Citazione Originariamente Scritto da Marben Visualizza Messaggio
Infatti queste serie sono spesso oggetto di ammodernamenti e quasi tutte nel tempo sono state 'Milleniumizzate'. Anche questa non è del tutto esente, vedi proiettore alogeno.
Comunque sono numerosissime le PX freno a disco con cresta e griglia clacson di colore grigio, per cui non penso siano semplici rimanenze.
A naso direi che su una PX 200 prodotta attorno a metà 1999 (eventualità da chiarire, quella di Frangisassi potrebbe anche essere del 1998 ed immatricolata tardivamente), sarebbe lecito attendersi il coprimanubrio con protesi ed i particolari cromati. Per la targhetta, propenderei per quella nuovo tipo, coerentemente con le sorelle 125/150 Euro1.

Per il resto comincio a credere che le STO delle M09 e M18 possano essere fuorvianti; infatti queste riportano numero di omologazione diversi (di fatto si tratta di nuove omologazioni) e richiamano una numerazione dei telai secondo la codifica VIN.
Si pone un problema: pare che per anni le freno a disco abbiano avuto due 'numerazioni parallele': da una parte quelle codificate VIN, in conformità con gli standard internazionali; dall'altra quelle numerate con codifica Piaggio, quella che ha accompagnato la Vespa per decenni di storia.
Noi sappiamo che le freno a disco vendute in Italia fino al 2004 circa mantenevano il numero di telaio con la classica numerazione Piaggio (VxxxT 01234567) È interessante notare che proprio Vespa Tecnica per la 150 non riporta una STO redatta ex novo, bensì un'estensione della precedente (vedi allegato).
Più precisamente l'omologazione OM 16772 EST22283 del 5 febbraio 1998.

È lecito attendersi che la stessa mossa abbia avuto luogo per le altre cilindrate. Vespa Tecnica non ne dà traccia, ma qui abbiamo la 200 di Frangisassi, che ha omologazione OM 16773 EST 22284Z. Significativo certamente è il fatto che l'estensione abbia il numero progressivo immediatamente successivo a quello della 150.

Dunque con ogni probabilità siamo davvero di fronte a due "famiglie" parallele. Mi viene da pensare - ma sono solo ipotesi - che le omologazioni delle Vespa ZAPMxx si siano rese necessarie per l'esportazione in altri paesi comunitari.
Mi spiego: penso che a far data dai primi anni '90, col recepimento delle normative comunitarie, le procedure di omologazione ed i relativi parametri siano stati modificati (nonché uniformati a livello europeo); operare l'estensione di una precedente omologazione probabilmente comportava una procedura meno complessa, ma dall'altra parte, il suo esito non avrebbe avuto alcun valore presso altri stati. Così per l'Italia Piaggio ha richiesto la semplice estensione di omologazioni già esistente, ma gioco forza ha dovuto procedere con nuove omologazioni per i veicoli destinati all'esportazione. In tutto questo, la cosa meno chiara sarebbe la mancata unificazione delle omologazioni (ovvero numerare con ZAPM... anche le Vespe per l'Italia).

Aggiungo: siamo certi che le sigle M09 e M18 identifichino semplicemente produzioni di epoche diverse? Oppure quella sigla si riferisce anche alla cilindrata?
Guardano le STO pubblicate su Vespa Tecnica, si potrebbe anche pensare che le M09 siano le 125, dato che si indicano i dati delle 125, e che le M18 siano le 200.

E poi: che sia corretto distinguere anche in questo caso fra serie ben delimitate? È un errore che facciamo molto spesso parlando di Vespe. Do ragione a Valerio: può essere che molti componenti siano stati variati strada facendo (vedi cromature) e non in maniera simultanea. Forse ragioniamo fra due serie diverse che non esistono in quanto tali.
Sarebbe bello se i proprietari di PX freno a disco (precedenti al restyling del 2001) portassero la loro esperienza. Su queste pagine ce ne sono diversi, a memoria mia.

Purtroppo ad ora abbiamo pochi dati a disposizione. Se solo qualcuno avesse modo di accedere ai dati della MCTC... Potendo frugare nelle STO depositate in Motorizzazione, ci chiariremmo moltissimi dubbi, e probabilmente troveremmo le varie estensioni delle vecchie omologazioni di fine anni '70, aggiornate sino all'adozione del disco e del catalizzatore.
Il tuo ragionamento non fà una piega Marco, la questione dell'STO della 200 è presto risolta, se guardiamo in download :http://old.vesparesources.com/downlo...?do=file&id=35 il 4 foglio aggiuntivo è proprio quello che ci interessa.
Peccato non siano presenti anche quelli della 125 px con i vari aggiornamenti.
Pensandodici bene, potrebbe essere come scrivi, che M09 siano le 125 e le M18 le 200...anche perchè le date di riferimento non sono cosi lontane e quindi fà strano che piaggio abbia modificato il modello in così pochi mesi; poi si pone la domanda...e le 150 che omologazone usano M??
Come dici, una visita in motorizzazione potrebbe aiutare e risolvere questi dilemmi....ma sappiamo che il personale non è molto collaborativo...
Concordo sul fatto che M09 e M18 siano state commercializzate nello stesso periodo, quindi i componenti aggiornati (cromati) possano essere passati anche ai mezzi prodotti per il nosto mercato,quelli che appunto mantegono le vecchie omologazioni e punzonature.
Quindi è probabile che solo le px del 98 abbiamo i particolari grigi e forse nemmeno tutte.