Me lo chiedo anch'io. Le coppie di carter sono ancora abbinate; alla base del cilindro, è riportato il medesimo codice su entrambi i semicarter. Oggi, rispetto al passato, è scritto a mano (!), con la penna per incisione. Alcune lavorazioni, giocoforza, devono essere effettuate coi semicarter accopiati e su questo non ci piove.
Quanto al proiettore, ormai l'intero settore automotive si avvale di materiali validi come policarbonato e metacrilati, che resistono agli urti ed alle intemperie. La parabola in materiale plastico risolve i problemi di ruggine che sappiamo bene essere comuni coi pur ben fatti proiettori Siem d'epoca.
Se Piaggio non si fosse adeguata avrebbe trovato molti detrattori, ma a quanto pare li trova anche rinnovando. Mai contenti. (Per inciso: a me il vecchio proiettore piace!).
Gli indicatori di direzione sono sempre Triom e palesemente nascono dagli stessi stampi di un tempo. Hanno ancora il riflettore in alluminio, la cui funzione è più che altro elettrica: è collegato a massa ed ospita il portalampada.
Fiamm è un ottimo produttore di batterie ed in molti settori, anche non automotive, è un marchio leader mondiale. Piaggio adottava Fiamm anche negli anni '80.
Carburatore? Non vedo il motivo di demonizzare gli Spaco che alla fine sono ben fatti ed affidabili.
Gomme storte? Francamente di tante cose che potrei contestare dei PX attuali, questa non c'è. Ad onor del vero riguarda la maggior parte delle Star, problema di cerchio.
Sul discorso manubri storti, concordo: ma la fase di preparazione del veicolo è comunque un compito che spetta al venditore. E non è una novità del giorno d'oggi: pensate alle Vespe degli anni '50, recapitate in casse di legno (a rendere!), delle quali il venditore doveva addirittura ultimare l'assemblaggio, montando lo sterzo.
Le PX dai concessionari hanno spesso il proiettore puntato verso il cielo, i comandi imbarazzantemente secchi oppure altre stupidaggini come la sella difficoltosa da aprire. Ma notoriamente la maggior parte dei concessioni li detesta e li tiene giusto per quei quattro fanatici che cedono alle lusinghe di una GTS (brutta gente, ma esiste ancora e va assecondata).
P.S. Le frullovespe non sono di plastica, bensì di lamiera. E di ferro ce n'è pure tanto, perché per evitare di inserire tubi - che fanno tanto Innocenti e non è il caso - sono stati studiati fiori di scatolati per tenere la scocca ben legata. Non dimentichiamo che il motore automatico ed il vano sottosella impediscono di chiudere il vano passaruota come accade sulle Vespe veraci. Niente plastica, comunque. Solo lamiera rubata a possibili PX