Di gente che ha già fatto un'impresa del genere ce ne dev'essere diversa, uno lo conosco personalmente: Mirko Bonetti (in arte, su altri lidi, "Celestina67"), lui, da Pavia, è andato prima a Gibilterra e poi, da lì, a Capo Nord e quindi è tornato a Pavia, e con parecchie disavventure, su una vespa 50 (poco "50") modificata anche nei leveraggi, perché Mirko, al posto della mano sinistra ha una protesi rigida, quindi si è inventato e realizzato un accrocco: una leva con pomello a sinistra ed un'ulteriore maniglia per la frizione a destra, che gli consentono di cambiare le marce. Un grande!
Ciao, Gino
Ultima modifica di GiPiRat; 21-10-16 alle 19:07
Non riesco a capire il senso... la soddisfazione di un viaggio del genere, secondo me è anche guadagnarselo. Purtroppo si vedono moltissimi esempi di chi va a Capo Nord tappezzando il mezzo di adesivi e rendicontando ogni istante del viaggio, ringraziando più o meno velatamente chi ha cacciato il grano.
Per me in questo modo, anche il più bel viaggio perde gran parte del suo fascino, io sono abituato al "si fa se si può"...
1988 Cosa CL 125 - 1990 Vespa 50 FL2 "Agape" - 1992 Cosa 200 "Queen Crimson"
splendida iniziativa complimenti per l'audacia
E ieri ho schiantato il Vespino, colpa del bagnato...