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Discussione: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

  1. #1
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    Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    MISSIONE IN-COMPIUTA.

    Ebbene si, inizio subito col dirvi che la "missione" è fallita; in Irlanda infatti non ci sono arrivato.
    Nonostante ciò sono così fulminato da raccontarvi tutto, penserete voi! Proprio così, perché questo viaggio ha da raccontare, perché questo viaggio ha da insegnare. Proverò infatti a trasmettervi le emozioni e gli insegnamenti che ho avuto la fortuna di incontrare in questi giorni.


    12 Agosto.

    "Stac".
    Sento l'ultima, grossa, fascetta di plastica che cede di schianto sotto la pressione delle forbici. È un po' come tagliare un cordone che legava noi-lavespa-lastrada.
    È dura farlo, ma oramai è finito, sono di nuovo a casa, nel mio garage, esattamente come 18 giorni prima.
    D'improvviso il tempo si accorcia, 18 giorni fa sembrano ieri e, soprattutto, il mondo si rimpicciolisce!
    Tutti quei km che mi hanno portato lontano, mi hanno riportato nuovamente a casa.
    Odio tornare indietro sulla stessa strada, anche solo per andare a prendere il pane, devo sempre andare avanti; eppure andando sempre avanti sono tornato al punto di partenza hahahaha.

    Incredibile, sembra ieri che mi trovavo a guidare uno scooter di plastica in vacanza alle Azzorre, cercando incosciamente di frenare premendo un pedale che non c'è, riflesso spinale di vecchie esperienze vespistiche.
    Di lì il passo è stato breve...

    È Novembre, devono ancora consegnarmi Vanda/Caterina, la mia nuova PX 125, ma già sono qui che leggo dei grandi viaggi compiuti, è proprio il racconto di Guabixx e della sua avventura a Capo Nord a colpirmi di più!
    Il Viaggio, già! Da quando sono bambino ho sempre avuto il sogno e la voglia di partire lontano, ma viaggiavo solo con la mente, mentre ora il sogno sta diventando realtà.

    Una Vespa, io e la mia compagna di vita, la mia fidanzata, e la tenda. Perfetto!
    Destinazione?
    Capo Nord mi attira molto, ma sembra una meta troppo classica ed inoltre sono stato in terra Scandinava due anni prima in una più convenzionale vacanza aereomunita, su proposta di Elisa puntiamo il dito su Irlanda e Scozia, ovviamente attraversando Francia e Gran Bretagna.
    Uao!
    È così che le nostre serate invernali si consumano davanti a numerosi Tè caldi e molteplici studi sulla meccanica della Vespa, sul campeggio, sull' equipaggiamento, sulla creazione di un itinerario.
    Un' agenda zeppa di appunti e liste sarà mia compagna inseparabile per tutti questi mesi.
    Tanti sono i consigli da parte del forum,degli amici, dei miei clienti in negozio che mi hanno aiutato in tutti i modi con consigli e chiacchierate, chi mi ha dato mappe e guide, chi mi ha mostrato video e foto dei suoi viaggi...

    Ora ci siamo! La vespa è pronta, allestita in maniera aggressivissima, domani mattina ore 8 si parte!

    È tutto pronto, mi vesto, sistemo i dettagli, cercando di esternare una forte tranquillità quando dentro di me c'è enorme fervore!
    Vanda è in garage, tiro l' aria, scendo dal cavalletto, giro la chiave e spedivello!
    BRAAAM, in moto!
    Mi aspettano tutti fuori dal garage, in strada, Elisa mi aiuta a spingere la vespa nella ripidissima rampa di uscita ("cacchio quanto sbacchetta!"), sale in sella anche lei. Tutti attorno, sorridono, scattano foto, li guardo dalla visiera; tutto è ovattato, cerco delle forti strette di mano, ho bisogno di coraggio, poso lo sguardo su mio padre.
    Finiti i convenevoli, si parte! Mollo piano la frizione, mi avvio traballando, PORCACCIA, devo stare in equilibrio! Un colpo di clacson e via, sulla strada del sogno!

    I primi km sono intimorito, cerco di capire come guidare la Vespa, non è facile ma ogni km che scorre sono più bravo!
    Il sole è alto, il cielo limpido e consumiamo bene questo primo tratto di strada conosciuto (perché io, per sentirmi VIA, per soddisfare il bisogno di essere lontano, devo trovarmi in luoghi sconosciuti, quindi anche se sono già a 100km dalla partenza mi sento ancora a casa).
    La prima Vespa, la seguiamo da Oulx a Cesana, è un PX 125 di due camperisti nonché soci del mio stesso Club! Hehe, forte! Accostano loro ed accosto io, così scambiamo quattro parole e ci fanno una breve video - intervista! Un salutone e ripartiamo per sconfinare in terra francese dal Monginevro; a Mezzogiorno siamo oltre confine, mi fermo a fare benzina a Briançon, tra lo stupore della gente nel vedere il mio mezzo!
    Eccoci finalmente al lago di Embrun, il "nostro posto"! Che acqua azzurra! È favoloso!
    Ci siamo sempre venuti di notte, nelle mie fughe romantiche, ma anche di giorno è affascinante! Si avvicina un uomo, che si svela un vespista e mi narra delle sue esperienze:
    - "Anche io in passato ho viaggiato in Vespa, ho fatto il Giro d' Italia! Raggiunta Roma
    ho assistito al concerto dei Rolling Stones e di lì mi sono spinto fino alla Sicilia!"
    Grandioso!
    È tempo di ripartire, da adesso iniziamo a solcare un nastro d' asfalto mai visto prima, bene! Prima strade "lunghe" ma in falsopiano, vorrei stendere per bene la 4a, ma la pendenza ingannevole mi costringe a diversi tratti in 3a, poi la strada inizia ad infilarsi in stupende gole rocciose, belle curve abbracciate strettamente da alte pareti e il fiume che mi corre a fianco! Stupendo! Me la godo proprio!

    Mi fermo a fare benzina, è Domenica e i distributori francesi sono chiusi, si può fare rifornimento solo con apposita tessera carburante. Sono quindi costretto a chiedere a dei ragazzi col furgone se posso usare la loro tessera e pagarli in contanti. Accettano, metto benzina, mi dicono di riempire la tanica anche. Faccio per pagarli arrotondando la cifra in eccesso per il favore, ma ricevo una risposta negativa. In segno di "stima e approvazione" il rifornimento lo offrono loro!
    Uao, sono piacevolmente stupito, un gesto, per me, decisamente inaspettato al giorno d'oggi!
    Proseguo su stupende strade ed alle 20 sono al mio primo campeggio. Il primo della vita proprio!

    Prima ancora di montare la tenda si raduna qualche signore per chiacchierare
    di vespe, uno di loro possiede una Cosa 2, ci fanno le foto e ci salutano!
    Montiamo la tenda e cuciniamo vista fiume; un' aria un po' selvaggia, di avventura, ci avvolge...
    Proprio quello che cerchiamo!
    Accendo il cellulare e trovo un messaggio tanto inaspettato quanto gradito! Mi ben ricorda che il nostro fine più importante è quello di andare a "caccia di emozioni"! Come non condividere! Oggi sono state tantissime!
    La PAURA, sotto il casco, di essermi cacciato in qualcosa di difficile, LA GIOIA, di essere partiti per quel viaggio che preparo da mesi, il PIACERE di conoscere tante persone!





