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Discussione: Restauro ET3 blu marine

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  1. #1
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Se non volevi mettere la colla sotto il tappetino potevi mettere del silicone, il grasso con il calore del sole tende a liquefarsi a diventare morbido ed uscire inoltre entra la sporcizia comunque con una lavata con la lancia ti può entrare comunque l'acqua.

  2. #2
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Ora passiamo alla forcella:

    La prima cosa da fare è controllare che non sia storta..per fare ciò prestate attenzione a 4 particolari in fase di smontaggio pre-restauro:

    - Passate la mano nella parte bassa dello scudo anteriore..non devono sentirsi ne vedersi grinze, se ci sono è il primo sintomo che il mezzo ha avuto qualche incidente.
    - Controllate il parafango, è vero che nel 90% dei mezzi da restaurare è sempre piegato o storto, ma si capisce se è dovuto a una botta presa o semplicemente dal vecchio proprietario che amava puntare la vespa in qualche muretto piuttosto che usare i freni per fermarsi.
    - Mettetevi di lato alla vespa, tenete il manubrio dritto e tirando una linea immaginaria dall'alto del manubrio, osservate la ruota che deve risultare in linea..quindi ne troppo sporgente ne troppo rientrante verso lo scudo.
    - Eseguite la stessa operazione ponendovi davanti alla vespa..in questo caso osservate che la ruota sia in asse e non inclinata a destra o sinistra.

    Eseguite queste semplici prove, non vi resta che controllare che il fine corsa della forcella non sia usurato:

    - Togliere il nasello (nei modelli che lo permettono), oppure il clacson e verificate che le due battute (forcella e telaio) non siano rovinate
    - Ruotate il manubrio a fine corsa da una parte e dall'altra per vedere se fa più fatica a girare da una parte
    - Verificate che non ci siano abrasioni nella parte passa del manubrio e nella zona dello scudo subito dietro

    Una volta smontata la forcella prendete qualche misura, verificate che i due tratti lineari siano paralleli e che non ci siano cricche o rotture varie..in caso fosse leggermente piegata non partite subito a 1000 spendendo 100 e rotti euro per una forcella nuova o circa la metà per acquistarne al buio una di seconda mano; basterà una buona morsa, un tubo lungo da infilare all'esterno della forcella e un minimo di forza per farla tornare in squadro.
    Se il fine corsa fosse usurato fatelo presente al carrozziere che provvederà a sistemare la sede al telaio (se danneggiata) e/o riportare mediante saldatura un po di materiale alla forcella per ripristinare il battente.

    Si passa poi alla revisione della forcella..operazione che consiglio di fare prima di verniciarla o sabbiarla.

    Togliendo il mozzo vi sarà senz'altro capitato che tutti i rullini vadano a spasso..ecco..quella è una cosa che odio (già mi bastano quelli delle large) quindi procedo alla sostituzione dei cuscinetti a prescindere che siano usurati o meno!
    Visto il costo contenuto tolgo i vecchi e applico gli astucci con i rulli non asportabili.
    Per la sostituzione vi rimando a questo post http://old.vesparesources.com/offici...anteriore.html dove è indicata la procedura e gli utensili necessari.

    Tuttavia capita che, non sempre si riesca a togliere i rulli usando la barra filettata e lo spessore consono, per tanto le alternative sono due:

    - Andare da un meccanico che abbia un estrattore per cuscinetti da interno
    - Armarsi di dremel, lima e phon da carrozziere/cannello per mangiare le vecchie piste e sfilarle usando la diversa dilatazione termica dei componenti

    Tolti i cuscinetti si pulisce bene la sede, ci si incastra un panno e si manda la forcella a verniciare ed eventualmente a sabbiare.

    Stessa identica operazione per il mozzo che andrà protetto nei perni, nel foro del cavo tachimetro e nel paragrasso che ospita il tamburo anteriore.

