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senatore
Per la tecnica di saldatura, Snaicol ha spiegato molto bene cosa occorre fare.
Per rispondere a lux, lo stagno preparato è appunto un tipo di stagno che ha all'interno una sostanza atta a pulire la parte da saldare.
Se si usa solo stagno, occorrerebbe pulire le parti da saldare con acido muriatico, o usare la pasta salda.
Nei negozi di elettronica si può trovare sia lo stagno preparato, venduto appunto in fili dal diametro diverso, e sia la pasta salda.
L'acido muriatico viene utilizzato per saldature più grosse ed in genere per saldare metalli di un certo spessore o superficie.
Pensate, ad esempio, quando saldano le casse di lamiera zincata contenute nelle bare.
Lo stagno preparato viene venduto in bobine intere o a metraggio.
Il diametro del filo di stagno, dipende da cosa si deve saldare. Per saldare componenti elettronici delicati, transistor, diodi, circuiti integrati, si usa lo stagno in fili sottili, in modo che raggiunga la temperatura di fusione nel minor tempo possibile, in modo da non compromettere la funzionalità dei componenti da saldare, che sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura.
Ottimo il sistema di stagnare prima le parti da saldare. Una volta che le parti da saldare sono state riscaldate con il saldatore, si avvicina lo stagno ai pezzi da saldare mettendolo a contatto e non appena lo stagno fonde, si toglie sia il saldatore che lo stagno e si deve mantenere il pezzo fermo, altrimenti lo stagno si muove prima che inizi a solidificarsi. Se lo stagno di muove, non si avrà una buona saldatura, ma le classiche "cacatine di mosca".
Ovviamente, più si acquisisce esperienza, più si ottengono ottimi risultati.
Se il saldatore è rapido, la punta raggiunge rapidamente la temperatura adatta a saldare, ma se il saldatore è del tipo che deve essere collegato alla rete per un certo tempo bisogna avere la pazienza di aspettare che la temperatura raggiunta sia adatta a fondere lo stagno, altrimenti sarà molto difficile saldare e l'eventuale saldatura ottenuta sarà una schifezza immonda.