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Discussione: Temperatura motore e prestazioni

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  1. #1
    VRista Silver L'avatar di gian-GTR
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    Re: Temperatura motore e prestazioni

    copio anche io da wikipedia

    L'energia dei prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore......

    Tutto il calore non trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido....


    quindi ne deduciamo che l'espansione dei gas produce pressione e calore, ma quello in eccesso che non siamo riusciti a trasformare in pressione va disperso....

    poi si parla di potenza e di come é legata alla temperatura


    La potenza effettiva o potenza meccanica di un motore è la potenza disponibile sull'albero motore considerate tutte le dispersioni. Una delle sue formule è la potenza «per via termica» esprimibile con la formula:



    Dove le variabili della formula rappresentano:
    è la densità dell'aria, circa pari, ma sempre inferiore a quella atmosferica nei motori aspirati, più elevata nei motori sovralimentati (generalmente del 20-30%)V è la cilindrata è la tonalità termica è l'indice d'aria (maggiore di uno per miscele magre, inferiore per miscele grasse) a volte anche detto è il coefficiente di riempimento. è il rendimento in camera di combustione è il rendimento ideale è il rendimento indicato è il rendimento meccanicon è il numero di giri al secondo dell'albero motore è il numero di tempi del motore (quattro, due)


    da questa espressione, che é un po complessa per un ignorante come me, vediamo che la temperatura appare alla variabile K ed é strettamente correlata al rapporto stechiometrico (se si clicca su tonalità termica si vedra come si declina K) .
    quello che io capisco da stespressione é che la potenza effettiva é effettivamente legata alla temperatua, essendo un numeratore, ma dipende in maniera molto importante da tutta una serie di altri parametri.
    di questi parametri penso che noi possiamo intervenire sopratutto su alcuni, che sono comunque importanti, come il
    rendimento in camera di combustione .
    questo per dire che secondo me, da preparatore della domenica, l'equazione temperatura= potenza non é proprio esatta e già solo la forma e caratteristica della camera di combustione puo variare notevolmente la potenza a pari temperatura.

    se ho detto delle c****te frustatemi pure
    ciao

  2. #2
    Moderatore VRista Diamond L'avatar di Vespista46
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    Re: Temperatura motore e prestazioni

    Il ragionamento del calore è giusto, giusto in parte secondo il mio punto di vista poichè:
    -parliamo di incremento di temperatura "di fiamma" e non complessiva del motore, quella poi è una conseguenza dettata dalla conducibilità termica dei materiali, che giocoforza porta ad livellare le temperature, quindi trasferisce calore dal corpo più caldo a quello più freddo (detto volgarmente, se ci sentisse un fisico mi darebbe due sberle); infatti nei motori "racing" di piccola/media cubatura per singolo cilindro, le temperature dei gas di scarico, misurate 7cm dopo la luce di scarico, nel punto più caldo, si aggirano attorno a 750° nel motore a pieno rendimento e carburazione ottimale.
    -però appunto, se aumentiamo il calore riducendo i giochi di accoppiamento cilindro/pistone, aumentando i rapporti di compressione e carburando più vicino possibile alla linea dei valori stechiometrici perfetti, ci ritroviamo nel caso Vespa con un raffreddamento insufficiente.
    I motori sopracitati usano appunto raffreddamento mediante liquido refrigerante (che in pista è 80% di acqua e 20% di alcool etilico che ne innalza il punto di ebollizione) poichè più efficace dell'aria forzata, soprattutto dell'aria forzata sistema Vespa che ha di suo parecchie pecche, giustamente direi, visto che è nato come mezzo tutt'altro che agonistico.

    Quindi mentre con i raffreddati a liquido possiamo permetterci temperature di esercizio in camera di combustione più elevate, poichè compensiamo raffreddando bene e sostanzialmente uniformemente, in quelli ad aria dobbiamo tenere sottocontrollo la cosa limitando questo calore prodotto anche di 150/200°, specialmente in un mezzo come la Vespa che ha una portata d'aria scarsa, mal indirizzata, e dipendente dai giri del motore e non dalla reale temperatura nel cilindro; possiamo avere uno smagrimento pauroso a 3/4 mila giri con conseguente innalzamento della temperatura di fiamma, che il volano non riesce a compensare in portata d'aria.



    PS: viene usato l'alcool per innalzare il punto di ebollizione visto che, il termostato legge in uscita 55/60° (sempre moto 2t da competizione e non auto) ma nel momento in cui viene intromessa l'acqua dalla testa questa sale vertiginosamente, creando sacche d'aria che, oltre ad aumentarne la pressione all'interno dell'impianto, con conseguente rallentamento anche della girante che si trova a spingere un fluido più denso, il vapore non raffredda, ma tende a salire sulle cime dei tubi annullando il potere refrigerante con conseguenze che possiamo immaginare facilmente



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    "Casco in testa ben allacciato... Luci accese anche di giorno... E prudenza... Sempre!"



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