Non avere la marmitta catalitica non significa non essere a norma col codice della strada, significa solo che, in alcune parti del territorio italiano (alcuni comuni, province e la regione Lombardia) possono esserci delle restrizioni alla circolazione, restrizioni che, tra l'altro, spesso possono essere aggirate proprio se il veicolo è iscritto ad uno dei registri come da art. 60 del CdS.
Inoltre, per la libera circolazione, in queste parti di territorio con disposizioni restrittive, devono essere individuate strade a media o grande percorrenza che non siano soggette alle restrizioni, così che qualunque veicolo possa almeno attraversare il territorio stesso.
C'è da considerare, inoltre, che anche i veicoli catalizzati sono soggetti a restrizioni alla circolazione, in quei giorni in cui i valori delle polveri sottili o dell'ozono dovessero superare le soglie consentite. Come vedi, le restrizioni non esistono solo per i veicoli Euro0.
Invece, per quel che riguarda le assicurazioni, qui non si tratta di grandi numeri: le convenzioni che esistevano in passato per VCI ed FMI ed ASI stesse, ma anche per altreassociazioni, semplicemente non esistono più da anni per volere delle assicurazioni, non certo delle associazioni di veicoli storici! Evidentemente i rischi assicurativi non erano semplicemente coperti da quel tipo di convenzioni che, negli ultimi anni, sono decadute tutte. Solo dall'anno scorso l'FMI ha rimesso in piedi una sorta di convenzione assicurativa, ed esclusivamente per le moto (no ciclomotori!) iscritte al R.S.. Ed, inizialmente, solo per gli iscritti di 7 regioni del nord!
E devi considerare che l'FMI ha 10 volte il numero degli iscritti del VCI, solo per quel che riguarda il motorismo storico!
Ciao, Gino