    Buttate l'occhio anche ai perni del mozzo forcella..non devono essere segnati o intaccati dai rulli altrimenti avrete una ruota ballerina e sarete costretti a tirare giù tutto per ovviare al problema.
    Ultima modifica di Mincio82; 31-05-13 alle 15:52

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  3. #3
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Oltre al metodo che hai utilizzato tu per passare l'impianto si può utilizzare quello che si usa negli impianti elettrici...Sonda(o molla) e via! passi la sonda,attacchi i cavi con il nastro isolante e tiri.
    Sul PX mi trovai meglio così.
    Comunque ottimo lavoro,ottima guida ed ottime premesse!
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  4. #4
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Riavuta la forcella e il mozzo si passa all'assemblaggio:

    Per prima cosa si tolgono tutte le protezioni (panno, carta gommata etc..) usate in copertura delle zone sensibili e, nel caso della sabbiatura, si soffia bene tutti i componenti.

    Si stende un velo di grasso nella sede degli astucci a rulli e si procede al loro montaggio (uno alla volta):

    2013-05-27-205.jpg 2013-05-27-206.jpg

    Il mio inseritore è composto da una vite m12 lunga 10 cm, un dado m12, una rondella larga quanto il cuscinetto e una rondella più grande che fungerà da base per la vite.

    2013-05-27-208.jpg

    Gli astucci non vanno piazzati a filo con la parte esterna della forcella ma vanno posizionati più internamente (da manuale 2,5 mm circa) perchè occorre lasciare un po di spazio utile ai due para polvere a doppio labbro che altrimenti rimarrebbero troppo fuori e si usurerebbero troppo in fretta.
    Nella foto seguente un errato montaggio

    2013-05-27-212.jpg

    In questa, invece, la posizione quasi corretta dei cuscinetti (c'era da spingerli ancora un pochino)

    2013-05-27-211.jpg

    Ora si ingrassa bene il tutto, si monta l'ugello ingrassatore (che ricordo va svitato quando si tolgono e si inseriscono i cuscinetti per evitare che il filetto passante interferisca)

    2013-05-27-213.jpg

    Si passa poi all'ammortizzatore anteriore e ai suoi due tamponi, quello inferiore deve entrare un po strettino per evitare che l'ammortizzatore possa muoversi

    2013-05-27-215.jpg

    La sequenza di montaggio è la seguente: ammortizzatore - tampone in gomma - forcella - tampone in gomma - rondella larga - rondella spezzata - dado di fissaggio

    Non avvitate subito fino in fondo il dado, fatelo dopo aver piazzato il mozzo anteriore.

    2013-05-27-216.jpg 2013-05-29-218.jpg

    Ora è la volta dei 4 or esterni del mozzo (due per il perno della forcella e due per il perno dell'ammortizzatore)..anche qui il 90% delle vespe non li ha e non hanno problemi di sorta..io rovisto tra le mie rimanenze e se ne trovo di adattabili li monto, altrimenti passo oltre.
    Fortunatamente ho trovato qualcosa..non ricordo se sono OR della messa in modo small o del piatto parapolvere posteriore delle large.

    2013-05-29-225.jpg

    Fatto questo ingrassiamo l'ingranaggio del tachimetro e il rinvio, li montiamo e mettiamo il tappo in gomma; poi montiamo il mozzo sulla forcella

    2013-05-29-221.jpg 2013-05-29-223.jpg

    Ricordate le due rondelle di spessore dietro al biscotto (una è una m12 e l'altra un m8 )

    2013-05-29-226.jpg

    Mettete il biscotto, le altre due rondelle piane, le due spaccate e i dadi

    2013-05-30-228.jpg

    Vi avevo suggerito di non serrare subito l'ammortizzatore, se lo fate il più delle volte vi trovate la sospensione che non lavora dritta

    2013-05-30-229.jpg

    Quindi centratela a mano e serrate bene i dadi per ovviare al problema
    Ultima modifica di Mincio82; 31-05-13 alle 15:22

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  5. #5
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    A questo punto facciamo passare le due guaine:

    - Quella del tachimetro è la prima a passare, togliete il cavo quadrato del contachilometri e infilatelo dal foro di uscita della guaina verso l'alto della forca (in maniera che faccia da sonda), ora infilatela guaina dall'alto e fatela uscire dal foro più grande (nel 90% dei casi si punterà proprio li e sarà facile tirarla fuori)

