ho trovato questo che ne pensate?
oltre a questo articolo volevo far notare che in molti avete parlato di benzina super che conteneva piombo per aumentare gli ottani (che hanno lo scopo di antidetonanti), mentre la vespa in questione andava a benzina normale 88 ottani e quindi senza piombo.
Cmq datemi il vostro sempre ben apprezzato parere (son qui ad imparare)
da "MOTOCICLISMO D'EPOCA" 2/99)
Il fatto che dal 1° gennaio 2001, salvo deroghe, troveremo ai distributori solola benzina verde, quella senza piombo, ha gettato nel panico moltiappassionati.
La verità è che già oggi possiamo utilizzarla senza alcun problema, inquinandoanche meno.
Quello che stiamo per scrivere scatenerà sicuramente commenti discordi, battutedi spirito, lettere di protesta dalla maggior parte dei nostri lettori.
Perché la temuta e vilipesa benzina verde, "orrore degli orrori", nonsolo si può usare nei motori d'epoca, ma è anche vivamente consigliata!
No, non siamo ubriachi. La tecnologia si evolve e anche la chimica commercialefa i suoi passi avanti. Contrordine a tutti i motociclisti, il secolo è ormaifinito e anche la benzina verde è cambiata, diventando un prodotto altamenteevoluto che può far funzionare meglio i nostri amati motori.
Di questo ci siamo convinti dopo aver raccolto testimonianze e pareri in tuttoil settore auto e motociclistico, e aver infine interpellato un tecnico di unadelle più anziane e note Case petrolifere mondiali.
Quindi non solo oggi la benzina verde, priva cioè del piombo tetraetile, èraccomandabile per la salute dei motori, ma anche per la nostra che èquantomeno altrettanto importante.
Vi spieghiamo perché.
Rossa o verde, in pratica uguale
Com'è oggi la benzina verde? E quella "rossa"?
Una normativa italiana entrata in vigore il 1° luglio 1998 ha imposto alle Casepetrolifere di vendere carburanti con percentuali massime ben precise: 40% diaromatici e 1% del pericolosissimo benzene.
Un aromatico anche quest'ultimo, molto utile per migliorare le caratteristichetecnico-chimiche del carburante a costi industriali accettabili, ma anche estremamentenocivo:
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In passato, fino a uno o due anni fa, le benzine vendute alla pompa potevanocontenere benzene in percentuali fino al 5% e solo grazie ad unaautoregolamentazione da parte delle Case petrolifere si era scesi a un 2-3% perla benzina "'rossa" col piombo (che oggi in realtà rossa non è piùperché non viene più utilizzato il colorante).
Da tempo la produzione di carburanti in Italia è stata unificata in tutte leraffinerie.
Benzina verde o super col piombo sono in realtà lo stesso carburante che vienesemplicemente additivato con piccole quantità di piombo tetraetile per ottenerela vecchia super.
La differenza di numero di ottano fra i due carburanti è dovuta proprioall'aggiunta del piombo, che eleva il valore 95 imposto nella verde dallostandard "Eurosuper" (misurato secondo la specifica RON) a circa 97.
Lubrificanti solidi, valvole e sedi
L'unica piccolacontroindicazione nel riempire con della verde i serbatoi delle nostreborbottanti o sibilanti "vecchiette" riguarda solo i motori a 4 tempiparticolarmente economici e interessa la lubrificazione superficiale delle sedie delle guide per le valvole della testata.
Essendo organi che lavorano non lubrificati dall'olio contenuto nel motore, lesedi e le guide dei motori meno evoluti, non realizzate con bronzo o acciaidotati di riporto superficiale in durissima stellite, possono soffrire inpiccola misura di una vaiolatura superficiale, chiamata anche "pitting",dovuta allo strofinamento dello stelo nella guida e, soprattutto, nella battutadel fungo valvola.
Il problema dell'accoppiamento stelo-guida è decisamente trascurabile:normalmente non ci sono pressioni particolarmente elevate.
