Dipende da come è organizzata l'associazione.
All' inizio andava "a chiamata", nel senso che chi faceva i turni iniziava a cercare volontari, chiamando per primi quelli che non dicevano mai di no, quindi ci trovavamo sempre gli stessi a fare la notte... poi fu istituito un sistema "a disponibilità", nel senso che veniva chiesto quanti turni eravamo disposti a fare durante la settimana: se mattina, pomeriggio o notte (Io ad esempio preferivo fare la notte.) e veniva buttato giù un calendario che veniva rispettato e garantiva a chi veniva cercato sempre col sistema "a chiamata" di saltare qualche turno e a chi si lamentava di non venire mai interpellato, di poter fare il turno.
Come dicevo sopra, io preferivo fare il turno di notte perchè riuscivo a gestirmelo meglio col lavoro, dato che non mi piaceva fare i turni nel fine settimana, Purtroppo a volte capitava di uscire diverse volte e la mattina dopo era un casino per il sonno perduto, ma alla fine è una cosa che appassiona e si fa col cuore , non si sente il "sacrificio".