    - Quella del freno anteriore è la seconda, visto che non si è vincolati "dal verso", iniziate a farla passare direttamente dal foro così l'operazione sarà più semplice

    2013-05-31-232.jpg

    Ora è la volta del parafango e delle ghiere della forcella:

    - Si monta, per comodità, la crestina al parafango e, successivamente, lo si infila nel cannotto della forcella.
    - Applicate le viti (ricordatevi lo spessore per quella laterale) senza serrarle del tutto e, solo successivamente con la ruota e la forcella montata, procedete al centraggio e al serraggio definitivo.
    - Infilato il parafango nel cannotto di sterzo si va avanti con le sedi dei cuscinetti..non ho foto perchè avevo poco tempo, però, ho recuperato e modificato questa dove è visibile lo schema di montaggio:


    $(KGrHqN,!jUE6EF37fC,BOkgR5uV1g~~60_35.JPG

    Per mandarle in battuta potete usare un caccia spine e un martello dando dei colpi in modo circolare o un tubo lungo un po più della forcella e leggermente più largo.

    Ricordatevi di ingrassare bene i due cuscinetti, di proteggere la parte bassa dello scudo della vespa o il parafango e, dopo aver infilato la forcella al telaio, avvitate a mano la prima delle due ghiere superiori.

    2013-05-31-236.jpg

    Prima di procedere al serraggio definitivo, assicuratevi che i cuscinetti siano bene in sede e che il dente del fine corsa della forcella sia posizionato correttamente.
    Tirate la prima ghiera (l'utilizzo dell'apposita chiave è sempre consigliato per non rovinare nulla) e durante quest'operazione girate più volte lo sterzo da una parte e dall'altra per assicurarvi che il movimento sia fluido, lineare e non a scatti.
    Mettete l'anello facendo coincidere la sporgenza con la scanalatura nella forcella e serrate la ghiera superiore.

    A questo punto sarebbe bene controllare l'allineamento del parafango:

    - Prendete la ruota e avvitatela al mozzo
    - Montate il mozzo sul perno forcella (non è necessario montare le ganasce e tutto il resto), mettere la rondella e serrate il dado in modo leggero con la chiave
    - Intervenite dove occorre per far rimanere il parafango in una posizione accettabile e serratelo definitivamente
    - Svitate il dado centrale e togliere il mozzo comprensivo di ruota in un'unica volta
    Ultima modifica di sartana1969; 03-06-13 alle 15:25 Motivo: evidenziata in rosso

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  6. #6
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Per chi non dispone di un sollevatore e dell'apposita chiave consiglio di serrare la forcella per ultimo, questo per evitare giochi inaspettati:

    - Montate il motore, le ganasce, i mozzi e le due ruote
    - Togliere il cavalletto alla vespa
    - Sedetevi sulla vespa
    - Assicuratevi che il fine corsa della forcella cada nello scasso al telaio
    - Serrate la ghiera inferiore con un cacciavite a taglio grande e un martello
    - Rimettere il cavalletto alla vespa e controllate che lo sterzo un pelo rigido
    - Mettete la rondella e avvitate la ghiera superiore
    - Date un colpo in senso antiorario alla ghiera inferiore della forcella per allentarla

    Poi proseguite con il restauro montando il manubrio e collegando i vari cavi

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  7. #7
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Nel poco tempo che ho a disposizione sono andato avanti con il rimontaggio:

    Di seguito vedete un paio di foto del mozzo anteriore completato, non avevo voglia di fare le scanalature alla ganasce..nel caso la frenata fosse poco efficace si faranno!