Ma il contatto fra sede valvola e battuta del fungo è una sollecitazioneabbastanza stressante dato che siamo in presenza di temperature elevate,pressioni non trascurabili e anche di un'usura dovuta allo scorrimento delfungo quando si "appoggia" deformandosi leggermente contro la sede.
In queste due situazioni un lubrificante solido qual’e il piombo tetraetilepresente nelle benzine così additivate è certamente utile.
Si tratta comunque di un fenomeno non grave. Questi esperimenti, condotti dalCentro Ricerche Fiat sotto la guida del Prof. Carlo Carughi furono fatti allafine degli anni '70 su motori di varia cubatura, fra cui un "povero"4 cilindri che equipaggiava la Fiat 128. Utilizzando benzine prive di piombo siera evidenziata un'usura delle sedi: dopo circa 40.000 km, per garantire unabuona tenuta della testata (valvole e sedi) si doveva procedere a una nuovasmerigliatura. Quando, a parità di utilizzo ma con carburante"piombato", lo stesso intervento sarebbe stato necessario non primadei 60.000 km. Eppure oggi molti tecnici dei reparti di collaudo delle varieCase tendono a minimizzare la differenza di chilometraggio nei due casi,serapre e solo per testate senza bronzo o stellite.
Perché c'è un retroscenache pochissimi conoscono ed ha costretto tutti noi a involontari collaudi.Senza fare particolare pubblicità, all'inizio degli anni '90 le Casepetrolifere hanno cominciato a diminuire il contenuto di piombo nella benzina"rossa". Prima era di 0,6 grammi/litro, oggi siamo a 0,15. Valorequest'ultimo così basso da rendere quasi ininfluente ai fini dellalubrificazione l'additivaione con piombo della benzina. Ecco perché chiteme il sopraggiungere di problemi alle valvole e relative sedi, utilizzandobenzina verde può benissimo abbandonare ogni scrupolo: da anni ha usatocomunque una benzina col piombo - poco! che tanto lubrificante non lo è più.
Inoltre ci sono da tenerepresenti altre due considerazioni. Buona parte dei motori sportivi del passatoerano già dotati di sedi e guide in bronzo (un materiale notoriamenteautolubrificante), mentre la produzione più utilitaria tipica delle Casemotociclistiche negli anni '50.e '60 era progettata e collaudata per lascomparsa benzina "Normale". Un carburante prodotto senza aggiunte dipiombo tanto era basso il numero di ottano richiesto: arrivava a 88'
Se questi motori così poco compressi potevano
funzionare egregiamente con carburanti scadenti (con numero di ottano solo 88 esenza alcuna lubrificazione aggiuntiva dovuta al piombo) ci dobbiamo forsepreoccupare adesso per una benzina molto più raffinata, con l'apporto di oliilubrificanti assai più evoluti e stabili?
Per quanto riguarda i 2 tempi il discorso è ancora più semplice. Tutti gliorgani a contatto con il carburante sono necessariamente lubrificati dall'oliomiscelato in esso. Prodotti sintetici neanche paragonabili con certe"porcherie"che venivano usate in passato.
1 Le incrostazioni nonsono più un problema grazie ad olii che hanno permesso percentuali dimiscelazione dimezzate. Questo enorme sviluppo dei lubrificanti ha miglioratotalmente l'affidabilità dei 2 tempi che l’utilizzo o meno della verde èconsiderato ininfluente. D'altronde la super di piombo ne contiene ormai troppopoco per dare concretamente dei vantaggi. Non solo, ricordiamoci con qualebenzina i distributori vendevano la miscela: era la Normale da numero di ottano88, anch'essa priva di piombo. Dov'è allora il problema? Nel numero di ottano?
L'influenza del numero di ottano
"88 - 91 - 93 - 9S - 97 - 98". Sono questi i numeri di ottano RON cheabbiamo visto sulle pompe di tutto il mondo.
Ed è un'unità di misura per indicare una benzina adatta o meno a motori condeterminate caratteristiche di rapporto di compressione.
