Aggiornamento: fatti i miei giornalieri 30 km oggi, con la vespa a 2,75 giri di vite aria. La vespa va bene, il getto del massimo si sente molto sotto il punto di vista prestazionale: prende molto meglio i giri ad alti regimi ed il motore è molto più silenzioso. Sto comunque pensando a metter un 110 per star tranquillo.

Per il minimo: a freddo la vespa ha un minimo stabile, ma quando vado ad accelerare spernacchia facendo molto fumo (credo sia normale a freddo).

A caldo: devo ancora capire cosa si intende per "scendere di giri in modo ottimale", ma la vespa non rimane accelerata. Se tiro l'aria il motore soffoca e si spenge. Fermo al semaforo tiene il minimo, ma se sto troppo tempo fermo, alla successiva accelerazione spernacchia un po, e non sale di giri, ma si riprende subito. Non so se è perchè è affogata o è magra. Gli scoppi in rilascio rimangono, ma non sono sempre presenti. Ho notato che si presentano soprattutto in discesa, o su piano dopo un'accelerazione improvvisa; in salita non si presentano/molto raramente.

Per scrupolo farò una revisione del carburatore con relativa pulizia il prima possibile

QUello che mi chiedo è: possibile che, con la carburazione giusta della vite posteriore, la vespa si presenti comunque magra ai medi e bassi in rilascio a causa del getto del minimo?

Inoltre ho trovato un video piuttosto interessante che spiega come carburare una vespa, ma mi mette un dubbio.

https://www.youtube.com/watch?v=qUR7u5gnhHE

il video è questo, ed il tizio alla fine fa vedere le reazioni del motore ad una carburazione del getto massimo sballata. Come mai il getto del massimo influiva sulla carburazione del minimo e dei medi?

Stavo ipotizzando pure si trattasse di un problema elettronico. E' possibile?