    2013-06-08-262.jpg 2013-06-08-263.jpg

    Alcuni consigli:

    - Controllate lo stato di usura della camma delle ganasce..se fosse troppo mangiata sostituitela altrimenti avrete una corsa esagerata della leva del freno anteriore e perdete il potere frenante quando le ganasce iniziano a consumarsi
    - Sostituite l'or della camma che apre le ganasce
    - Ingrassate bene la sede della camma, il perno dove andranno applicate le ganasce e il paraolio

    Per montare le ganasce senza impazzire con la molla:

    Montaggio

    - Stringete con un paio di pinze i battenti delle ganasce e infilateli nelle ganasce con una certa interferenza
    - Montate la molla quando ancora avete le ganasce in mano
    - Infilate la prima ganascia nel perno e puntatela nella camma
    - Infilate parzialmente l'altra ganascia nel perno, poi, indossando un paio di guanti, allargatela con le mani servendovi del punto di leva che avete creato e mettetela in sede nella camma
    - Con un martello in gomma battete leggermente sopra la ganascia per farla entrate bene in sede al perno
    - Mettete il fermo a omega

    Smontaggio per sostituzione

    - Armatevi di un cacciavite a taglio grande (uno scalpello o un caccia spine vanno bene ugualmente)
    - Puntate il cacciavite in un occhiello dove si aggancia la molla (è indifferente quale scegliete)
    - Date un paio di martellate decise e fatelo saltare, in questo modo non sarete più vincolati dalla molla e potete sfilare il tutto in un attimo

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  8. #8
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Passiamo ora al manubrio:

    La prima cosa da fare è quella di pulire le sedi e i tubi perchè saranno sporchi/verniciati..per fare questo usate la penna del dremel con il rotolino di carta vetrata o una spazzola cilindrica attaccata al trapano (tipo questa)

    spazzola.jpg

    2013-06-08-265.jpg 2013-06-08-266.jpg

    Successivamente preparate tutti i pezzi del manubrio

    2013-06-08-269.jpg 2013-06-08-270.jpg

    Io per primo monto la serratura, quindi:

    - Gomma protettiva per i contatti
    - Blocco serratura
    - Rondella con la tacca
    - Infine la ghiera superiore

    2013-06-08-267.jpg 2013-06-08-268.jpg

    Poi passo ai semimanubri:

    - Grasso sulle sedi e sui tubi
    - Si infila il tubo, rondella di battuta, rondella ondulata, rondella di battuta, bilanciere, coppiglia

    Ricordatevi che il semimanubrio del cambio ha una rondella distanziale in più che va interposta tra il semimanubrio e il manubrio

    2013-06-08-272.jpg

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  9. #9
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Fatto questo si torna al telaio:

    - Proteggete con un po di carta gommata la parte dietro al manubrio per evitare di rovinare la vernice

    2013-06-08-264.jpg

    - Verificate che le guaine siano state recise bene ed eventualmente riprofilatele (controllate che la spirale interna non sia di intralcio al cavo)
    - Mettete i capicorda (io, per evitare che mi cadano, faccio un giro di nastro isolante)

    2013-06-10-305.jpg

    - Fate passare le guaine e i cavi nel manubrio e infilatelo in sede

    2013-06-11-306.jpg 2013-06-11-307.jpg 2013-06-11-308.jpg 2013-06-11-309.jpg

    Questo uno schemino riepilogativo da tenere in considerazione anche quando si fanno passare al tunnel centrale

    Immagine.jpg

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  10. #10
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Ottima guida, bravo Mincio: l'avessi avuta l'anno scorso avrei irritato qualche santo in meno
    La mia Befana, ET3 del 1982: restauro carrozzeria e motore

    CERCO VESPA 125 PRIMAVERA

    Qui la collezione di placche di Vespabaddyno!

  11. #11
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Questa è una foto dei collegamenti al devio luci, non è il massimo però rende l'idea:

    2013-06-12-310.jpg

    Bene, il telaio è quasi ultimato (ciò che rimane lo montiamo dopo)..passiamo ora al motore

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  12. #12
    VRista Senior L'avatar di BERGO
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Citazione Originariamente Scritto da Mincio82 Visualizza Messaggio
    ma la guaina del gas di solito non si fa passare nel foro più vicino allo scudo, mentre l'impianto elettrico nel foro più verso la sella (contando che nel passaggio c'è il bloccasterzo in mezzo) ?