    Matteo mpfreerider

  2. #2
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    VENTO IN POPPA!
    Sveglia ore 7:30, ci mettiamo un' ora per essere pronti e ricaricare la vespa, più del previsto!
    Ci inoltriamo nelle gole dell' Ardeche, tra panorami fantastici e strade a strapiombo sul fiume cristallino! Ecco Vallon pont d' Arc, un gigantesco ponte di roccia naturale che, abbracciando la gola,sovrasta il fiume! Sono senza fiato! Mi prometto di ritornarci per percorrerlo in canoa, sarà stupendo!
    Prosegue la strada tortuosa, dalla cartina sembrava un pezzo rapido, invece è una strada tortuosa con un discreto dislivello, ci impiegherò parecchio a toglierlmela da sotto le ruote, ma le sue curve mi hanno divertito molto!
    Ci immettiamo finalmente in una superstrada più veloce, ed il vento è fortissimo, le raffiche sono tante, improvvise ed a volte pericolose, ma riesco a gestirle discretamente!
    Mi sento chiamare da Elisa, " La Gopro!" (mini telecamera).
    È in mezzo alla strada, la basetta si è scollata dal casco, bene!
    Siamo a mezzodì a Pont du Guard, un affascinante tratto di acquedotto romano, costruito nel 19 a.C. con una precisione estrema, una pendenza di appena 0.4% per trasportare l'acqua a decine di km di distanza; è davvero difficile immaginare che l' uomo fosse padrone già allora di una tecnologia così precisa ed efficace, ed è un orgoglio per noi italiani vedere che uno dei luoghi storici francesi protetti è un patrimonio di origine nostrana!
    Proseguiamo, tra paesini e tanta campagna giungiamo al viadotto di Millau, il più alto d' Europa! Ben 344m di altezza per 2460m di lunghezza!!
    Si tratta di un tratto autostradale, quindi imbocco l' autostrada a fatica, procedendo anche a soli 40 km/h nelle salite, un' agonia ed un rischio, quando possibile mi sposto nella corsia di emergenza per agevolare i sorpassi.
    Eccomi finalmente davanti al viadotto! Caaaaspita, è colossale! Il vento laterale soffia fortissimo! Mi abbasso dietro al cupolino e viaggio a manetta, buttando uno sguardo sul panorama vertiginoso lì sotto! Fa un po' paura, si!
    È decisamente lungo, specie a velocità Vespa, una volta finito prendo la prima uscita, che si rivela essere solo una grossa area di sosta dedicata al ponte. Sbaglio due o tre corsie, attraverso due mattonelle pedonali e mi ritrovo fuori dall' area di sosta su una strada di campagna, sono così uscito dall' autostrada saltando il casello hahaha, va bene lo stesso.
    Ho ancora diversa strada da percorrere oggi, quindi insisto sul gas fino ad ora di cena, la Vespa è stanca e manca un po' di potenza, cerco un campeggio, ci spariamo una buona birra dopocena e andiamo a nanna!

    CHI BEN INCOMINCIA...
    Oggi si riparte, abbiamo qualche km da recuperare sulla tabella di marcia, parto convinto, la vespa spinge bene; butto un occhio sul tachimetro per leggere la velocità! 0.
    Non funziona più! Scoprirò al rientro che si è spezzato il cavo del contakm.
    Peccato ci tenevo molto a vedere il chilometraggio testimone di una Vanda invecchiata.
    Riparto di buona lena e Vanda risponde davvero bene!
    Raggiungiamo presto le grotte di Lascaux, ma una corteo di protesta impedisce l' accesso. Eh figuriamoci se non capitava a me! Proseguiamo.
    È pomeriggio tardi e siamo a buon punto, i pochi km persi ieri sembrano essere recuperati, quando una vibrazione mi disturba.
    La vibrazione peggiora rapidamente, il tempo di accostare e si fa tremenda! Temo il peggio!
    Guardo la ruota dietro, ho il cuore in gola! Ho perso 4 dadi del cerchio!
    Ed ora?? I dadi delle ruote originali (ora monto i tubeless) li ho lasciati a casa. Provo a staccare un dado del cerchio della ruota di scorta (avrei potuto prendere i dadi che la fermano al telaio, ma stupidamente svito un bullone che tiene il cerchio unito; le due parti del cerchio si allargano, la camera d'aria sottopressione si dilata e non riesco nemmeno a togliere il bullone).
    Si ferma inchiodando un furgone dei vigili del fuoco, vedendo la vespa a terra nell' erba ha pensato ad un incidente! Gli spiego la situazione e il giovane pompiere mi dà un passaggio 500m più avanti dove fortunatamente c'è un meccanico!
    Mi faccio dare 5 dadi da 13 con annesse rondelle, me li regala e torno di corsa alla Vespa!
    Sorpresa! Sui cerchi tubeless in questione non montano i dadi normali, quindi non risolvo nulla, devo montare la ruota di scorta che avevo danneggiato poco fa.
    Si fermano altri pompieri ed un signore molto gentile che mi dà uno strappo di nuovo dal meccanico, sistemiamo così la ruota di scorta
    E la gonfiamo alla pressione ideale. Di nuovo mi omaggiano il servizio!
    Il signore mi riaccompagna alla Vespa, lo ringrazio per l' aiuto e gli auguro buona vita!
    Nel frattempo Elisa, che era rimasta alla Vespa, ha fatto un breve colloquio con la gendarmerie, fermatasi anch'essa.
    Monto la ruota di scorta, la tubeless la lego al portapacchi dove vi rimarrà per tutto il viaggio.
    Ho perso un' ora e mezza ed ho preso un bello spavento, riparto percorrendo ancora più di 130km stimati prima di trovare un bel campeggio sulla Loira e fermarmi per riprendermi.

    Ho bisogno del Wifi, contatto famiglia ed amici per un supporto tecnico.
    Ordiniamo pizza e Birra e ci ragiono su.

    Inizialmente penso di farmi spedire i bulloni specifici di ricambio in un determinato punto dove arriverò nei prossimi giorni, poi mi accorgo che il cerchio si è danneggiato, si sono asolati tutti i fori, quindi reputo poco sicuro rimontarlo. Male.

    Potrei farmi spedire un cerchio nuovo, ma poi avrei bisogno di un gommista per montare la gomma sul cerchio, ed i tempi di comunicazione col sito sono lenti per le mie esigenze; un amico mi propone di spedirmi la sua ruota, ma poi ne avrei 4 e sono già al limite col peso, inoltre dovrei perdere altri giorni ed il lavoro non me lo consente.
    Decido di proseguire così, con tutte le paure del caso, in primis perché ora non ho più una scorta in caso di foratura, e poi perché la ruota che monto ora è una banale Sava Uran di primo equipaggiamento, con basso indice di carico e camera d'aria.
    Ragiono, se la montassi davanti, la ruota Sava non patirebbe il peso eccessivo, ma in caso di foratura cadrei rovinosamente dato che non è tubeless. La lascio dietro, col pericolo che ceda sotto il peso, ma la speranza di poter controllare il mezzo più facilmente in caso di foratura.

    Prendiamo un giorno sabbatico per riprendermi meglio dallo spavento, ne approfitto per lavare i panni.
    A fine giornata siamo già stufi di stare fermi qui, ma domani ci sarà una lunga e stupenda tappa ad aspettarci!


