Di per se' l'esecuzione rivela una indubbia maestrìa nel trattare e nel lavorare il cuoio... cio' che a mio avviso e' invece (molto) discutibile e' la presunta impronta artistica dell'opera, vale a dire l'idea di fondo che e e' stata sviluppata: praticamente ancora una volta si ripropongono gli stereotipi dell'italiano spaghettaro e puttaniere... piu' quei "calzini", il cui nesso logico forse e' solo chiaro a chi ha realizzato il tutto.
Molto meglio sarebbe stato limitarsi (che poi non e' un limite, anzi...) ad una pregevole esecuzione che avesse lasciato pero' da parte ogni qualsiasi velleita' "concettuale"...ad esempio solo un paio di anni fa ci fu un artista che realizzo' una Vespa completamente di cartone: un'opera che nella sua semplicita' stupiva per l'abilita' nel trattare un materiale cosi' povero.
Sullo scudo poi, inspiegabilmente il logo "Vespa" risulta spezzato in due con "spa" ruotato di 90 gradi![]()