Molto interessante questa foto.
A vedere così, mi pare ragionevolmente conservata. Non si vedono deformazioni strane sullo scudo, che fanno escludere la presenza, un tempo delle frecce anteriori.
In compenso ci sono sia i fori sul piantone, sia quello all'interno del telaietto portaruota.
Ovvero, significa che nel 1981 (il numero di telaio riconduce a quest'anno) i lamierati erano stati in parte unificati nelle lavorazioni. Sino ad inizio 1980, per quanto ho osservato personalmente, non era così.
Del resto nel 1981 i senzafrecce prodotti dovevano essere pochissimi (già erano in numero esiguo l'anno precedente, ma qualcuno lo si trova), e non è escluso che la produzione sia consistita in piccoli lotti assemblati ad hoc, forse proprio per smaltire lamierati già lavorati e non diversamente impiegabili.
Dall'altra parte, l'impianto elettrico in questa foto è ancora al suo posto, ma da quei fori non passa alcun cavo, ad ulteriore riprova dell'autenticità della Vespa in questa configurazione.
La Vespa ovviamente è tua e deciderai tu; visto che si tratta di un esemplari indubbiamente particolare, per periodo di produzione e caratteristiche, io la rifarei del suo Biancospino, in modo da mantenere quanto più possibile traccia delle condizioni originali.
Il rosso Lacca è stato impiegato dal 1977 al 1979; confermo che per un 1981 sarebbe più appropriato il P2/1.