    MOTIVAZIONE
    sono proprio le parole di un A mico a farmi stringere i denti oggi! Mi danno una forza estrema e cavalco fiero la Vespa!
    A fine giornata avrò percorso 550km, credo!
    -Le mans, che favola percorrere lo stesso asfalto dove i più grandi piloti si sono sfidati in imprese leggendarie a 400km/h sul rettilineo di Mulsanne! Io lo percorro leggermente più piano hihihi...
    -Moint Saint Michelle, un luogo stupendo e... BELLO! Purtroppo il troppo affollamento di turisti, ovviamente, turba l' atmosfera di quello che sarebbe un posto da lunghe e riflessive fumate di pipa!
    -Normandia e le zone dello sbarco alleato. L' atmosfera è selvaggia e surreale, vige un doveroso e rispettoso silenzio. Una strage, una colossale macchia di sangue nella storia dell' umanità, e si tratta solo di qualche decennio fà. Sembra così lontana nel tempo tanto è assurdo, ma ho amici che mi narrano l'orrore vissuto personalmente, quindi è tutto vero e vicino ai nostri giorni. Qui ci sono i segni indelebili lasciati sulla terra, nelle memorie, nella cultura e nell' atmosfera!


    La stanchezza incombe, perdo l'orientamento quando entro in città a Caen, per sbaglio, recupero la strada solo grazie ad una semplice bussola.
    Dopo qualche tentativo vano troviamo il nostro campeggio. Cuciniamo e saziamo l'appetito che ci ha accompagnato tutto il dì! La ruota ha superato la prova più dura, caldo e km a manetta! Le prossime tappe saranno tutte in discesa, mi dico..

    .




    Matteo mpfreerider

  3. #3
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    It' rain
    Oggi si Salpa!
    Ripartiamo costeggiando l' Atlantico, dopo una calda colazione nel bellissimo contorno di Honfleur, attraversiamo il "Ponte di Normandia" e proseguiamo verso Nord.
    Per accorciare i tempi provo ad imbarcarmi a Boulogne sur mer, come indica la cartina, ma un porto deserto e un addetto alla vigilanza mi fanno capire che sono anni (3) che da qui non partono traghetti per Dover.
    Il vento si fà intensissimo e devo viaggiare dietro al cupolino, imbocco l ' autostrada per velocizzare gli ultimi 50km, ma è un' agonia! Siamo troppo lenti e il traffico veloce, unito al vento forte, trasformano quei 50km in un' ora di pericoli e massima concentrazione!
    Finalmente siamo al porto!
    Prendiamo i biglietti.
    Onestamente? Sono stufo di questa Francia! Troppe preoccupazioni datemi da questa maledetta ruota, non vedo l'ora di lasciare questa Nazione, addentrarmi nel vero del viaggio e lasciarmi alle spalle questo spavento!

    "Siete Italiani?" Esclama un ragazzo sulla 40 ina scarsa in fila a fianco a me per l'imbarco.
    "Dall' Italia fino a qui su questo mezzo?! Italiani? PAZZI! Lo dico sempre io! Avevo dei vicini di casa italiani, Pazzi!
    Joseph è un Francese di origine algerina, vive a Londra ed è l' autista personale di una famiglia benestante. Motociclista anche lui, ci invita a salire sulla sua auto per ripararci dalla pioggia in attesa del traghetto! Chiacchieriamo piacevolmente, continuando per tutta la traghettata al bar della nave! Jos ha 48 anni! Ma ne dimostra 10 di meno, è simpatico, intelligente ed ha parecchia esperienza, insomma, è un tipo in gamba! Mi lascia il suo indirizzo e numero, invitandomi a passare per Londra.

    Approdiamo in terra britannica, un grande saluto al nostro nuovo amico e spedivelliamo per le strade Inglesi!

    Sono le 8 e mezza di sera, un diluvio ci accoglie impetuosamente, accompagnato da un' oscurità precoce per via dei nuvoloni neri che coprono il cielo!
    Controllare la cartina in queste condizioni è impossibile, la pioggia la distrugge e al buio non vedo nulla! Decido di prendere la statale principale che costeggia il mare e di incominciarmi semplicemente verso Ovest, con la fretta di fermarmi nel primo Hotel!
    Mi perdo nella prima città, le indicazioni sono scarse e pessime, poi riesco a riprendere a tentoni la via verso ovest!
    UN HOTEL! pieno...
    UN secondo hotel! Tutto pieno.
    Così anche il terzo, assurdo. Inizio a preoccuparmi!
    Trovo un B&B, le luci sono accese, ma nessuno risponde al campanello.
    Diluvia, sempre più! Faccio il giro dell' edificio e busso alla finestra di una cucina familiare, un anziano mi apre e mi informa che la struttura è piena ma più avanti c'è n'è un ' altra più grande che potrebbe avere camere libere.
    Eccola! Elisa scende e parla con una ragazza di colore, non capisce, sembra dire che l'albergo è al completo, ma ci invita ad entrare!? Entriamo!
    Lala, così si chiama questa donna sulla 40ina dal visa dolce e ingenuo come una ragazzina, ci spiega che non ha posto, ma di fronte a due ragazzi giovani ed un temporale così tremendo non ci lascia minimamente andare via!
    Prende svariati piumoni e inizia a costruire un letto sul pavimento, "è perfetto, Lala, proprio come quando ero bambino e si facevano i pigiama party!
    Ci sistema una piccola lampada per la notte, numerosi cuscini e ci promette di farci fare una doccia domattina presto, quando i clienti avranno liberato le stanze! A patto di andare via primi che arrivi il suo Boss, e ci veda! Già, perché Lala sta facendo qualcosa fuori dagli schemi dell' hotel!

    In questa notte fredda e piovosa, in una sperduta provincia inglese sull' Oceano, dentro ad un timido Bed and breakfast dove le gialle luci fievoli ancora sfarfallano a tarda ora, abbiamo trovato un caldo cuore ad abbracciarci!

    Lala legge il nostro freddo negli occhi e nei tremolii, ci fa accomodare in cucina e ci dà via libera per preparci un thè caldo mentre sbriga alcune faccende!
    Ci chiede se abbiamo già mangiato, negativo, ordina quindi ad un ristorante cinese cibo per lei e "due Italiani che non sanno cosa ordinare al cinese in lingua inglese"!!
    Arriva il cibo dopo poco e ceniamo a tarda ora in un piccolino tavolino!
    Ci stringiamo noi e si stringe la nostra confidenza, Lala ci racconta delle sue vicissitudini trascorse per emigrare fino all' Inghilterra dallo Sri Lanka, tra pericoli, fughe, mafia e attraversamenti di confine notturni in montagna! Si confida della sua storia d'amore a distanza, per la quale nutre dei dubbi, le raccomandiamo di essere cauta e prudente prima di legarsi indissolubilmente ad un uomo!
    Nonostante le difficoltà subite, ha uno stupendo e spontaneo sorriso in volto!

    Ci spiega come mai abbiamo trovato tutto occupato, c'è una manifestazione storica, scuole e famiglie accorrono da lontano per parteciparvi e gli hotel sono al completo.
    Squilla il telefono, sono i clienti che alle ore 23 Lala sta ancora aspettando, non riescono ad arrivare e rinunciano alla stanza!
    Abbiamo quindi un comodo letto per la notte!
    Evviva!! Una Buonanotte alla nostra salvatrice, una doccia calda e un meritato riposo!



    Matteo mpfreerider

  4. #4
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    L' indomani splende il sole! Lala ci prepara una lauta colazione inglese! Quanto amo questo tipo di colazioni!
    È ora di andare, un saluto, tanti auguri di buona fortuna! E ci rimettiamo in strada!
    In contromano ovviamente, ops! Ogni mattina dovrò ricordarmi di impostare il cervello in moralità britannica e guidare a sinistra hehehe!

