
Originariamente Scritto da
joedreed
Io ho due sorelle, una in Austria ed una in Germania, ed io stesso sono stato molto all'estero per studio e lavoro, quindi mi permetto di intervenire.
Ogni paese ha una propria peculiarità, dovuta a tradizioni culturali e religiose, spesso difficili da capire o accettare; all'estero, talvolta diversamente dall'Italia, è ancora possibile riscuotere interamente i frutti del proprio impegno, del proprio lavoro e della propria dedizione al personale progetto. Sorvolando su questioni di etica del lavoro e teorie economiche, ripeto peculiari per ogni paese, non si può non essere profondamente delusi dal nostro sistema burocratico e politico. Premesso ciò, all'estero si deve essere altamente specializzati o necessari rispetto all'ambito lavorativo prescelto, altrimenti potrebbe essere anche peggio che rimanere in Italia; inoltre si dovrebbero considerare tutti gli svantaggi collaterali, da non sottovalutare, che deriverebbero da un trasferimento, anche solitario.
Io, come potete notare, sono tornato in Italia e non sono totalmente pentito ma, devo ammettere, che se fossi rimasto a Berlino o Londra, ora farei una vita di sicuro meno stressante o magari con un lavoro più divertente.
Di certo lasciare la famiglia e la propria casa non è mai una scelta serena, ma spesso diventa dolorosamente necessaria.