Siamo talmente stanchi di sentire castronerie, anche da appassionati, esperti eautorevoli tecnici, che d'ora in poi vorremmo vedere questi numeri solo algioco del lotto, almeno per quelli sotto al 90.
Perché un elevato numerodi ottano serve solo a evitare la detonazione in un motore con un altrettantoelevato rapporto di compressione. Altrimenti sono solo soldi sprecati einquinamento inutile.
È abbastanza intuitivo che più si migliorano le caratteristiche della benzina emaggiori sono gli additivi che vanno aggiunti (per mantenere il costoindustriale a livelli accettabili dal mercato).
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Le stesse Case giapponesiindicano nei loro manuali di servizio di utilizzare benzina verde persino neimotori a 2 tempi da competizione delle attuali monocilindriche da cross e dapista, motori che hanno rapporti di compressione anche di 14-16:1.
Nei recenti motori a 4 tempi più sollecitati siamo ormai nell'ordine di 11-12:1.
Per tutti è previsto l'utilizzo della verde. E' vero che in passato laconformazione delle camere di combustione a buccia d'arancia aumentava ilrischio di detonazione, ma non sono certo uno o due ottani in più che possonorisolvere definitivamente la situazione.
Tanto che i partecipanti alle gare per mezzi d'epoca di Gruppo 5, che percomodità di approvvigionamento - hanno iniziato a utilizzare la verde (negliautodromi italiani ormai si trova solo quella), non hanno lamentato problemilegati al cambio della benzina.
Tutta colpa di campagne pubblicitarie martellanti, durate per decenni, chedagli anni '50 hanno parlato di Supercortemaggiore, con slogan chesottolineavano maggior potenza grazie a numeri di ottani più elevati. Oaddirittura al fatto che con un peso specifico maggiore si sviluppava piùenergia.
Prove al banco e in pista hanno dimostrato - qualora ce ne fosse bisogno - chenon si trova una frazione di CV in più utilizzando una benzina più ricca, ameno di aumentare il rapporto di compressione.
In Germania - si sa - è disponibile oltre all'economica 91 ottano, utilizzabileanch'essa nella maggior parte dei motori attualmente in produzione, anche laSuper Plus verde da 98.
Scambiando qualche battuta nelle soste ai distributori tedeschi ci è statoconfermato quanto pensavamo: "La comperano soprattutto gli stranieri, gliitaliani in buona parte e qualche impallinato con le auto alettonate e icerchioni larghi".
Quali vantaggi con la verde?
Al di là di un piccolo risparmio economico nell'acquisto - la verde costa oggicirca 100 lire meno al litro - ci sono altri vantaggi molto più importantinell'usare la verde, anche nei motori delle moto e auto d'epoca.
Volendo adottare le moderne candele con elettrodi trattati al platino che lemaggiori Marche stanno man mano introducendo sul mercato con miglioricaratteristiche elettriche e contraddistinte da una durata nettamentesuperiore, si deve tener presente che queste candele si possono adoperare solocon carburanti "verdi".
Altrimenti il platino reagisce con le molecole di piombo e in poche migliaia dikm le candele sono da buttare. La stessa durata delle normali candele puòessere anche raddoppiata usando la verde, essendo una benzina che sporca eincrosta molto meno e presenta una combustione più efficiente, tale che alcuniutenti hanno notato una messa in moto più facile e immediata.
I motori rimangono piùpuliti e, soprattutto nei 2 tempi, utilizzando un buon olio moderno per lamiscela i problemi di autoaccensione dovuti alle incrostazioni della luce discarico diminuiscono notevolmente.
Anche le marmitte tendono a durare più a lungo proprio per le minoriincrostazioni.
Non bisogna dimenticare che le pesanti incrostazioni che i vecchi carburantitendevano a formare molto rapidamente nella camera di combustione sono state lacausa principale di molte autoaccensioni e detonazioni sfociate in bei buchidel pistone. Probabilmente con la verde non sarebbero accadute.