    Districarsi tra le strade Inglesi non è così facile come in Francia. La rete stradale è contorta ed intrecciata, la carreggiata stretta e le scarse indicazioni contribuiscono ad accrescere i tempi di percorrenza.
    Arriviamo nel primo pomeriggio alla casa/museo di Jane Austen; dopo una piacevole visita ci infiliamo in un pub, dove i signori del posto non esitano a prendere confidenza con noi... "dammi carta e penna! " mi dice Mark, fà il macellaio e ci invita l'indomani, domenica, a grigliare a casa sua, non prima di raccomandarmi a nome suo un campeggio per la notte!

    Purtroppo non ci andrò, per rispettare la mia impegnativa tabella di marcia.. E me ne sono pentito! Inserisco qui un consiglio per voi viaggiatori: non rinunciate mai a nessuna esperienza di contatto umano con le persone che conoscerete sulla vostra strada! Poiché sono proprio loro la vera essenza del viaggio! Al diavolo il tempo, le "COSE" da vedere... un ricordo di un emozionante momento condiviso con un altra persona non ha eguali!

    Ripartiamo "veloci" e dopo un po' siamo a Stonehenge, immersi nei verdi prati immensi...
    Perché? Come hanno fatto? Sarà successo davvero così come sappiamo?
    Sono queste le domande che per primo ci si pone di fronte a questo maestoso complesso megalitico, eretto 5.000 anni fa con massi di 20/25 tonnellate originari di territori a 200 km di distanza, disposti con facilità apperente, come fossero mattoncini giocattolo!
    Non è più possibile entrarci dentro, quindi risulta più difficile "sentirne" la spiritualità, ma la suggestione è comunque tanta! Si rimane increduli, letteralmente a bocca aperta!

    Riprendiamo la strada, cercando un campeggio per la notte, non sarà cosa facile poiché la pratica del campeggio non è così diffusa qui. Nonostante la cartina ne indichi uno su una strada secondaria, non riesco a trovarlo.
    Preoccupati per l'ora già tarda, decidiamo di chiedere informazioni a dei passanti in un paesino.
    Sono due coppie di adulti, i mariti non esitano a cercare un campeggio tramite jl loro cellulare, ma non c'è rete e ci invitano a casa loro per cercare sul computer!
    Entriamo nella loro bella villetta e, dopo una piacevole chiacchierata sulla nostra avventura, abbiamo l' indirizzo del nostro campeggio!
    Pochi km e siamo arrivati, col sole che già tramonta e l'aria fredda che scorre sul prato! Una pace intorno! Mi sento davvero lontano ora! Uao.........
    Cuciniamo qualcosa e successivamente ci godiamo un' ottima birra nel pub facente parte della struttura!
    L'amara sorpresa giunge al momento di dormire, un sacco a pelo ha preso acqua nel diluvio di ieri ed è inutilizzabile per stanotte. Dormiremo con le giacche ed un solo sacco a pelo come coperta!





    Matteo mpfreerider

  5. #5
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Tac, tatac, tac, tacacac...
    Sta piovendo! Ci svegliamo di fretta dal rumore più temuto, ed il più velocemente possibile ritiriamo la nostra casetta di tela, ci agghindiamo per ripararci dall' acqua e ripartiamo in sella!
    Piove tanto, il cielo è grigio e cupo.
    Di piacevole in questi primi km c'è ben poco: guidare sotto l'acqua richiede la massima concentrazione, il paesaggio è triste e cerchiamo solo di stringere i denti.
    Arriviamo ad Oxford, butto un occhio veloce al college, ma la mia priorità è infilarmi in un caldo bar, mangiare e bere qualcosa per riscaldarmi ed asciugarmi i vestiti con l' asciugamani elettrico della toilette! Rimaniamo per un paio d'ore nel locale, studio bene il percorso sul telefono grazie al wifi, in modo da non aver problemi con la cartina sotto il diluvio.
    La pioggia non molla, e quindi ripartiamo!

    Dopo un centinaio di km và un po' meglio, spero di arrivare a Ironbridge per le 17 e infilarmi in una calda stanza d'hotel, ripartendo l'indomani per l'ormai vicina Liverpool, dove mi attenderà un traghetto per l' Irlanda.

    Rotonda, ci entro, sento il posteriore che si scompone, mi stupisco. EHI, EHI la vespa barcolla! No, mi fermo, guardo ancora lei, la ruota dietro, no, no, HO BUCATO, NO!! Cerco di proseguire e passare la prossima rotonda a 100metri, qui la strada è strettissima e non posso accostare, ma sono a terra, dobbiamo scendere e spingere a fatica! La vespa carica barcolla a fatica, i camion ci fanno la rasetta, passo la rotonda e grazie a dio c'è una piazzola!
    E adesso?
    C'è un camion di surgelati, parcheggiato, chiedo aiuto.
    Mi dice che non sa come aiutarmi, oggi è domenica e i gommisti sono chiusi, mi suggerisce di proseguire a piedi fino al primo paese!
    Prendiamo i caschi incamminandoci e gesticolando in segno di autostop, si ferma immediatamente una vettura: espostogli il problema mi dice che in quella direzione il primo paese è a 15 miglia (!!) mi consiglia di andare nella direzione opposta, dove posso trovare un negozio di bici che vende le bombolette gonfia e ripara, a circa 10 miglia.

    Infattibile, non ho le forze per fare tutta quella strada per delle bombolette che probabilmente non funzioneranno.
    Passa un carro attrezzi!!! È già carico, ma gli chiedo un numero di emergenza o di un suo collega! A fatica trova un numero, provo a chiamare, ma è a voci registrate: "premi 1 per... premi 2 per..." Non ricavo nulla.
    Sono disperato, è Domenica, piove, sono in panne a 10 miglia dal primo paese.
    So che ho una carta di salvezza estrema, farmi venire a recuperare da casa, ma è folle, dovrei accamparmi lì in attesa per troppo tempo.
    Elisa ha un'idea tanto geniale quanto disperata: chiamare Joseph, il ragazzo conosciuto in traghetto!
    -Ciao Jos, sono Matteo!
    -Ehi come stai?
    -Male, sono in mezzo ad una strada in panne
    -Dove ti trovi?
    -100km a Nord di Oxford!
    -Caspita, sei lontano almeno 200km da me! Dammi 5 minuti e ti chiamo io!

    Sono terrorizzato, sono davvero messo male...
    Vedo due Vespe passare!!!! EHI!!! Mi sbraccio all' impazzata in mezzo alla strada!!!
    Accostano e vengono verso di noi!
    Gli spiego il problemo e chiedo se possono aiutarmi in qualche modo, magari a trovare un furgone in affitto per portare la Vespa in città e ripararla domani.
    No, non c'è nulla di simile mi dice Dave, piove ed è Domenica, ha lui la soluzione.
    Si china e con la chiave da 13 smonta la sua ruota di scorta!
    -"Non ho capito Dave, te la pago? Ti do la mia ruota bucata in cambio?"
    -" No! Ti dò la mia, come un regalo!"

    Mi commuovo all' inverosimile, ho gli occhi gonfi di gioia e ammirazione! Abbraccio il nostro salvatore!
    È uno dei momenti più belli della mia vita! Sarà uno dei momenti che mi cambierà dentro!
    GRAZIE AMICO!

