Il mio viaggio invernale da Torino alla volta dell' Elefantentreffen e TauernTreffen.
Buon lettura...
-Ottobre 2014-
Alcuni di voi avranno già letto del mio precedente racconto, di come e perchè sia nata la mia vita vespistica, ma nessuno sà ancora che nello stesso periodo ne stava nascendo un' altra decisamente analoga e collegata alla mia.
-"Vorrei comprarmi una Vespa!"
-"Ma sai che ci stavo pensando anche io?"
... siamo nel mio negozio di parrucchiere, Mattia, mio migliore Amico dagli anni del Liceo, nonchè compagno di innumerevoli ed esilaranti ricordi, è in negozio per un consueto saluto; la nostra conversazione inizia per caso, come tutte le volte in cui ci siamo imbattuti in situazioni epiche e fuori dal normale.
"Vorrei comprarmi una Vespa", sono proprio queste le parole che gli dico parlando del più e del meno. La sua risposta mi stupisce, ma nemmeno troppo, poichè sono anni che viviamo "sulla stessa lunghezza d'onda": " ma sai che ci stavo pensando anche io?".
Circa un mese dopo abbiamo le chiappe poggiate su due vespe gemelle.
Passa un anno, le nostre vespe sono cresciute insieme (anche di cilindrata), la mia ha qualche km in più dopo l' Eurotour estivo, e quella di Freego (Mattia) vanta un quotidiano utilizzo da vero vespista.
Non so come ma, dal momento in cui vengo a conoscenza di questo tosto raduno invernale, l' Elefantentreffen, e poi dell'ancor più arduo TauernTreffenm mi ritrovo a preparare il viaggio insieme a Freego.
Il fascino della sfida ci ha preso entrambi, mi è bastato accennargli il discorso per trovare un compagno di squadra. Sono entusiasta, perchè avere per compagno una mente brillante come lui ci rende un equipaggio completo e pronto a tutto!
Come ogni viaggio, la sfida e le emozioni iniziano nel momento in cui si decide che si compierà l'avventura
Mancano 3 mesi alla date dei raduni, possono sembrare tanti ed inoltre il mio viaggio compiuto in estate mi dà una buona base organizzativa, in realtà però, le condizioni che andremo ad affrontare saranno ben diverse: basse temperature, neve e ghiaccio, fango, sale, guida notturna.
Non perdiamo tempo e le modifiche alle Vespe sono continue, soprattutto grazie a Mario e Carlo, i nostri artigiani/fabbri/ingegneri/saldatori di fiducia. Gomme termiche, fari supplementari, staffe, Dr177 carburato a puntino. Di pari passo arriva l'equipaggiamento tecnico: sacchi a pelo, abbigliamento, attrezzatura da campeggio invernale...
Solo una cosa stavamo dimenticando... LA PATENTE A di Freego! Già, perchè all' estero non basta la B per condurre il 125cc, ma Freego riuscirà abilmente a conquistare le grazie (non sappiamo come) dell' anziana titolare dell'autoscuola, sostenendo l'esame in meno di 30gg, a Gennaio!
Riusciamo anche ad avere il pieno supporto tecnico di Tosa Center, il concessionario Piaggio di Torino che si offre di controllare le vespe venendole addirittura a prendere a casa e fornendoci tutto il materiale di cui potremmo avere bisogno durante il viaggio! Fantastico, non riesco a crederci, mi sembra quasi di essere un pilota/viaggiatore professionsita con tutti questi adesivi sulla Vespa!
Il VespaClub di Venaria Reale è come sempre eccezionale, il loro supporto logistico, tecnico e morale è per me indispensabile; avere tanti amici che fanno il tifo per te è un' emozione bellissima che mi scalda il cuore e mi dà carica!
Fino ad una settimana prima della partenza ero abbastanza tranquillo. Non è il mio primo viaggio, quei km insieme li ho già percorsi... quasi troppo tranquillo! Infatti ecco che 7 giorni prima della partenza la tensione e le paure si fanno sotto!
Ora non solo dobbiamo portare a termine la missione per noi stessi, ma per tutti quelli che credono e tifano per noi e per coloro che ci stanno mettendo la faccia. Fallire è fuori discussione!
26 Gennaio 2016
Mancano poche ore alla partenza, prevista per domani alle 06:00. E' praticamente tutto pronto e riesco a trovare l'equilibrio mentale per dormire discretamente; forse non ha la stessa fortuna Freego.
Suona la sveglia, una calda colazione, arriva Freego e ci vestiamo per bene in casa. Uno alla volta tiriamo fuori le Vespe che hanno riposato già cariche.
Eccole schierate nell' oscurità, il suono dei motori spacca il silenzio della notte, i pesanti vestiti rendono goffi e complicati i nostri movimenti, i parenti sono tutti attorno a noi, le ultime regolazioni, i saluti e saliamo in sella!
SI PARTE!
