Ciò che afferma Felice è assolutamente vero, ma occorre fare alcune premesse; qui, nella mia città, da almeno 10 anni, se non 15, si assiste ad una lotta continua senza quartiere tra gli elaboratori dei motori vespa tra lamellaristi e valvolisti; ormai è acqua passata, perchè la questione è ampliamente risolta: i motori lamellari vanno meglio, e non di poco; ormai, le saldature sui carter non sono più un problema, sto cacchio di pacco lamellare dell'rd 350 che fino ad un pò di anni fa avevo visto solo io e pochi altri intenditori yamaha ormai ci manca poco che lo trovi al supermercato e anche montando il lamellare sottosopra il motore va sempre meglio del motore a valvola; infatti secondo me il problema non è più di risultato, ma filosofico: vuoi un motore che vada forte ma non ti interessa aprirlo ogni tre per due, e curare la tua vespa come se fosse una moto da cross? oltre ad avere discrete risorse economiche? bene, non c'è storia, vai di lamellare....aggiungi una bella espansione e ti prendi le tue soddisfazioni....; se viceversa, come il sottoscritto, ti piace invece avere una vespa che conserva il mix ed il suo carburatore SI, la cui marmitta da lontano sembri quella originale, vuoi chiudere un motore e farci almeno non dico 100.000, ma 50.000 km senza toccarlo, vuoi viaggiarci un pò più spedito e non avere grane, non ultima la soddisfazione, ogni tanto di darle sul popò a chi si presenta con elaborazioni appariscenti con una vespa che da fuori sembra originale, e per quello non c'è prezzo, allora DEVI andare di valvola;ed è perfettamente inutile affermare che nelle competizioni l'ammissione rotante è equivalente al lamellare, perchè il sistema a valvola della vespa non c'entra una mazza con l'ammissione rotante delle moto da competizione, mentre qualsiasi sistema lamellare, per quanto rozzo, è sempre più vicino ai sistemi da competizione.....; certo, poi, il lamellare devi farlo andare forte con una certa affidabilità, e lì casca l'asino.....perchè le lamelle dure ti danno affidabilità, ma vanificano in parte tutto il sistema, perchè "sentono" meno le variazioni di pressione....e allora le metti morbide, ma quelle, oltre a spezzarsi e a combinarti casini dentro il motore, vanno male perchè non chiudono....e allora qui conta l'esperienza...tipo quella che mi feci io tanti anni fa con l'rd 350....avrei potuto farmi i soldi, e invece....spifferavo tutto gratis agli amici...risultato: intervenendo solo sui pacchi lamellari e poche altre cose, le rd della mia comitiva andavano come il vento, umiliando spesso motori preparati da pista con espansioni artigianali...quelle poche volte che ho corso in pista il supertrophy yamaha, esattamente due, perchè l'unica data che potevo permettermi era quella di pergusa, vicino casa mia, sono arrivato la prima volta quarto su ventidue e la seconda volta terzo su venti; e vi garantisco che più che le mie doti di pilota il risultato era dovuto all'uscita di curva selvaggia della mia moto, tanto che per tutt'e due le volte mi obbligarono a smontare la testata a fine gara...poi diventai grande amico, ma uno dei più accaniti era il meccanico di Parolari, mi pare si chiamasse Massimo...ce l'aveva con me, perchè vedeva che nella bagarre perdevo perchè ero meno aggressivo, ma quando poi aprivo non ce n'era per nessuno!!!e pensare che bastava aver letto il manuale di revue moto tecnique sulla preparazione delle yamaha per la coppa gauloises per avere una yamaha che andasse come la mia!!!questo è un segreto che ho svelato a pochi amici....ma c'era qualcosina di mio....ed era proprio nel pacco lamellare....comunque, finendola coi ricordi da vecchio trombone posso dirvi che la yamaha rd 350 che già di serie era una piccola belvetta che aveva una bella accelerazione e raggiungeva i 195 kmh con una certa facilità, con poche mosse nelle mie mani, diventava una belva assetata di sangue....si alzava di accelerazione fino alla terza, in allungo eravamo su 218 kmh circa,(come lo sapevo?avevo un pezzo di strada sulla catania-paterno, da cartello a cartello erano esattamente 1000 metri ed un buon cronometro al polso) il tutto senza togliere i silenziatori originali, nè i carburatori, nè la cassa filtro...ma c'era tanto lavoro dietro....non sapete quanto....ecco, da allora, ricordandomi le facce che facevano i tizi con le 750 a cui facevo vedere i sorci verdi che mi squadravano al semaforo l'rd 350 da cima a fondo...mi è rimasta non tanto la passione per l'elaborazione, quella ce l'hanno tutti...no, adesso capisco...il mio gusto è stupire chi crede che hai un mezzo normale...insomma ancora a 54 anni sono abbastanza immaturo....me lo dic sempre mia moglie.....avrà di sicuro ragione....