    Mi chiede se ho bisogno di aiuto per montarla, no, mi riprendo dall' emozione e faccio da solo!
    Ciao ragazzi... spedivellano e si allontanano!

    Mi richiama Jos!
    -" Matteo dimmi esattamente il luogo in cui ti trovi, sono al benzinaio e sto facendo benzina per venire a prendervi!"
    -" Jos! SEI UN AMICO! per fortuna non ho più bisogno, mi hanno appena regalato una ruota hehehe!"
    - "Cosa?? È fantastico! A presto ragazzi!


    Sistemo la Vespa, siamo salvi, sì ma per Miracolo!
    Silenzio, Elisa mi guarda: "torniamo indietro? "
    Caspita! Indietro? Sono mesi che parlo di Irlanda, il mio obiettivo, gli amici che tifano per me... Indietro?
    Eppure so che ha ragione, purtroppo sono giorni che ho questo presagio di scarsa affidabilità, e non riesco a togliermelo! In più ogni giorno qualche sciochezza, anche piccola, và storta, qualcosa si rompe o viene perso. Come se fossero piccoli segnali... In ultimo in Irlanda danno pioggia consecutiva per TUTTI i giorni seguenti; va bene l'impresa vespistica, ma queste sono anche le mie vacanze e vorrei divertirmi, oggi con questo diluvio non mi sono affatto divertito, anzi.

    Lo chiamo, voglio parlare solo con lui, so già cosa mi direbbero tutti gli altri, non so cosa mi direbbe lui, ed ho bisogno del suo consiglio.
    Così, come molti scalatori, dopo ANNI di preparazione, a pochi mt dalla vetta, rinunciano alla conquista, per salvare saggiamente la propria incolumità a causa delle condizione avverse, anche io posso tranquillamente fare dietro front. Non devo niente a nessuno, se non una bella esperienza a me ed alla mia ragazza.

    Giro di 180° e riparto sulla stessa strada, in direzione opposta.

    Al primo benzinaio controllo la pressione della gomma di Dave per adeguarla al mio carico, dopo mezz' oretta raggiungo un bell' hotel in un paesino che avevamo attraversato prima. C'è posto!!
    Fuori pioviggina e c'è vento, in stanza fa caldo; come sto bene! Una provvidenziale stufetta mi consente di asciugare tutti i panni e l' equipaggiamento fradicio.
    Su internet trovo qualche indirizzo di gommista per riparare la mia ruota domani! Mi faccio una lunghissima doccia bollente!!! Elisa si riposa in un pisolino! Sono sollevato!
    Per sera esce il sole, e possiamo mangiare e bere divinamente in un bel pub lì vicino!
    Buonanotte:)


    Una buona colazione, e ripartiamo direzione Londra! Dopo poco raggiungiamo nuovamente Oxford, e possiamo visitarla con più calma e godimento!
    Nel pomeriggio, raggiungo la periferia di Londra e mi fermo all' Hotel travelodge consigliatomi da Joseph. Sono alla reception per prenotare, ma mi dicono che si può prenotare solo per telefono, così mi danno il telefono di ufficio ed effettuo una prenotazione telefonica! Mah!
    Scarichiamo i bagagli e andiamo ad abbuffarci all' Ace Café, meta obbligata di motociclisti e non solo! Qui si effettuano raduni e ritrovi continui di Auto e Moto, oggi tocca alle Porsche!

    Verso sera mi dirigo a Vespare per Londra :Dla prima volta per me, non per Elisa che ha già visto due volte la capitale britannica.
    Attraverso tutta la città, da Buckingham Palace al Tower Bridge, passando per Piccadilly e Trafalgar square! Ma sarò sincero, sarà provabilmente per la toccata e fuga, per l'averla vista in poche ore su una Vespa, ma questa città non mi ha lasciato nulla se non una sensazione di nullità. Sì, in mezzo a tutta quella confusione e quella moltitudine di persone che vagano in tutte le direzioni, affollando marciapiedi e piazze senza guardarsi in faccia, chiunque è nessuno. Tra tutte le città che ho avuto la fortuna di visitare (Parigi, Roma, Firenze, Praga, Vienna...) è quella più priva di atmosfera.
    Rientriamo nel nostro triste, minimalista hotel di periferia.


    Oggi si riparte, prima di abbandonare la città facciamo un salto a Greenwich ed il suo stupendo e immenso parco verde!
    Scruto la città da quassù, come me fà una donna che sta disegnando il panorama Londinese: una moltitudine di moderni grattacieli. Storgo il naso, penso che dalla "mia" Basilica di Superga scorgo la stupenda Mole Antonelliana, e da un paio d' anni due orrendi parallelepipedi di acciaio e cemento. Ciao Londra.

    Sulla carta il mare di Dover è vicino, VOGLIO prendere il traghetto! Voglio tornare sull' Europa continentale e sentirmi più vicino ai miei cari! Ancora qualche km!
    Una vibrazione alla ruota posteriore mi assilla nuovamente, che incubo! Sembra tutto a posto, eppure vibra! Dai, voglio andare in Francia!!!

    Finalmente al traghetto! Chiudiamo il capitolo Inghilterra vedendo la sua costa ventosa allontanarsi rimpicciolendosi... Mi sento sconfitto, ma a testa alta, con dignità!
    Ora vediamo di tornare a casa senza guai!

    Ripartiamo da Calais, come pochi giorni fà!
    Mi dirigo verso Nancy, ma oggi sicuramente non ci arriverò, è tardi, voglio però avvicinarmi il più possibile a territori conosciuti e ci dò dentro con gli ultimi km della sera!
    Questa zona al Nord è molto selvaggia e deserta! Vorrei avvicinarmi a territori conosciuti e più popolati, per sentirmi sicuro ma sono ancora in mezzo a campi, colline, lunghe strade deserte prive di case.
    La ruota dietro trema sempre più, tant'è che credo di avere un cuscinetto alla frutta. Sono nuovamente preoccupato, mancano tanti giorni e km al rientro, se davvero il cuscinetto è danneggiato non arriverò a casa. Dovranno venire a recuperarmi, sarebbe un fallimento totale.
    Uff...
    È sera e trovo solo un campeggio chiuso per rifacimento! Giungiamo così a Bèthune e pernottiamo in un Hotel carino.
    Facciamo la spesa al market lì vicino e ci gustiamo una bella cena cucinata in camera hahaha!

    Oggi DOBBIAMO ARRIVARE A NANCY!
    Sono oltre 400km di strada, ma devo arrivarci prima di sera!
    La ruota oggi non dà problemi, così nel pomeriggio, nonostante alcune "Route Barrèe", sono in un piccolo Hotel vicino al centro di Nancy! L'hotel è vecchiotto, dei primi del Novecento, ma proprio da questa anzianità ne scaturisce il fascino!
    Butto l'occhio sulla porta della Reception, è del 1930 ed è fatta dalla fabbrica che è a 30 metri da casa mia, in un paesino di 3.000 persone tra le Alpi e Torino! Io e il simpatico albergatore rimaniamo sorpresi da quanto sia piccolo il mondo!

    Quattro passi e siamo in centro!
    Che bella citta! Non ci resta che scegliere in quale restaurant riempirci la pancia!!
    La scelta cade su una Creperiè, si rivela una scelta azzeccata!
    Una passeggiatina sotto il cielo blu e le luci arancioni del centro storico, accompagnati da una rilassante musica suonata da artisti di strada, con la Luna alta e splendete! Sto bene!

