Quasi tutti noi che bazzichiamo in questo sito o altri similari siamo animati da una sana passione per queste moto a "scoregetta" che 60 anni fa il signor Piaggio chiamò "Vespa".
Siamo felici dei nostri mezzi, li curiamo come bambini, anzi come nonnette nella maggior parte dei casi.
Ma ad un giorno dal 1°maggio dobbiamo fermarci un attimo e pensare.
Le nostre Vespe, specie le più vecchie, sono state costruite da operai che hanno dato sudore sangue e in alcuni casi anche la vita. Sottopagati, sfruttati (spesso anche con la convinzione di essere tutto sommato fortunati), oggi con una pensione da miseria. Operai che hanno perso la vista, operai che hanno perso i polmoni, operai che hanno perso la mobilità delle mani a forza di ripetere ossessivamente lo stesso scomodo gesto migliaia di volte ogni giorno nella catena di montaggio in fabbrica.
Non vuole essere una critica a nessuno nè il pensiero di un grillo parlante; solo uno spunto di riflessione...siamo coscienti di cosa c'è dietro ogni mezzo che noi guidiamo. Il lavoro di quegli operai ci fa sognare ogni giorno e sarà valso almeno a questo il loro sacrificio.
GRAZIE OPERAI PIAGGIO!!!
Ovunque vi troviate, ovunque oggi lavoriate, in qualsiasi settore abbiate lavorato, grazie...I vespisti hanno un enorme debito con voi...