La 'Piaggio India' di Baramati non produce affatto le LML. Produce gli Ape Classic e Calessino, che sono importati in Italia; oltre a questi da segnalare la LX indiana che però ha poco in comune con quella che è stata prodotta in Italia.
La costituzione di Piaggio India è diretta conseguenza del divorzio con LML (avvenuto nel 1999) e delle vicissitudini giudiziarie ad esso conseguenti. A Piaggio negli anni scorsi fu infatti concesso - ed è un'eccezione nell'ambito indiano - di aprire direttamente degli stabilimenti in quel paese; di norma, infatti, le società estere debbono costituire società collegate in India. E questo è ciò che ha fatto Piaggio, in due diversi momenti storici, con Bajaj prima e LML poi. Si trattava di società preesistenti, peraltro operanti in settori diversi, che hanno siglato con Piaggio un accordo per la costruzione della Vespa secondo precisi accordi. A seguito dell'interruzione del rapporto, entrambe hanno proseguito la produzione (evidentemente gli accordi e le leggi lo consentono), apponendo unicamente il proprio marchio. Entrambe in precedenza hanno prodotto col marchio Piaggio, avvalendosi anche di macchine e stampi forniti da Piaggio (ancora oggi negli stabilimenti di LML a Kanpur sono ben visibili le grandi presse Vimercati di fabbricazione italiana).
Per questa ragione è improprio parlare di copia, alla luce di accordi intercorsi fra le licenziatarie e la Piaggio. Lo stesso vale per numerose altre licenziatarie sparse per il mondo, ma non, ad esempio, per la Viatka sovietica: quella è a tutti gli effetti una copia.
Questo prescinde dal discorso qualitativo, che per quanto riguarda le Star importate dal 2008 è piuttosto delicato. Di problemi ne hanno diversi, molti banali e talvolta cronici, taluni meno diffusi ma molto seri (vedi imbiellaggi).