Ciao a tutti. Vi espongo i fatti: da un po' di giorni avvertivo dei vuoti che ho subito pensato causati dal sistema d'accensione. Sono andato avanti sperando che non fossero dovuti al condensatore o peggio ai fili del cablaggio usurati come mi era già successo, poi ieri non ho più potuto ignorare il problema diventato ormai troppo evidente. Ero a lavoro e mi stavo spostando da un ufficio ad un altro, non potevo quindi fare molto se non controllare l'apertura delle puntine (lo so cosa pensate: "perché non lo hai fatto subito?", avete ragione). Dalla feritoia del volano mi accorgo che le puntine erano talmente vicine quasi da non aprirsi, ho preso un cacciavite e le ho regolate a occhio, forse aprendole anche un po' di più del dovuto. Ho riacceso la vespa verificando che girasse bene, l'ho lasciata al parcheggio e sono entrato in ufficio tranquillo per il fatto che non sarei rimasto a piedi. Quando sono uscito la sera e ho preso la vespa per tornare a casa sembrava che fossi salito in sella ad un altro mezzo. Non solo i vuoti sono spariti ma la vespa va incredibilmente meglio! Ora prende molto meglio giri nelle partenze da fermo, è infatti scomparsa quell'incertezza nella partenza alla quale mi ero abituato e avevo sempre cercato di risolvere giocando con la carburazione (vite minimo e vite aria/miscela). Ho notato anche un innalzamento del minimo e più ripresa. Un cambiamento notevole che mi ha stupito. Possibile che la differenza stia tutta dell'apertura delle puntine e che prima non arrivasse abbastanza corrente alla candela? Quando avevo rimontato lo statore in passato le avevo regolate a 0,35, adesso che ho fatto le cose ad occhio non so, non ho ancora misurato la distanza con lo spessimetro. Se le ho aperte troppo cosa può succedere oltre al fatto che le puntine si potrebbero rovinare?