    L'indomani il primo impegno è lavare i panni in una lavanderia a gettoni, nel pomeriggio ci aspettano un giretto della città ed una partita improvvisata a minigolf :D!
    È di nuovo ora di cena, e questa sera capitiamo in un posto che avevo già puntato al pomeriggio!! Doppia fonduta, salumi, patata ripiena, insalata con prosciutto affumicato!! Vino! Uao!
    Mi sento proprio in vacanza ora!


    Il giorno successivo ci alziamo ritiro la Vespa dal garage che ha dormito a fianco di una Vespa V :) salutiamo, con tanto di foto ricordo, gli albergatori! Marito, moglie
    e le due bimbette che, incredule alla vista della vespa chiedono: " papà, ma loro dove si siedono?"
    Spedivello e viaa!

    Dopo soli 140 km siamo a Strasburgo, in un bellissimo campeggio, ben servito e pulito.
    Montiamo la nostra casa e col pullman raggiungiamo il centro città!
    Non sono nuovo di questa città, ma 6 anni fà ci passai in gita liceale ed allora è nel cuore dei miei ricordi!
    Ho diverse immagini in testa, chiari ricordi, che purtroppo non trovano riscontro nella realtà dei miei occhi.
    Non riconosco posti e luoghi, sembra tutto nuovo ed i miei ricordi sembrano appartenere ad un' altra città. Poco male, rimango così nuovamente affascinato da questa città!
    Di corsa vado a vedere l'orologio astronomico della Cattedrale, un prodigio di meccanica! Uao!
    Cenetta, passeggiata e nanna!
    Il giorno dopo giriamo nuovamente la città, ma ad essere onesti dobbiamo "far passare la giornata", la città è piccola e l'abbiamo girata tutta.
    Torniamo in campeggio e faccio il giro del camping sognando i vari volkswagen california!
    Mi infilo in tenda e inizio a ronfare rilassato!

    Oggi mi aspettano solo 80km, destinazione Colmar, attraversando la via dei vini! Niente di più facile e rilassante!
    Dopo pochi km mi imbatto in alcune auto storiche parcheggiate, deve essere un raduno. Mi avvicino per chiedere informazioni e:
    -"benvenuto e complimenti per l' equipaggiamento! Le moto a sinistra, avanti!"
    Bene, ora faccio parte del raduno storico hahaha. Ci sono un sacco di auto e moto, c'è davvero da rifarsi gli occhi!

    Si riparte, tappa a Obernai!
    Parcheggio nella grande piazza centrale vicino ad una Vespa e cerco un bar per la colazione! Vedo che un signore mi fotografa la vespa con lo smartphone, è un 81 enne di origine veneta, che me la conta allegramente col sorriso stampato in faccia, sta aspettando suo cugino, sono entrambi vedovi, e la domenica si incontrano per passare il tempo assieme:) ci consiglia una buona pasticceria/caffetteria!
    Buona vita!

    Spedivello e via! È pieno di vigneti e decido così di fermarmi a degustare un rosso nelle loro cantine!
    Ancora qualche km in questa splendida zona e sono a Colmar in campeggio, sul fiume.
    Anche per Colmar vale lo stesso discorso di Strasburgo, già vista al Liceo e ricordi fasulli :D
    Bella e caratteristica, si visita il centro in poche ore, così per sera siamo in campeggio.
    Una cena sul prato, una doccia tra mille ragni e siamo a nanna.






    Matteo mpfreerider

  6. #6
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Oggi direzione Annecy!
    Circa 400km, dovremmo farcela!
    Insisto sul gas, ma sento la vespa spompa, sul pomeriggio decido di cambiare la candela, che è ancora quella originale! La cambio ma non risolvo nulla.
    Verso sera arrivo in città, sfilo le enormi code di auto nei pressi del centro, sul lago e inizio a cercare un campeggio! È tardi, il posto è turistico, e sono tutti pieni!
    Ne proviamo una decina, prima di finire in quello che è sostanzialmente un prato circondato da siepi!
    Alla baracca della reception troviamo un cartello che indica di suonare alla casa a a fianco! Svolto l' angolo e, in mancanza di campanello strombazzo col clacson; si presenta così un signore con un lungo riporto omnidirezionale, dallo sguardo bonariamente pazzo!
    Andiamo nel prato e invita noi e due nuovi clienti a seguirlo. Cammina parlando in francese avanti indietro nel campeggio, gesticolando come un direttore d'orchestra per dirigere i clienti nei posti a lui congeniali. Avanza sbacchettando le bacchette da direttore che non ha, aggrottando la fronte e farlocchiando in maniera incomprensibile:) noi dietro increduli e attoniti, avanziamo e indietreggiamo dietro al nostro pifferaio, pardon, campeggiaio magico!

    Rimontiamo casa e vespiamo leggeri verso il centro città! Un' ottima cenetta lungo il canale ci allieta ed andiamo a nanna spensierati!

    Oggi decidiamo di Vespare un giro attorno al lago, la vespa è molto spompa e sembra ingolfata ai bassi giri, tanto da faticare a partire da ferma.
    Facciamo colazione in un bar pieno di api! Non l'ingegnoso mezzo di mamma Piaggio, ma proprio gli insetti che riempiono il locale, assalendo i prodotti di pasticceria, tra l' indifferenza delle commesse! Ripartiamo ammirando il panorama! É bellissimo! E dopo una mezz'oretta siamo nel centro città dove trascorriamo un caldo pomeriggio a sonnecchiare nel parco in riva al lago!
    Per la sera non abbiamo voglia di cenare fuori, così comperiamo del cibo e, percorrendo il girolago al contrario, torniamo al campeggio.
    Abbondiamo e terminiamo le scorte, lo stomaco è pieno.
    Facciamo una doccia al buio e torniamo a rilassarci in tenda.

    Accendo il fornello e mi preparo un tè, inizio ad assaporarlo piano piano... Mentre il sole tramonta di fronte a me per lasciare spazio alla notte, l'ultima notte di questo viaggio...
    Metto in sottofondo questo brano di Morricone ( https://youtu.be/gPLpl_an4CY ) , e mi perdo nei pensieri.
    L'ultima, ahimè, notte di un viaggio fantastico... Me ne rendo conto ora, faccio il punto della situazione e riaffiorano i ricordi tutti insieme, con essi le grandi emozioni!
    I messaggi degli amici, il loro supporto, le lacrime di mio padre alla partenza, le nostre paure, i chilometri, le strade, le persone, Lala, Mark, Jos, Dave, i loro Nomi!
    La loro gentilezza! La solidarietà! Gli aiuti!
    I Luoghi! Sono travolto dalle emozioni e le lacrime silenziose mi scendono dagli occhi!
    Guardo il cielo e respiro!
    È un viaggio di amicizia, d'amore, di gioia, di insegnamento, di crescita!
    Vedo Elisa a fianco a me e mi corico in silenzio tra le sue braccia! Le note di Moricone accelerano, insieme alle mie emozioni, quando mi stringe mi abbandono a un pianto che vale tutte gli sforzi!
    Sono "vivo" più che mai!

    La mia compagna di viaggio, la mia compagna di vita!!
    "Le emozioni sono vere solo se condivise"
    Come sono fortunato!
    Mi addormento col sorriso e la felicità in corpo!


    Giorno ultimo, nonché il più arduo per Vandina!
    Partiamo in direzione Italia, attraverso la strada più alta d' Europa, il colle dell' Iseran con i suoi 2770m di altitudine!

