Citazione Originariamente Scritto da vnb3recanati
d'accordissimo con il fare tutto il possibile per risparmiare anche pochi evuri (da dare poi al benzinaio). Io sono un semplice impiegato quindi ...
Il discorso da fare pero' è anche quello di acquistare una vespetta a non pochi euri da resturare poi con moltissimi euri. Inoltre alla Vespa ti ci affezzioni alla grande. Perchè risparmiare una decina d'euro su un passaggio di proprietà che ti potrebbe rovinare tutto il sogno (e l'invesimento economico effettuato)???
Comunque a tutti gli amici che scrivono circa il 2688 o il passaggio da erede, effettuato da notaio o agenzia che sia, chiedo se tale passaggio è stato fatto in uno o due originali e se hanno firmato anche loro come compratori o ha firmato solo il venditore.
Io non ho mai speso molto per i miei acquisti di vespe (e alcune le ho avute regalate), come per la maggior parte di noi, poi, se dai una mano a meccanico e carrozziere, direi che con 1000-1500 euro al massimo una vespa, che non sia un rottame, si rimette completamente a nuovo. Quindi non direi che stiamo parlando di cifre folli. Poi, se qualcuno ha le possibilità economiche di comprasi una vespa 98 già restaurata per oltre 40.000 euro, non credo si faccia problemi a farsi autenticare la firma da un notaio.

Comunque, non so quali siano le spese a cui va incontro il notaio per le autentiche di firme, ma avendo sentito centinaia di appassionati su questo ed altri forum, oltre alle mie esperienze personali, ti posso assicurare che non si tratta di risparmiare 10 euro. La maggior parte di noi ha speso 50 euro per fare autenticare una firma dal notaio ed il prezzo minimo che abbia mai sentito è di 25 euro (chiesti da un notaio di provincia in Umbria), mentre nelle grandi città non è inusuale sentirsi chiedere anche 75 euro o più! E vorrei veramente sapere come possa essere possibile questa disparità di trattamento. Su una lettera aperta del rappresentante della categoria dei notai di qualche anno fa, quando si sollevò la questione, rimasi allibito leggendo che il problema del risparmio non era reale in quanto la media del risparmio tra autentiche del comune e autentiche del notaio sarebbe stata di poco più di 13 euro a passaggio di proprietà! Non so dove vivesse questo signore o dove prendesse i suoi dati, ma tra i 52 centesimi di euro che pago al comune o allo sportello STA del PRA ed i 50 euro che mi chiede il mio notaio (col quale ho fatto decine di atti), mi pare che la differenza sia di 49,48 euro, con i quali ci faccio mangiare tutta la famiglia per 2 o 3 giorni.

Per quanto riguarda la vendita tramite art. 2688, vedo che anche tu, come molti, non vai a controllare i link che indico ( http://www.aci.it/index.php?id=456 ) , altrimenti avresti potuto constatare che è espressamente previsto che questo tipo di vendita si può fare anche nella forma unilaterale, cosa che io ho fatto 3 volte negli ultimi 2 anni. Naturalmente, se firmano venditore e acquirente, si dovrà fare l'atto in duplice copia in bollo, ma se firma solo il venditore (come è espressamente previsto nel mod. NP-2B del PRA stesso) è sufficiente una copia in bollo, quindi un ulteriore evidente risparmio, che il bravo notaio evidentemente non prevede.

Non si tratta solo di risparmiare qualche euro, si tratta di risparmiare punto.

Ciao, Gino