  13. #13
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Si infatti, me ne sono reso conto quando ci ho appoggiato il manubrio che avevo sbagliato..ma la foto l'avevo già fatta
    Poco sotto a quel post c'è il disegnino corretto

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  14. #14
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    Re: Restauro ET3 blu marine

    Qui schematizzata c'è il funzionamento della trasmissione vespa

    Immagine.jpg

    E' facile capire che, a motore acceso e a frizione non premuta, tutti gli ingranaggi sono sempre in movimento..la crociera che è solidale all'asse del cambio, invece, gira solamente quando la ruota gira.

    La crociera, per mezzo del selettore del cambio, può muoversi lungo l'asse del cambio per ingranare l'ingranaggio corretto e trasmettere il moto alla ruota.

    Eravamo al centraggio del cambio:

    Iniziamo piazzando la crociera in prima marcia (tutta verso la ruota) e inseriamo l'ingranaggio della prima..la battuta dell'ingranaggio deve essere perfettamente allineata con i denti della crociera, se così non fosse l'ingranaggio è montato nel verso sbagliato o il rasamento è usurato e va sostituito con uno nuovo o maggiorato.
    2013-06-20-370.jpg

    Avanziamo la crociera di uno scatto (la folle) e notiamo come l'ingranaggio della prima marcia non sia più vincolato; prendiamo l'ingranaggio della seconda marcia e montiamolo..se il verso è giusto anche questo deve essere libero di muoversi senza strusciare o peggio ingranare sui denti della crociera.
    Facciamo scattare ancora la crociera di un click (la seconda marcia) e, a questo punto, l'ingranaggio della seconda marcia deve allinearsi con i denti della crociera
    2013-06-20-371.jpg

    Ancora un click e siamo in terza..se nei primi due ingranaggi il verso era facilmente intuibile a causa dello spazio necessario per la folle, per la terza è un po più difficile..ma basta semplicemente controllare la spaziatura tra i vari ingranaggi e verificare, come al solito, che la crociera sia a filo con l'ingranaggio
    2013-06-20-372.jpg 2013-06-20-373.jpg
    Se la terza è stata invertita, noteremo un maggiore spazio tra secondo e terzo ingranaggio

    Concludiamo con la quarta..questo è l'unico ingranaggio che la crociera non prende a pieno; per capire il verso basta montarlo e verificare che, con il rasamento superiore, sia a filo con la sede per il seeger
    Quella di seguito è la quarta MAL POSIZIONATA
    2013-06-20-377.jpg

    Questa è la quarta montata correttamente
    2013-06-20-374.jpg

    Si conclude quindi con il rasamento e il seeger.

    Se, a causa dell'usura, notiamo che gli ingranaggi del cambio "ballano" troppo, occorre sostituire l'ultimo rasamento con uno di spessore maggiorato.
    La Piaggio reputa accettabile una distanza compresa tra 0,2 e 0,4 del rasamento sul seeger di chiusura..io personalmente chiudo sempre a 0 perchè, inevitabilmente, alla prima messa in moto il cambio si assesterà guadagnando qualche decimo.
    Se, nella peggiore delle ipotesi, i rasamenti maggiorati risultano inefficaci, la causa è da imputare a qualche ingranaggio del cambio che con l'usura si è assottigliato più del dovuto e necessita di sostituzione.

    Assemblato e centrato il cambio, non resta che montarlo sul carter:

    - Posizioniamo la crociera in prima marcia per guadagnare spazio utile
    - Posizioniamo bene i pattini del selettore del cambio sulla crociera
    - Montiamo provvisoriamente il piatto portaganasce
    - Montiamo il tamburo posteriore e usando il dado di fissaggio iniziamo a tirare in sede il cambio

    Il piatto portaganasce (anche senza ganasce e paraolio) va montato per evitare che il cuscinetto esca dalla sede del carter mentre tiriamo l'asse.

    Dimenticavo una cosa importante:
    Quando posizionate il seeger di chiusura del cambio non fatelo cadere nelle scanalature dell'asse del cambio ma ruotatelo fino a quando appoggi bene.
    Ultima modifica di Mincio82; 24-06-13 alle 14:22

    Restauro soft-tuning px150e 1982

    Vespa Club Ancona
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