    Abbandonato il lago, il paesaggio si fa ormai familiare, le mie amate Alpi sono di nuovo qua ad abbracciarmi; sono nato in mezzo a loro e solo in mezzo a loro mi sento "protetto"!
    La giornata è tutta in salita, e la PX ormai stanca me lo fa notare continuamente, in mattina arrivo ai ben 2.000m della Val d' Isere, con il fiato già corto, ma da qui inizia il gioco duro, ancora 800m di dislivello ripidissimi che si snodano su irti tornanti a strapiombo!
    Passano i km, in seconda marcia, 9, 8..4.
    La seconda non ce la fa più e devo proseguire in prima. Nell' unico tratto in piano accosto per far raffreddare il motore, riparto. La vespa inizia ad avanzare a strattoni in prima marcia, dovrei fermarmi a smagrire il getto del carburatore, ma se mi fermassi non riuscirei più a ripartire in salita! Stringo i denti, il pensiero và alla corda che ho nel cassettino, comperata apposta per un' emergenza traino!
    Vedo l' arrivo in cima! La vespa non ce la fa più! Strattona e affoga, 500m, dai!
    Tra gli applausi di chi mi aveva superato prima scollino trionfalmente! Brava Vanda!
    Facciamo un consistente e costoso ahimè pranzo al rifugio, dove accanto al nostro tavolo incontriamo un ciclista, il gommista del paese vicino al mio!

    Foto di rito e si riparte in discesa!
    L' attenzione è rivolta alle curve e al non surriscaldare i freni! Scendo veloce ed instauro una competizione velata con un ciclista di bici da corsa che mi segue!
    L'asfalto a volte è imperfetto, e la velocità, specie in relazione al carico estremo, è alta, ma gli ammortizzatori Carbone sono impeccabili!
    Eccomi a Lanslebourg in un lampo!
    Ora mi tocca scalare il Moncenisio, la mia strada preferita, meta annuale in auto quando io e mio fratello ci rechiamo puntualmente a un trackday (ovvero una giornata in pista) in terra francese, dove mettiamo questa strada a ferro e fuoco due volte nello stesso giorno!
    Salgo con calma e tranquillità, una passeggiata rispetto all' Iseran!
    In cima svuoto la tanica per rifornire ed avere autonomia fino a casa!
    Il lago è di un azzurro pulito ed intenso, il sole alto e le mie amiche curve mi aspettano!
    Sconfino in Italia e inizio a scendere, prendo il ritmo delle curve, Vanda sembra alleggerirsi ed essere un motard, entro in perfetta sintonia col mezzo per pennellare con armonia le traiettorie, nel pieno dei margini di sicurezza!
    La guida è così fluida che le due moto che sopraggiungono ci mettono un po' per passarmi, sfilo una vespa 50 e sono in estasi da questo percorso!
    Completamente appagato sono a Susa, ormai è fatta, in poco tempo percorro le solite strade note e siamo a casa, acclamati dalla folla trepidante che aspettava con ansia il nostro arrivo!!


    No, non è vero, in realtà siamo soli e pure chiusi fuori casa hahaha, ma non era il massimo come finale! :)





    Un GRAZIE di cuore a tutti coloro che hanno permesso le realizzazione di questo viaggio.
    La mia famiglia,amici, vespisti del forum e del VespaClub, Carlo e il suo portapacchi pazzesco, il mio carrozziere, al mio fratello maggiore e il suo fondamentale tappo del bauletto/tavolo, i miei clienti e tutti coloro che ho incontrato lungo la strada!
    [emoji1]
    Matteo mpfreerider

  7. #7
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Ho avuto tempo di leggere solo qualche frase alla veloce , appena riesco leggo tutto ...
    Bravo per come scrivi e per come riesci a trasmettere le emozioni del viaggio ...

    COMPLIMENTI !!

    Guabix ( con un po d' invidia.... )

  8. #8
    VRista DOC L'avatar di mpfreerider
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Citazione Originariamente Scritto da guabixx Visualizza Messaggio
    Ho avuto tempo di leggere solo qualche frase alla veloce , appena riesco leggo tutto ...
    Bravo per come scrivi e per come riesci a trasmettere le emozioni del viaggio ...

    COMPLIMENTI !!

    Guabix ( con un po d' invidia.... )
    Detto da te è un onore[emoji5] , effettivamente è lunghetto, devo preparare i popcorn per tutti [emoji16]

    Matteo mpfreerider

  9. #9
    VRista Silver L'avatar di FedeBO
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    letto d'un fiato in pausa pranzo, che dire, complimenti a te, Elisa e vanda e grazie mille per la condivisione!!

  10. #10
    VRista Senior L'avatar di llucky
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Letto tutto di un fiato!
    Sei veramente un grande e ti ringrazio di cuore per aver condiviso la tua esperienza. Ancora più emozione visto che la tua vespa è identica alla mia!
    Un pò troppo carica secondo il mio punto di vista... e davanti forse poco peso ma comunque ingombrante e nelle foto è davanti al faro...
    Mi spiace un sacco pensare che alla fine hai avuto rogne e crucci solo per forature e problemi ai dadi della ruota... nessuna noia meccanica o guasto, quindi tutto a posto... magari con ruote normali non ti saresti mai fermato o avresto potuto solo cambiare la camera d'aria e ripartire. Peccato...
    Un pò di affaticamento del motore ci sta...
    Però credo che l'avventura vissuta, in qualunque modo sia andata, sia incredibile e irripetibile!
    Complimenti e spero di allargare sempre più i miei orizzonti e di andare anche io all'estero, così come spero che tu non ti fermerai a questo viaggio!

  11. #11
    VRista L'avatar di vespanunzio
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Ma... Fumi la pipa! Quante ne hai portate in viaggio? E scorta di tabacco?


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  12. #12
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Bravi, bravi, bravi!!!

    Ti faccio una confessione, ho cominciato a leggere il Vostro viaggio prima di pranzo ed e' stato talmente entusiasmante che arrivato ora alla fine del racconto debbo ancora pranzare!

    E' stato bello leggerti e complimenti anche per il reportage fotografico!

    Anche se non siete arrivati alla meta stabilita, dalle tue parole, e' stata comunque una bella esperienza.

    Salutoni Luigi

  13. #13
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Innanzi tutto vi ringrazio di cuore, non vedevo l' ora di condividere tutto con voi :)

    -La vespa effettivamente era taaanto carica, poverina (il prossimo viaggio ho detto ad Elisa che dovrà avere sua vespa [emoji16] ); non ho esagerato col carico all' anteriore perché avevo paura di piegare lo scudo, non avrei retto alla vista dei bolli!
    -il faro era coperto, fino a quando, di sera sotto la pioggia, la necessità mi ha imposto di scoprirlo, ma è stato semplicissimo riposizionare il carico, non ho dovuto nemmeno disfarlo. Da quel momento in poi ho caricato tutto lasciando sempre il faro libero.
    -Fumo la pipa Sì, con me ne avevo 2 o 3 credo, insieme a due tabacchi (park lane 7 e Clan) ed uno l'ho comprato in Francia per curiosità
    - Con i cerchi normali non avrei mai perso i dadi, ma non li avrei perso nemmeno se avessi montato le rondelle nord lock dei Tubeless nel modo giusto. Purtroppo è colpa mia, nella preparazione del mezzo mi sono perso nella cosa più stupida.
    -spero sia il primo di tanti viaggi:)

    Matteo mpfreerider

  14. #14
    VRista Silver L'avatar di joedreed
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Bella avventura....!!
    Da solo farei tutte le strade del mondo, ma in due non potrei mai........non porto quasi mai la zavorrina.
    Anche il più coraggioso di noi solo raramente ha il coraggio di ciò che realmente sa......e voglio, una volta per tutte, non sapere molto. La saggezza pone dei limiti anche alla conoscenza.

