Esatto, è quello cui mi riferivo.
Il portalampada è un semplice pezzo di plastica morbida, in origine bianco, ora riprodotto in grigio, si inserisce con una rotazione di un quarto di giro nella sede.
arttrckm-056-portalampada-contachilometri-primavera-et3.jpg

All'interno del portalampade di plastica occorre alloggiare il cavo, opportunamente intestato con una sorta di rivetto di ottone per trattenerlo in sede. Per intenderci, è un occhiello simile a quello utilizzato sui clacson, per fissare la parte anteriore alla cassa, ma un poco più piccolo. L'occhiello in origine veniva "strangolato" sul cavo e il tutto andava direttamente a contatto con una delle estremità della lampada.
Nel montaggio, oggi, può essere opportuno dare un punto di stagno per consolidare il tutto.

Ch'io sappia, non si trova il kit completo, ma non è necessario, Volendo, il rame del cavo può essere ripiegato su se stesso e stagnato, senza ricorrere all'occhiello, l'importante è che non si sfili dal portalampade. Non occorre altro.
Assicurati solo che nel contachilometri sia ancora presente la molla che insiste sull'altro capo della lampadina e che, ovviamente, porta il contatto di massa.

Ricorda: la lampada è una siluro di dimensioni assai ridotte, da 6V e 0,6W (talora marcata con l'indicazione della corrente di filamento, ovvero 0,1 A).