Come avevo annunciato in questa presentazione, ecco che, dopo anni di astinenza, mi ritrovo con una Vespa nuova fiammante, ritirata ier l'altro, martedì 14 giugno:



Provo qui di seguito ad elencare e valutare le differenze riscontrate rispetto alle precedenti PX possedute:

1) Motore: non c'è storia, ma lo sanno tutti ormai che le versioni catalizzate, soprattutto le Euro 3, non girano rotonde come i motori PX pre-catalizzazione (per non parlare di potenza e coppia). Confido comunque che, finito il rodaggio, questo motorino (tutto sommato dal bel suono) acquisti qualche cosina in più.

2) Verniciatura: decisamente migliore sul nuovo modello.

3) Freno a disco: ecco, io sono forse l'unico vespista che non sentiva il bisogno di un freno a disco all'avantreno. L'onesto tamburo dei vecchi modelli aveva a mio avviso tutta la potenza e la modularità necessarie per questo tipo di veicolo. Anche per l'occhio questo freno sporgente mi sembra un'inutile quanto antiestetica (su una Vespa) appendice, alla quale però mi sono ormai in fin dei conti abituato, diversamente dal

4) Mozzo anteriore a stella: al quale non riesco ancora a fare l'occhio. Immagino che si tratti di un'innovazione indispensabile per poter alloggiare convenientemente il disco del freno. Vabbè, ce ne faremo una ragione.

5) Specchietti: fanno molto "antennine" ma sono tutto sommato gradevoli e vibrano solo da fermo.

6) Nasello: ottimo per il mio gusto estetico l'elegante nasello pre-arcobaleno. Perfetto ritorno al passato.

7) Stemma e scritte: il vecchio stemma Piaggio quadrato e le scritte Vespa in corsivo all'antica maniera sono un vezzo non proprio indispensabile, ma comunque meglio che nuovi esperimenti falliti (come lo sgorbio della scritta "COSA").

8 ) Bordoscudo: ho apprezzato il ritorno all'alluminio dopo la lunga parentesi del nero.

9) Bauletto anteriore: nessuna modifica rispetto all'Arcobaleno, ma preferivo quello (d'accordo, più piccolo) dei modelli fino all'83. Era più equilibrato e rotondetto e meno invadente. Di positivo però ora c'è la serratura che non vibra, diversamente da quella delle mie precedenti Vespe PX.

10) Manopole: molto belle e comode. Ho un eccessivo gioco del gas, ma lo farò registrare.

11) Cavalletto e copriventola: hanno optato per il nero e devo dire che è stata un'ottima scelta che dà un tocco di modernità alla Vespa.

12) Faro anteriore: è alogeno e si dice che sia più potente dei vecchi fari. Non avendola ancora provata di notte mi fido di chi ne ha già fatto l'esperienza. Per intanto noto che il coprifaro è ora liscio e che il

13) Commutatore luci: non ha più le posizioni "spento" e "luci di posizione" (e se ho bisogno di andare a fari spenti come fo?)

14) Faro posteriore: dev'essere cambiato perché mi sembra più snello ed armonioso rispetto ai precedenti modelli.

15) Pneumatici: se anticamente le Vespe avevano di primo equipaggiamento soprattutto Ceat, Pirelli e Michelin, dopo una lunga stagione in cui le PX hanno montato pessime gomme di produzione asiatica, ho notato con piacere che siamo tornati a un prodotto europeo, in quanto la mia Vespa monta delle Mitas (ex-Barum), una ditta ceca sussidiaria della Continental. Resta da vedere se il prodotto è all'altezza, ma spero di sì.

16) Sella: bella e di una comodità paragonabile a quella delle vecchie selle. Resta il fatto però che la seduta è più bassa e io sono cm. 189, sicché avrei preferito qualche centimetro in più e non in meno.

17) Tachimetro: Premesso che adoravo quello del PX pre-arcobaleno senza l'indicatore del livello carburante, trovo che questo sia più bello ed elegante rispetto alle Arcobaleno. In più ha anche le centinaia di metri in rosso, come sulle Vespe fino agli anni '70.

È tutto per ora. Se avete voglia di commentare questi punti (o altri che avrò sicuramente dimenticato) in base alla vostra esperienza mi farà solo piacere.

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18 ) Ammortizzatore anteriore: con mollone in vista: bello!