme da un fermo metallico 03-tubetto-fissa-guaine.jpg (questo in foto) stretto usando un paio di tronchesi a circa 60 70 cm dall'alto e da una guaina nera protettiva sul fondo lunga circa 30 cm.
    In origine, la guaina del cavo che tira in prima è di colore grigio scuro.
    Il fermo sicuramente serve per non far scorrere su e giù le guaine durante la rotazione della manopola del cambio e la guaina per proteggerle e non farle tagliare.
    Se non volete usare tale fermo e non avete voglia di spendere i soldi basta unirle con un giro di nastro adesivo.
    La guaina in gomma la trovate in un negozio di elettronica nel caso vi chiedano cifre folli.
    Ultima modifica di Mincio82; 31-05-13 alle 15:46

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  19. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Mincio82 Visualizza Messaggio
    Io ho fatto sempre così; te lascia l'impianto special che quello et3 non ti serve
    ;)
    La giornata è dura ma non ci fa paura!!

  20. #20
    VRista Diamond L'avatar di Gabriele82
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Mincio che hai combinato?
    La giornata è dura ma non ci fa paura!!

  21. #21
    VRista Diamond L'avatar di Gabriele82
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    azzo ..l importante che non ti sei fatto nulla,altro che birra.. ;)
    La giornata è dura ma non ci fa paura!!

  22. #22
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da Gabriele82 Visualizza Messaggio
    azzo ..l importante che non ti sei fatto nulla,altro che birra.. ;)

    mica vero....

    Oh Simone, se ti ricapita dai una spruzzata di WD40 nell'occhio incriminato e via andare

    e leva quel **!*!*! di filtro dal tubo della benza
    Ultima modifica di sartana1969; 25-06-13 alle 13:33

  23. #23
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    A breve altre foto che il cellulare ha deciso di andare in ferie!

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  24. #24
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Bene, ho aggiustato il telefono..concludo il restauro con le ultime foto e le ultime "chicche"

    Tel402.jpg Tel403.jpg Tel404.jpg


    Non c'è cosa più fastidiosa che avere un mezzo con diversi punti di innesco di vibrazioni..vi elenco le zone calde e come intervenire:

    Applicare un po di gomma adesiva facilmente reperibile in ferramenta in questi punti:

    - Tra serbatoio e telaio
    - Tra cornice faro e telaio
    - Nello sportellino laterale sinistro sotto chiave
    - Nella battuta delle scarpette del cavalletto al telaio

    - Applicare dei gommini circolari tra porta targa e telaio
    - Tenere a portata di mano gommini di diversa altezza e utilizzare al momento quello più opportuno quando si monta lo sportellino del motore
    - Farsi aiutare quando si ribatte la serratura dello sportellino lato motore, così si riesce a premerla bene in sede e a ribatterla scongiurando il rischio di vibrazioni
    - Controllare le battute della sella ed eventualmente spessorarle usando delle rondelle (meglio se in teflon) interposte tra i tamponi della sella e telaio della sella, tra piolo e serbatoio
    - Usare dei gommini circolari o della gomma ricavata da una vecchia camera d'aria da interporre tra forcella e parafango anteriore
    - Verificare a monte se i tubi dei comando cambio e gas hanno un gioco eccessivo e nel caso intervenire


    La carburazione in fase rodaggio è accettabile, a breve il mezzo ritornerà in garage per la messa a punto finale, controllo dei serraggi e tensione dei cavi..se riesco farò un breve video.

    Tel406.jpg

    Siamo arrivati alla fine..a breve seguirà un post su tuning smallframe per il motore

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  25. #25
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Era ora mettessi a posto quel telefono.. :)

    non sapevo la bazza tra parafango e forcella,mi mancava,dato che sto lavorando in zona provvederò.
    La giornata è dura ma non ci fa paura!!

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