  15. #15
    VRista DOC L'avatar di mpfreerider
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Avevo dimenticato di inserire la musica che ha accompagnato la mia ultima sera [emoji17]
    *ho corretto, il pranzo " costoso" all' Iseran non era un aggettivo di vanto, ma perché mi hanno spennato purtroppo.
    Perdonate gli errori.

    Matteo mpfreerider

  16. #16
    VRista Senior L'avatar di llucky
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Citazione Originariamente Scritto da mpfreerider Visualizza Messaggio
    Innanzi tutto vi ringrazio di cuore, non vedevo l' ora di condividere tutto con voi :)

    -La vespa effettivamente era taaanto carica, poverina (il prossimo viaggio ho detto ad Elisa che dovrà avere sua vespa [emoji16] ); non ho esagerato col carico all' anteriore perché avevo paura di piegare lo scudo, non avrei retto alla vista dei bolli!
    -il faro era coperto, fino a quando, di sera sotto la pioggia, la necessità mi ha imposto di scoprirlo, ma è stato semplicissimo riposizionare il carico, non ho dovuto nemmeno disfarlo. Da quel momento in poi ho caricato tutto lasciando sempre il faro libero.
    -Fumo la pipa Sì, con me ne avevo 2 o 3 credo, insieme a due tabacchi (park lane 7 e Clan) ed uno l'ho comprato in Francia per curiosità
    - Con i cerchi normali non avrei mai perso i dadi, ma non li avrei perso nemmeno se avessi montato le rondelle nord lock dei Tubeless nel modo giusto. Purtroppo è colpa mia, nella preparazione del mezzo mi sono perso nella cosa più stupida.
    -spero sia il primo di tanti viaggi:)

    Matteo mpfreerider
    Ottimo, grazie per le puntualizzazioni. Io ho fatto il viaggio di nozze in vespa, 12 giorni e 2000km. sicuramente meno di te e per fortuna nessun grosso imprevisto... a parte la vespa che si è spenta in autostrada in sicilia e ha fatto una scaldata a causa del getto minimo ostruito da un chicco di sabbia. .. chissà come a fatto a finire lì [emoji16] [emoji16]
    Ho detto del peso perché io avevo un borsone davanti appena più leggero e uno dietro e la vespa era stabile. Vedo che invece tu hai messo in alto la tenda che sicuramente ha il suo peso e in basso i materassini. Io avrei fatto almeno il contrario e credo che fosse sbilanciata un pò per il carico davanti /dietro. Però sei andato alla grande lo stesso. Sicuramente la prossima volta ottimizzerai meglio ciò che devi portarti dietro!! Vai alla grande!! Anche perché in ogni caso ti sei fatto avanti e indietro con le tue forze!!

  17. #17
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    No Lucky, la tenda è il sacco verde che era il più basso e vicino allo scudo. Quello azzurro è il sacco a pelo che jl secondo giorno è stato spostato simmetricamente all' altro, ovvero sulla pancia dx

    Matteo mpfreerider

  18. #18
    VRista Senior L'avatar di llucky
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Citazione Originariamente Scritto da mpfreerider Visualizza Messaggio
    No Lucky, la tenda è il sacco verde che era il più basso e vicino allo scudo. Quello azzurro è il sacco a pelo che jl secondo giorno è stato spostato simmetricamente all' altro, ovvero sulla pancia dx

    Matteo mpfreerider
    Ah ok perfetto.
    Comunque ti auguro di fare ancora esperienze del genere e soprattutto di farle in compagnia se possibile perché è ancora più bello.
    Ah, volevo ringraziarti anche per i consigli più o meno espliciti che hai dato soprattutto di non rinunciare mai a un invito!

  19. #19
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Citazione Originariamente Scritto da mpfreerider Visualizza Messaggio
    -Fumo la pipa Sì, con me ne avevo 2 o 3 credo, insieme a due tabacchi (park lane 7 e Clan) ed uno l'ho comprato in Francia per curiosità
    Pensa un po', giovane amico vespista, che il mio pensiero per un viaggio del genere è quante e come portare le pipe e le scorte di tabacco...
    Sto progettando anch'io qualche raid e ho letto tutto il tuo racconto per imparare. Complimenti e non ti fermare.
    Ciao e buone pipate.
    Gianmarco

  20. #20
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Wow! Bella avventura, complimenti!
    Leggere questi resoconti fa venire voglia di salire in sella e partire facendo scorrere chilometri e chilometri sotto le piccole ruote.
    Grazie per la condivisione e per le emozioni che ci hai regalato!



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  21. #21
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Grazie ancora, per i prossimi sicuramente sarò più consapevole e preparato e probabilmente in compagnia, speriamo:)

    Matteo mpfreerider

  22. #22
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Citazione Originariamente Scritto da llucky Visualizza Messaggio
    Ah ok perfetto.
    Comunque ti auguro di fare ancora esperienze del genere e soprattutto di farle in compagnia se possibile perché è ancora più bello.
    Ah, volevo ringraziarti anche per i consigli più o meno espliciti che hai dato soprattutto di non rinunciare mai a un invito!
    Comunque il sassolino nel getto è pazzesco![emoji33]

    Matteo mpfreerider

  23. #23
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Complimenti a te e ad Elisa per questa bellissima esperienza.
    Col tuo racconto sei riuscito a trasmettere tante emozioni ed una gran voglia di viaggiare.
    Vi auguro di ripartire presto per una nuova avventura e spero che tu voglia ancora di parlarcene, perché hai anche il talento di saper raccontare!

    Un pensiero mio a margine: le disavventure, il maltempo e altri imprevisti possono rovinare una viaggio, ma non di rado lo arricchiscono. Io non ho da raccontare viaggi a così ampio raggio, ma ricordo con piacere quelli che ho fatto negli ultimi dieci anni. Gli imprevisti spesso riescono ad aggiungere sapore a queste esperienze e dischiudono gli aspetti più intensamente umani che un viaggio può riservare. E dai piccoli errori si impara, se ben affrontati. Direi che li avete affrontati nel modo migliore.

    Vespa Legend Team blog | Un gruppo di amici che amano viaggiare in Vespa

  24. #24
    VRista Senior L'avatar di Uicio76
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Complimenti per il viaggio e per il racconto!

    Hai saputo trasmettere molto bene le emozioni che ha provato.
    Purtroppo i problemi tecnici sono indubbiamente fastidiosi, ma una volta superati accrescono la sensazione di vivere una avventura con la A maiuscola.

    Non so quando smaltirò l' invidia, ma almeno toglimi una curiosità:quella foto con la vespa distesa e tutti i bagagli sparsi...cosa e' successo?.

    continua cosi. ciao

  25. #25
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    Re: Torino - Irlanda? il mio primo eurotour, lo racconto

    Complimenti!! Io e morosa abbiamo divorato il tuo racconto di un solo fiato e siamo rimasti pervasi da una forte voglia di viaggiare e da una forte ammirazione per la vostra impresa. Bravi bravissimi e anche se non siete arrivati in Irlanda avete vissuto l'esperienza in maniera così piacevole da non scordarla mai e questo è importantissimo.
    Complimenti anche per il saper scrivere. È stato bello leggere ed è un piacere quando chi racconta lo fa con le giuste parole.


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