Ciao a tutti,
visto che sto elaborando un blocco V5A1 (Vespa 50) per un caro
amico, ho deciso di aprire questa discussione per riportare tutti i
passaggi di lavorazione e i problemi che possono insorgere durante il
lavoro.
OBBIETTIVO: creare un 130cc affidabile e non spintissimo per
cavarsela sul circuito cittadino. Ovviamente deve avere ababstanza
potenza, ma anche ababstanza coppia, in modo che sia divertente da
guidare anche in salita.
SCHEDA TECNICA DEL MOTORE FINITO:
Gruppo termico: 130cc Polini, diam. 57mm, 7 travasi
Albero motore: albero ET3 anticipato
Aspirazione: asp. diretta al carter
Carburatore: Dell'Orto PHBL 24 su collettore Bettella diam. 24mm
Rapporti primaria: 24/61 denti elicoidali derivata ET3
Cambio: 4 marce classico
Scarico: siluro derivato ET3
Accensione: derivata Vespa 50 R (volano 2kg)
Altri lavori: raccordatura dei carter, raccordatura aspirazione, leggera
lavorazione valvola rotante, rifinitura luci cilindro
SMONTAGGIO BLOCCO
Da un esame esterno il blocco motore, pur essendo stato acquistato in
fiera, sembra tenuto abbastanza bene, tranne che per una forte
ammaccatura sotto al carter lato volano (probabilmente causata da un
urto con un sasso).
L'apertura non si è rivelata difficile: dopo aver svitato i dadi che
trattengono i carter, con un paio di colpi col martello di gomma su
mozzo ruota e su albero motore (lato frizione), i carter si sono aperti.
Fortunatamente il motore è già munito di cambio 4 marce (strano per
un V5A1).
RACCORDATURA CARTER E ASPIRAZIONE
Dopo aver lavato i carter con lo sgrassatore Chante Clair (provatelo
che va benissimo e poi i carter profumano di marsiglia ) ho iniziato
a lavorare di Dremel. Una delle problematiche che possono insorgere
durante la raccordatura è che, sul carter lato volano, lo spessore di
alluminio da poter lavorare è ridotto in un particolare punto, a causa
della fresatura creata per alloggiare lo statore e il volano. Ecco perchè
per le elaborazioni più spinte si usa riportare alluminio tramite
saldatura, in modo da poter creare raccordi più grandi.
Sul Polini non c'è questo problema della raccordatura, data la modesta
dimensione dei travasi, quindi basta solo stare attenti di non scavare
troppo.
Ci sono molte discussioni su come devono essere i travasi. Alcuni
dicono lucidi, altri dicono leggermente ruvidi (o sabbiati), fatto sta che
sicuramente devono essere raccordati bene, ovvero devono avere
curve dolci, meno spigoli possibile e meno scalini possibile. Lo scopo
della raccordatura è ovviamente quello di migliorare la fluidodinamica
in modo che la miscela fresca arrivi nel cilindro con meno impedimenti
possibile. Per questa elaborazione opterò per la lucidatura, dato che i
travasi del cilindro sono già lucidati e quindi è meglio tenere la stessa
lavorazione per tutte le parti del travaso.
Per l'aspirazione bisogna considerare che il collettore non è lamellare,
quindi bisogna conservare intatta la valvola all'interno della camera di
manovella. Lo sbocco del collettore è molto più ampio dell'ingresso sui
carter, quindi per non aprire ulteriormente la valvola si deve raccordare il condotto in modo che risulti conico. Qui non ci sono particolari accorgimenti per la raccordatura.
Alle prossime puntate...
P.S: a breve metto le foto