Originariamente Scritto da
pecus
Ho cercato tra i vari post, ma non ho trovato una risposta ai miei dubbi.
Ho una Lambretta del '55 e, per confermare la radiazione, avevo fatto 1 anno addietro una semplice visura da 6€.
Deciso a rimetterla su strada ed avendo targa, libretto e complementare, ho seguito le indicazioni sul forum ed ho richiesto un estratto cronologico. Vado oggi per ritirarlo e lo sportellista del PRA mi presenta la stessa visura già in mio possesso; gli faccio notare che avevo richiesto un estratto e questi mi risponde che con un timbro l'avrebbe fatto diventare tale.
Quesito 1: Vi risulta accettabile come cosa? A meno di non aver letto bene la procedura, mi sembra di aver capito che l'estratto serva esclusivamente quando vado a fare la scrittura privata di vendita. Premesso che sono certo della provenienza del mezzo, visto che è appartenuto alla mia famiglia, posso risolvere con la visura già in mio possesso? Spero di aver letto bene, ma nelle spiegazioni di GIPIRAT, l'estratto/visura non è riportato come allegato di altri passaggi burocratici per rimettere in circolazione un mezzo radiato.
Mi pare strano che allo sportello del PRA abbiano detto che una visura bollata sia uguale ad un estratto cronologico! Dovrebbero ben conoscere la differenza! Eppoi, sulla visura sono riportati tutti gli intestatarri che si sono succeduti nel tempo? Credo proprio di no, ed allora cosa ci sarebbe di "cronologico"?
Io ritornerei e me la farei fare ex novo.
Vorrei anche acquistare una vespa immatricolata nel febbraio 63 con targa, libretto e complementare; ho fatto una verifica allo sportello del PRA per confermare la radiazione e risulta "cancellata d'ufficio" a dicembre 1989.
Cosa strana, prima di richiedere il documento ufficiale, ho chiesto allo sportellista una stampa e su questi risulta erroneamente identificato come vespa PX, mentre telaio e targa sono corretti.
Quesito 2: ha importanza ai fini della reimmissione in circolazione?
Ha importanza relativamente, soprattutto se la sigla del telaio è riportata correttamente, ma è comunque un errore da fare correggere.
Ho fatto notare all'impiegato che il precedente proprietario aveva regolarmente pagato i bolli, facendogli vedere anche una copia di uno pagato a gennaio 89; all'ufficio bolli, non avendo visibilità a terminale delle precedenti annualità e non sapendo come comportarsi per eliminare la radiazione, mi hanno invitato a fornirgli una copia dei bolli, così da trasmettere il quesito alla sede centrale.
Eventualmente, la radiazione d'ufficio può essere annullata, ma c'è il caso che ti chiedano il rimborso di tutti i bolli successivi non pagati (ma tu hai solo quello del 1989? Perché quello da solo non basta per eludere la radiazione, dovresti avere anche quelli dei 3 anni precedenti), anche se non sono dovutyi perché scaduti da più di 3 anni.
Quesito 3: Pur consapevole che non si può contestare la radiazione visto che l'intestatario è defunto e soprattutto la radiazione è avvenuta prima della 342/2000 e prima del raggiungimento dei 30 anni, posso provarci comunque? Hai visto mai che, per loro ignoranza, mi cancellino la radiazione.
La cancellazione della radiazione d'ufficio dovrebbe essere chiesta dall'intestatario o dai sui eredi diretti, ma se tu hai una scrittura privata di vendita in bollo con la firma del venditore autenticata e questi è un erede diretto dell'intestatario, puoi chiederla anche tu.
Grazie per i chiarimenti