"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
mi permetto di dire la mia guardano a lungo questa moto
la trovo molto piacevole, probabilmente molto slegata dal passato perchè riprogettata in ottica moderna, ma comunque con una bella linea retrò.
è molto leggera e sembra di guidare quasi una bici rispetto ad altre moto molto più pesanti. non ha un motore che grida molto, quindi ottima come prima moto o chi non vuole prestazioni sfrenate o passeggiate.
avevo letto anche qualche piccolo malcontento riguardo le finiture.. forse per questo è meglio ricercare qualcosa sui forum motociclistici dove diversa gente la possiede.
ciao
Il mio V35 sarà non eccelso nella finitura e nel "plasticume", ma la sostanza meccanica c'è tutta.
A me sembra che le "ossa" siano belle consistenti, se è vero che ho sentito di persone che raggiungono chilometraggi di rilievo.
Penso quindi che la V7 attuale non possa che essere migliorata, passati i tempi di un De Tomaso che cercava di economizzare il più possibile.
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
Concordo pienamente con te...
Essendo nel "mondo Guzzi" tuttavia conosco tanti motociclisti che con la loro moto dell'era De Tomaso hanno fatto e continuano a macinare decine e decine di migliaia di km facendo fare più volte il "giro completo" al loro contachilometri!
Il vero problema di queste meravigliose moto è che non è facilissimo trovare il meccanico bravo con questi motori (non per niente, per evitare che i meccanici sbagliassero nell'allineamento dei corpi farfallati, dalle V7 my2012 è stato adottato il monocorpo)...ho incontrato dei centauri in procinto di vendere la loro Moto Guzzi perché esasperati dai problemi al motore che in realtà "problemi" veri non erano...è stato sufficiente consigliargli il meccanico "giusto" che la moto ha ripreso a girare come un orologio!
MrOizo, senza offesa sia chiaro, secondo me ha fatto un pò di confusione...
A partire dal discorso "serie piccola" in cui nessuno ha affermato che si tratti di una evoluzione del motore a "V" trasversale nato con la prima V7 700 (motore inizialmente concepito per essere montato sulla 500 ma poi montato sulla Guzzi dopo che il progetto con la Fiat non andò in porto) ma ho detto che il 744cc. attuale è uno sviluppo negli anni dei primi V35 da 350cc. di fine anni '70 che poi hanno portato a 500, 650 e 750cc..
Tra le differenze (tante) il motore "serie grossa" ha la camera di scoppio tradizionale mentre il "serie piccola" ha i pistoni con la camera di scoppio diversa (sistema Heron che è più economico da produrre ma che non fa andare male le moto) anche se ad esempio il V75 ha l'emisferica.
A livello di telaio le Guzzi "serie piccola" hanno lo stesso "papà" delle "serie grossa" (Tonti)...ovviamente il telaio è stato ridotto nelle dimensioni, adattato nei vari attacchi motore e senza dover portare il forcellone...ed è per questo che anziché avere il triangolo posteriore ha un trapezio posteriore (che mi pare si attacchi sul cambio).
Sulla "serie piccola" il canotto di sterzo è stato adattato in diverse varianti (3 o 4 mi pare di ricordare).
Posso capire (e condividere) l' "antipatia" per le scelte sbagliate e la gestione improvvisata della proprietàperò è realtà il fatto che sulle Guzzi "by Piaggio" le uniche cose da fare sono: mettere la benzina, farla tagliandare da un meccanico ufficiale (trovando quello "bravo"...cosa non difficilissima ma estremamente rischiosa se si finisce nelle mani sbagliate) e pagare bollo/assicurazione.
Poi...per carità...la moto "nata male" capita e capiterà...ma questo vale per qualunque Marchio (se volete poi ve ne racconto un paio che mi hanno raccontato dei possessori di Yamaha e BMW).
E per quanto riguarda le "signore storiche" beh...se si hanno dei problemi (meno frequenti di quanto si pensi) è sufficiente risolvere le "magagnette" dovute alle scelte progettuali e di materiali dell'epoca (improntate al risparmio) per godersi per tutta la Vita un "ferro" unico!
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