"Compare Nino"
Compare Nino e' una di quelle persone di cui mi ricordo volentieri anche se con un velo di tristezza in quanto sono ricordi di tempi passati della mia adolescenza e in quanto questa cara persona e appassionato vespista e' da tempo scomparso (+).
Voi lo sapete benissimo che a volte in inverno in quelle serate uggiose dove il vento fischia e ulula lasciandoci correre dei brividi giu'per la schiena e dove siamo contenti di stare dentro al calduccio e ci lasciamo assalire dai ricordi a volte melanconici e a volte allegri, ed e' proprio poco fa' che guardando dalla finestra la pioggia che cade giu' gia' da ore e ore e il vento che soffiando cerca di tirare giu' le ultime foglie rimaste ancora sulle cime degli alberi che sprofondo nei ricordi lontani.... e vedo appunto "compare Nino" attorniato da noi ragazzi che ci racconta delle barzellette, dico noi ragazzi in quanto lui era un vecchietto e si sentiva pero' giovane almeno nell'anima e quando si trovava in mezzo a noi, e ancora mi ricordo di quel giorno di sole a gennaio ma faceva un freddo cane,io e l'amico Franco eravamo in giro con la sua vespa gia' da ore e il freddo c'era entrato in tutte le ossa, e allora non sapendo dove andare decidiamo di andare a trovare il nostro compare Nino che si trovava come al solito nel suo agrumeto giu' nella valle dell'Anapo. Prima che arrivassimo sul posto lui ci aveva gia' sentiti (in quanto il Franco montava una marmitta rumorosa) e gia da lontano lui ci faceva segno di salire in quanto la sua casetta rurale si trovava sulla cima della collina,arrivati su' il compare ci accoglie a braccia aperte e indicando in un angolo col dito ci dice "ragazzi arrivate al punto giusto per mangiare" guardo dove indicava lui col dito e vedo un pentolo che bolliva piano a fuoco di legna, e instintivamente chiedo "mpare Nino, cosa bolle in pentola?" e lui mi risponde "giovinotto oggi la truppa mangia: fave a romanella con cutime di porco, spinaci selvatici e zucca, il tutto condito con olio d'oliva e attorniato con fettine di pane casereccio" arrivato qui dove gia' mandavo giu' dell'acquolina ´che mi sveglio dai profondi ricordi e vedo mio figlio che mi scuote e mi chiede"papa' perche' guardi fuori e sorridi sotto i baffi? sogni o cosa?" preso in flagrante mi vergogno un po' e non sapendo cosa rispondere gli ho raccontato la verita' cioe' quello che ora sto' raccontando a voi, e alla fine era lui che sognava ad occhi aperti :wink: