Giorgio Bettinelli
Tutto cominciò per gioco, quando nel luglio del 1992 partì da Roma a bordo di una Vespa e nel marzo del 1993 raggiunse Saigon. Caricò ragazze,viaggiò con le ruote bucate, in tre, rischiò più volte la vita e non si fermò più: andò dall'Alaska alla Terra del Fuoco, da Melbourne a Città del Capo e poi dal Cile alla Tasmania, attraverso Americhe, Siberia, Europa, Africa, Asia e Oceania. Durante uno dei suoi viaggi Bettinelli è stato anche rapito da un gruppo di guerriglieri in Congo. Solo lui poteva immaginare viaggi che poi lo hanno portato a pubblicare libri come "Brum brum. 254.000 chilometri in Vespa" e "Rhapsody in black. In Vespa dall'Angola allo Yemen". Il suo ultimo libro è stato "La Cina in Vespa", cronaca di un viaggio che ha toccato per la prima volta tutte le 33 regioni dell'immensa regione cinese. Non solo: da uno che è andato dall'Alaska dalla Terra del Fuoco su una Vespa ti aspetti che sia una specie di Rambo e che sia un esperto meccanico. E invece no: Bettinelli era esile come un fuscello e di motori non capiva nulla.
Solo lui poteva immaginare viaggi che poi lo hanno portato a pubblicare libri come "Brum brum. 254.000 chilometri in Vespa" e "Rhapsody in black. In Vespa dall'Angola allo Yemen". Il suo ultimo libro è stato "La Cina in Vespa", cronaca di un viaggio che ha toccato per la prima volta tutte le 33 regioni dell'immensa regione cinese. Tratto da Repubblica.
Il rischio che dopo averlo letto molliate tutto per inseguire l’orizzonte è altissimo!![]()