Si ok ma mi sembra fin troppo certosino il tuo ragionamento ..con la vespa (non in questi tempi 'modaioli' ma ai tempi in cui la vespa era un mezzo da lavoro) ci hanno fatto di tutto ..caricato più persone , portato oggetti da lavoro, animali , strumenti e chissà cos'altro per brevi o lunghi tratti in mare ed in montagna ..ma non credo proprio che l'imbianchino si preoccupasse di regolare la carburazione per la stagione estiva o in previsione di un lavoro nel paesello di montagna ..
Tutto questo per dire che il mio dubbio è semplicemente se e quanto 'peggiori' la vespa con temperature elevate estive ... proprio per una questione di principio non ho intenzione di modificare nulla nella carburazione (anche perchè non saprei come fare) ..che diamine la vespa è il simbolo per eccellenza della robustezza , ma a leggere alcune risposte o altri topic sembra che la vespa sia diventata sensibile come una donna con il ciclo ! Regolazioni millesimali , millimetri che fanno la differenza etc etc etc ...
E lo dico non come attacco personale , ma perchè già di mio ho mille paranoie con la vespa (grippo?scaldo?vado troppo?vado troppo poco?si ingolfa?non si ingolfa? ...) ; in effetti basta leggere il titolo del topic (o d qualche altro aperto da me) per capire che sono uno che non viaggia mai tranquillo ...e di km da gennaio ne ho fatti più di 7'000 ,pensa in che condizioni ogni volta) ..e leggere anche in questo caso che sarebbero necessarie regolazioni millesimali stagionali / altimetriche un po' mi fa cadere le braccia ..
Scusa lo sfogo, spero capirai
Premesso che la mia ignoranza in tema meccanico è oscena , mi permetto di dissentire ...
Ci ho girato molto con la vespa da quando l'ho presa a novembre (eh si vespista alle prime armi) , non so riconoscere ad orecchio un motore che gira magro/grasso ( a chiunque chieda lumi risponde sempre con "questione di orecchio" , vabbè ..) ma se c'è una cosa su cui non ho dubbi è il fatto che la temperatura esterna influenza le condizioni e l'andamento del motore !
Per abitudine (e comodità) ho fatto sempre tratti di superstrada/autostrada per i lunghi spostamenti , si parte solitamente di mattina con il fresco ed è tutto a posto ..al ritorno spesso nel tardo pomeriggio (quindi molto più caldo) si rifà la stessa strada dell'andata ed il motore è un altoforno .
Ho il vizio (tra i tanti )che ogni volta che mi fermo dopo un paio di minuti metto una mano sotto al carter (all'altezza del tappo di scolo dell'olio cambio) per vedere sommariamente la temperatura del motore .. certo lo so che non è affatto una misurazione scientifica , ma quasi sempre l'andamento del motore conferma quello che provo con la mano , ovvero che il rendimento del motore è inversamente proporzionale alla temperatura che percepisco con la mano (il famoso metodo scientifico) ..
Faccio qualche esempio pratico vissuto da me senza continuare con discorsi che di scientifico hanno ben poco (si sarà capito ) ..
Motore px150 originalissimo , rifatto 7'000 km fa :
• Siena -> Castelfranco Emilia (MO) = partenza 5 di mattina (marzo) , circa 8 gradi, 180km di cui 80% autostrada ..arrivato a Castelfranco con 1 sola sosta il carter era appena tiepido
• Montevarchi (AR) -> Siena = ritorno da un raduno verso le 17 (giugno),temperatura calda , 80 km di cui 60% superstrada ..arrivo a casa il carter caldo al tatto
• Lucca = giro turistico per il raduno (maggio) ,mattina inoltrata e calda , 30 km tra II e III marcia in salita ed in coda agli altri .. fermi per la sosta il carter era ustionante
Potrei farne tanti altri di esempi , ma non riesco a capire come la temperatura esterna non possa modificare il rendimento e l'affaticamento del motore ..
Io vorrei sapere quanto può essere deleterio viaggiare parecchio sotto il caldo ..(motivo per cui finora i viaggi lunghi li ho sempre fatti all'alba o di notte)
Una ventata di positività e buone speranze .. di paranoie con la vespa ne ho già parecchie !