Leo temo tu faccia confusione: il re Vittorio Emanuele III mori di vecchiaia in esilio, in Egitto mi pare. Il figlio Umberto II, ultimo re d'Italia, che mi risulta sia unanimamente considerato una persona corretta, morì anch'egli in esilio in Portogallo. Egualmente di vecchiaia morirono i Gen. Badoglio e Graziani capo del governo del re il primo, capo di stato maggiore dell'esercito della RSI il secondo.lo stesso re (che per carità era colpevole di non aver ostacolato mussolini, ma credo che fosse un tantino ostaggio del duce) venne ucciso in mezzo alla strada.
Con il mio post non intendevo innescare la consueta diatriba tra Guelfi e Ghibellini. La storia mi ha sempre appassionato, purtroppo non ultimai gli studi, ma qualche esame lo ho dato, ero iscritto a lettere, istituto di storia moderna, pullulava di gnocca ed ancor oggi mi chiedo perchè non vi misi più entusiasmo. Comunque se qualcuno vuol venire a prendersi i libri di storia ed in particolare del novecento e della guerra dalla mia libreria la Vespa non gli sarà sufficiente per trasportarli, credo di aver letto autori di ogni corrente e mi sono formato un opinione, fermo restando che il saggio è colui che sa di non sapere.
Le foto le ho avute da un amico, le ho pubblicate perchè mi hanno commosso profondamente: quel posto dista, per me, due chilometri da casa e vederci i carri armati fa un certo effetto, come fa un certo effetto pensare che l'ultima resistenza alla presa di Roma da parte dei nazisti avvenne presso una porta delle antichissime mura Aureliane. Poi da militare ero carrista quindi per spirito di corpo non posso non sentirmi vicino. Inoltre siamo appassionati di meccanica ed i carri armati sono pur sempre un mezzo meccanico.
Ripeto che nel mio post ho lavorato molto di immaginazione perchè non so come davvero andarono le cose per gli equipaggi dei due carri.
A questo punto mi faccio un dovere di riportarvi i nomi dei caduti che andrò a leggere dalle lapidi.
Su internet, se siete curiosi della nostra storia, trovate siti dedicati ai combattenti di entrambi gli schieramenti. Interessante, ovviamente, quello dell' ANPI, ma anche quello dedicato alla X MAS, non quella gloriosa della Regia Marina, ma quella formata da J.V. Borghese dopo l'armistizio che, nella storiografia ufficiale, gode di dubbia fama. Ovviamente nessun sito, come nessun libro è da prendersi per oro colato, ma per lo storico ogni fonte di informazione è degna di essere considerata, ove possibile, è bene leggere fonti contrastanti per incrociare i dati e formarsi una opinione propria.