Oscar, essere "ateo" è diverso da essere "non credente".
Per come ti conosco, e penso proprio di non sbagliarmi, semplicemente non fai molto caso alle cose che non si vedono.
Sei vivo perchè hai delle emozioni, che spessissimo gli adulti ci hanno insegnato, sbagliando, a censurare.

Il fatto stesso che, anche in situazioni dolorose come queste, istintivamente sotto sotto ci ribelliamo all'idea di doverci mettere (letteralmente) una pietra sopra, ci fa capire che nel nostro "DNA spirituale" s'intuisce che qualcosa continua.
Liberare le emozioni (col giusto equilibrio, eh!) significa non razionalizzare tutto, e quindi non "raffreddare" la vita stessa.

Leo ci ha consegnato un "testamento" di passione e generosità. A noi tutti il compito di farne buon uso, in attesa di ritrovarci anche con lui a continuare le nostre conversazioni in amicizia (dopo che io e Ranieri l'abbiamo gonfiato di mazzate... ).

Intanto ti abbraccio!