bella questa, fabrizio!
io qua, all'estremo nord (ma un po' meno di niki), ne ho sentite storie, non dei classici eroi che ci sono su tutti i ilbri di storia appunto ma, di tutta la popolazione che se solo sentiva un motore di una moto in lontananza correva a nascondersi in casa.
purtroppo non ho avuto le testimonianze dirette dei nonni che avrebbero potuto raccontare chissà cosa ma, quelle delle nonne. racconti di vita quotidiana, non di guerra al fronte, sotto gli aerei tedeschi prima alleati e poi nemici, la fuga dalla città, la bombe che cadevano a 5 chilometri dal tuo tetto, se i piloti erano precisi, la difficoltà di mangiare, di comunicare coi mariti, di allevare una figlia piccola e un figlio ancora in fasce. la cosa più bella però è che alle nonne, durante i loro racconti,tornano alla mente ricordi sopiti, forse rimossi perchè troppo dolorosi o degradanti ma sempre affrontati con grandissima dignità. certo, un paio di lacrime potranno scorrere sulle loro guance e dentro le loro rughe ma scivoleranno via senza ostacoli perchè lacrime pure di chi ha la coscenza pulita e la consapevolezza di aver di fatto tutto e con infinito amore per poter andare avanti.... oltre la guerra.
ogni volta che ascolto mia nonna, l'unica ormai, ricordare quei tempi mi chiedo sempre se noi (io!) riuscirò mai ad essere così coraggioso. non credo!

ciao nonni e nonna!




(scusate)