Alcuni appassionati hanno raccontato che con la verde il motore sembravascarburato, o comunque non molto -rotondo". Evidentemente l'effetto placebo non è un fenomeno solofarmacologico: due ottano in meno e una piccolissima percentuale di piombo nonpossono richiedere una nuova taratura del carburatore, perché la benzina èfondamentalmente la stessa.
La parola alla Esso
Le informazioni che vi stiamo dando e che qualcuno troverà scandalose, leabbiamo confrontate con il Professor Carlo Ranesi della Esso Italiana, il qualeci ha confermato ufficialmente che oggi le benzine vendute in Italia sono tutteuguali, a parte l'additivazione o meno con piombo tetraetile.
”Dal primo luglio dell'anno scorso finalmente una normativa italiana haprescritto alcuni valori limite per i carburanti in vendita in Italia. Oggi lebenzine alla pompa non devono contenere oltre l'1% di benzene, il 40% diaromatici e, nel caso della vecchia Super, oltre 0,15 grammi/litro di piombotetraetile. Un valore molto più basso della quantità con cui si additivava labenzina anni fa. Si arrivava fino a 0,6 grammi/litro."
Un additivo che debuttò a metà degli anni 50 con la Supercortemaggioredell'Agip?
" No, la Esso ancora prima della guerra aveva iniziato ad additivare ilcarburante con del piombo. Nel 1932 la Esso, che si chiamala SIAP, Societàitalo americana del petrolio, stilò una specifica per benzine dove siintroduceva il concetto di ottano, e dal 1938 avviò la produzione in scalaindustriale di benzine col piombo. "
Oggi un motore a 4 o 2 tempi alimentato con benzina al piombo, può funzionarecon della benzina verde?
" A patto che il rapporto di compressione sia di un valore adatto al minornumero di ottano della verde. Perché il numero di ottano della verde, 95, èinferiore ai 97 della super con piombo. "
E’ vero che la benzina col piombo sporca e incrosta di più?
"Certamente, non ho problemi a confidarle che nella mia vettura personale,un'auto ancora priva di catalizzatore, preferisco consumare benzina verde e honotato che quando devo sostituire le candele, al chilometraggio indicato dalmanuale di manutenzione, le trovo in perfetto stato. Sembrano ancora nuove!"
In Germania la benzina senza piombo è disponibile in tre qualità: da 91, da 95e anche da 98 numero di ottano. Presto troveremo questo carburante anche inItalia?
" No, assolutamente no. I produttori si stanno livellando sulla Eurosupercon numero di ottano 95 e tutti i motori devono poter funzionare egregiamentecon questo tipo di carburante. Non vedo perché complicarsi la vita, costringerei distributori ad allestire vasche separate, per un tipo di carburante di cuinon c'è fondamentalmente bisogno. "
Gli additivi per aumentare il numero di ottano possono davvero essere di unaqualche utilità?
"Non ho esperienza specifica, ma in caso di detonazione potrebberoservire. Si tratta perlopiù di prodotti a base di ossigenati, uno dei più notiè l'MTBE. "
Sono sostanze pericolose?
"Sulla pericolosità di molecole come gli aldeidi, che si formano nellacombustione di questi ossigenati, la situazione ancora non èchiara."
Secondo alcuni tecnici la benzina verde, può provocare danni gravi alle sedivalvole e ad altri organi.
"Il piombo in effetti è una sostanza molto i nociva per la salute, ma èanche un lubrificante. "
Oggi però la quantità di piombo presente nella benzina non verde è solo il 25%di quanto se ne poteva usare fino a qualche anno fa. Per ciò chi ha usatobenzina con piombo in questi ultimi tempi ha dimostrato di fatto che questaadditivazione non è vitale per il buon funzionamento del motore?
"Questo bisognerebbe chiederlo ai tecnici delle Case automobilistiche emotociclistiche. Solo facendo svariate prove comparative si potrebbe affermarequalcosa di certo. "