La prima emozione la troviamo dopo pochi metri, vedo un signore appostato con una videocamera a filmare la nostra partenza a 100m da casa. E' lì da almeno 20minuti, perchè siamo in ritardo rispetto all'orario ufficioso... Non l'ho mai visto prima ma intuisco subito che è Mario! Sì, l'amico di Mattia che lo ha aiutato nelle modifiche! Non ci posso credere, sono le 6 del mattino e senza dirci nulla si è recato quiad attendere, filmando, la nostra partenza! Mi commuovo dentro il casco e sicuramente più di me si commuove Freego!
I primi Km scorrono piano, quasi alla maniera di un rodaggio, per assicurarsi che tutti i lavori siano stati eseguiti alla perfezione, mi interrogo mentalmente per ricordare di aver serrato e controllato tutto a dovere. Le paure sono a mille! Mi viene in mente la sensazione di lontananza tanto affascinante quanto angosciante provata lo scorso viaggio, mi spaventa dover andargli dinuovo incontro! Mi rimprovewro di queste paure, mi sento come un vecchio che: " io quelle cose lì non le voglio più fare".
L'umidità e la nebbia canavesana sono Tremendi e l'appannamento della visiera mi costringe ad alzarla, gelandomi il volto senza alternative. Siamo decisamente sotto lo 0°C.
Pian piano, ma neanche troppo, sorge il sole ed affiora la serenità; la vespa và bene ed il motore spinge forte, anche nelle salite, nonostante il carico! Ben fatto!
Siamo da soli per strada, sotto le ruote si snoda un tratto d'asfalto tortuoso ed armonioso, i boschi intorno a noi ed il cielo rosso passione!
Il sole ancora basso ci illumina a tratti frontalmente a tratti dagli specchietti. E' un mare di pieghe! Sì, abbiamo preso il ritmo!
Nessun navigatore satellitare ci guida, la cartina stradale giace ripiegata, solo un pezzo di carta con qualche nome ci suggerisce la retta via, insieme all' intuito a volte mio a volte di Freego! Che complicità, mi piace molto!
Il sole è alto e lo stomaco è vuoto, di fronte a Noi il Lago di Como! Chiediamo consiglio per il ristoro a dei cantonieri e troviamo così un' ottima trattoria che ci riempe la pance per soli 12 euro!
Siccome il mondo è piccolo e le Vespe attirano sempre l'attenzione, un cliente del locale attacca bottone, anche lui ha fatto diversi Elefanti negli anni passati, ed un suo amico sarà su a Solla nei prossimi giorni; una telefonata ed abbiamo in memoria il suo numero per incontrarci su! Salutiamo felici e riceviamo i migliori auguri!
Per i prossimi giorni mi potrò scordare un pasto così e faccio tesoro di questi sapori caserecci, ripartendo attorno al lago, dove i sapori d' Italia sprizzano da ogni dove, come a volerci salutare per il viaggio!
Borghi di paese e viuzze strette, case arroccate in riva al Lago, un signore inchioda un cartello di fuori della sua bottega, aroma di sigaro toscano per le vie, una Fiat 500 d'epoca che esce da un angusto Garage e... due Vespe che ronzano allegre tra le curve! Che romanticismo, evviva l' Italia!
Abbandonato il lago proseguiamo verso il passo Maloja, che nel dialetto locale ha un significato di ostico, difficile... In realtà siamo fortunati e troviamo dinnanzi a noi una serpentina di curve favolose, la strada si restringe sempre più, fino a diventare un susseguirsi di rampe verticali, raccordate da stretti tornanti un po' umidi! Il tutto è circondato da un delicato manto bianco.
Il sole inizia a calare, mentre il passo delle vespe aumenta, specie quello di Freego che inaspettatamente mi sopravanza nei tornantini e sono costretto ad inseguire... Sono entusiasta, raramente mi capita di stringere il coltello tra i denti per tenere il passo di un altro e quando succede è sempre un gioco eccitante!
Siamo in cima, una pausa per inteporirci con del caldo tè dal thermos, ammirare il panorama alpino con i suoi profumi d' alta quota e siamo pronti a sconfinare!
Alla dogana Svizzera ci fanno capire di chiudere un occhio sui nostri mezzi così carichi (eccesso di zelo tipico di queste parti, in realtà le vespe sono caricate con estrema attenzione).
Davanti a noi l'altopiano svizzero fino all' Austria. Il sole è calato, il cielo è d'un soffice rosa che colora, come in una fiaba, tutta l' altavalle e la neve che la riempie!
A fianco a noi un lago ghiacciato ci ammalia con i suoi colori dell' imbrunire arrossato, mentre sulla sinistra un enorme castello fa la guardia con le sue torri e le calde luci che lo accendono... Fantastico!
Corriamo Veloci, ad alte medie su questa strada di montagna ed è tempo di accendere i fari potenziati ed i fanali a led supplementari!
Cala la notte e cala la lancetta della benzina, un rapido rifornimento alla dogana e siamo quindi in Austria.