Da parte mia nessun motivo personale, se non la volonta' di separare Cosa da Vespa. Di certo non sono l'unico. La stampa di settore la pensava e pensa come me. Ricordo Cereghini nel suo documentario dove la defini un "tradimento". Anche sulla raccolta motociclismo racconta il mito Vespa, nel fascicolo 10, quello che parla del Px c'e' un trafiletto che dice quanto segue: "Alla fine degli anni 80 si pensa alla successione della gloriosa Px: si apre una pagina triste per tutti coloro (praticamente la maggioranza della popolazione del nostro pianeta) che hanno sempre amato la Vespa. Nel 1988 viene presentata alla stampa - in Kenia con sommo dispendio di risorse umane e pubblicitarie - La Cosa, evoluzione della Px. Sappiamo come e' andata a finire: l'inventore del nome ( e i dirigenti che l'hanno approvato) probabilmente stanno scontando l'ergastolo in una cella di massima sicurezza alla Cajenna, i pochi esemplari ancora circolanti soffrono dei problemi che hanno afflitto un modello nato con buoni propositi ma rivelatosi tragicamente inferiore ad ogni piu' benevola aspettativa sia tecnica che estetica. " Quindi credo che le tue tesi non convincano nessuno, il progetto Cosa e' stato un fallimento, i dati di vendita sono chiarissimi, il Px si e' dimostrato nonostante il suo problema aereodinamico un gioiello immortale tant'e' che viene venduto ancora oggi sia come Px che come Star by Lml. Poi il mercato e' vario, si son vendute anche le Duna ma sfido a trovare qualcosa di affascinante in un modello di auto cosi! Di certo Cosa sara' costata il posto a qualcuno in Piaggio, ripeto da parte mia nulla di personale se non il totale disprezzo per un modello che non puo' e non devo inficiare una storia fatta di opere d'arte e di successi mondiali. Piu' che Dante avresti fatto meglio a leggerti delle recensioni su Cosa. Lo trovo piu' attendibile!!!