Terminato il romanzo "Il giallo della stretta Bagnera", mi sono riletto per la quarta/quinta volta "Il Giorno della Civetta" non sto a commentarlo, perchè credo tutti lo conoscono. Vale la pena di leggerlo solo per il tratto della descrizione di: Uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraqua.
Ora mi sto godendo: "Tre atti due tempi" di G. Faletti, l
a storia di un ex pugile finito anni addietro in carcere, che riabilitatosi, lavora come magazziniere in una squadra di calcio, e di suo figlio, il giocatore più rappresentativo e di qualità della squadra, che sta per commettere lo stesso errore del padre.
E' piacevole con ottimi spunti e critiche sulla società attuale.
Ciao Lux