Domenica 4 agosto sveglia presto paghiamo il campeggio e lasciamo la proprietaria a bocca aperta per la nostra avventura.
Si parte...scegliamo di prendere l'autostrada, anche se a noi non piace e la evitiamo anche in auto, decisi a prendere il traghetto la sera stessa.
Proseguiamo senza intoppi fino a metà mattinata quando la vespa si mette a fare i capricci(in realtà e colpa mia sono già parecchi km (50) che tengo i 100

km/h)su una leggera discesa decido di provare le potenzialità del mezzo a pieno carico e sono a 115 di gps quando sento un indurimento del motore tiro la

frizione e la vespa si spegne,provo a riacenderla in corsa ma niente.Per fortuna c'è un'area di sosta e ci fermiamo, lascio la vespa raffredare nella

speranza di non dover smontare nulla e parliamo con la mia ragazza se sia il caso di rischiare e proseguire o di girare i tacchi e tornare a casa stile

cane bastonato.Passa più di mezz'ora quando provo a riacenderla...la vespa va,non tiene il minimo ma va,decidiamo all'ora di proseguire tanto...chi se ne

frega di restare dispersi in giro per il mondo.Si riparte ma, come da nostra abitudune, l'autostrada non fa per noi e a quanto pare neanche per i nostri

mezzi così impostiamo il navigatore su evita autostrade e...percorso più breve.Il paesaggio migliora notevolmente e la monotonia dell'autostrada lascia

posto a infinite campagne,paesini carateristiti e tanto ma tanto ma tando non avete idea quanto PORFIDO,ora sfido chiunque con un'et3 con 2 quintali sopra

a non odiare il porfido,risultato parafango e specchietto svitato per non parlare dei miei specchietti quelli avete presente che si appogiano alla sella.
Comunque si prosegue fino a metà pomeriggio quando in un'area si sosta lungo la strada ci fermiamo per fare benzina e per un caffè,qui incontriamo un

gruppo composto di tre coppie di harleisti tedeschi,dopo un po che ci fissano e parlottano tra loro uno di loro prende corraggio(non che ne avessero

bisogno il più piccolo era grande come l'armadio della mia camera) si avvicina inizia a guardare il mio mezzo e mi chiede se è una vespa,a quel punto si

avvicinamo anche gli altri e iniziamo a parlare un pò come riusciamo (loro non parlano inglese e noi tedesco il tedesco)e gli spieghiamo che siamo

veneti,siamo diretti a capo nord,siamo in viaggio da ieri e abbiamo già fatto più di 800km.A quel punto immaginate Bud Spenser guardavi con ammirazione e

affermare "respect" e poi girarsi verso la moglie e dirle tu non lo faresti mai,inutile dirvi come ci ha gasati il fatto.Vabe fine della pausa si rimonta

in sella il traghetto non aspetta i nostri comodi.La vespa pare andare bene tiene di nuovo anche il minimo e sembra indistrutibile,continuiamo a salire su

per la germania tra paesetti e statali ormai per strada siamo un'attrazione riceviamo di continuo saluti incitamenti e foto da persone di ogni età.è

tardo pomeriggio e la metà pare lontana si mette pure a pioviginare e su un leggero dosso perdo pure la porta del motore mi fermo la raccolgo e mi accorgo

che il porfido ha mietuto un'altra vittima sul mio mezzo e più avanti mi accorgero che non è neanche l'ultima infatti si e rotta la serratura che la tiene

agganciata,vabbe,non sara questo a fermarmi la metto sul portapacchi e via fino a che, ad un certo punto, la strada finisce e riprosegue a di la del

fiume,io mi accorgo della chiatta che fa da collegamento...la mia ragazza no...e convinta che stia tentando di saltare il canale... inizia a picchiarmi

dei pugni sulla spalla, adesso voi non lo sapete ma è cintura nera terzo dan di karate quindi probabilmente ho ancora dei lividi sulla spalla oltre che

conseguenze a lungo termine.Ormai e notte e il traghetto non riusciremo più a prenderlo per stasera cosi alle 11 troviamo un albergo in modo anche da

velocizzare le cose la mattina succesiva e prendere il traghetto.Arrivati in stanza grazie a internet scopriamo che oltre al traghetto delle 7 di roostock

c'è anche uno che parte da sanniz a mezzogiorno che nonostante sia più lontano ci permette un pò più di tranquillità il giorno successivo e poi crolliamo

in un sonno profondo.20130804_061741.jpgDSCN4481.jpg