Il problema č sempre quello, la vera sensibilitā all'ambiete č a capire che il mondo che abitiamo ci ospita per un periodo di tempo e non lo possediamo ma prima o poi dobbiamo essere sfrattati per lasciare il posto a nuovi inquilini.
La vita di oggi ci porta a non valutare le cose per quello che dovrebbero essere, ma in funzione di quello che sembrano e ci fanno sembrare. La critica che fai ai colletti bianchi, ad esempio, secondo me va valutata alla luce di un abbigliamento decoroso da tenere sul luogo di lavoro, che non č incompatibile con l'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all'auto. io vado al lavoro in giacca e cravatta tutti i giorni e ci vado in vespa.
Non mi sporco di olio o altro perchč prendo piccole precauzioni, ma comunque contesto chi viene in ufficio con le ciabatte giustificandosi con l'anticonformismo.
Il rispetto degli altri va anche oltre la semplice tutela dell'ambiente, quella dovrebbe farci pensare al rispetto per noi stessi visto che, secondo la teoria dei disastri, la terra potrebbe raggiungere un equilibrio "matematico" lungo la sua curva dove la presenza dell'uomo non č prevista.
Ma se noi nel momento in cui possiamo in teoria fare qualcosa per cambiare il nostro futuro, alle elezioni, ci ostiniamo a votare sempre gli stessi e a farci rappresentare da chi estremizza la violenza, anche solo verbale, ovvero mostra livelli culturali bassissimi rinchiudendosi in conservatorismo di secoli e secoli fa, non possiamo poi lamentarci.
La lista civica "per il bene comune", ad esempio, non č stata assolutamente considerata: era una proposta alternativa, perchč scartiamo le cose prima ancora di vedere "l'effetto che fa"?
Grillo: finchč strepita va tutto bene, grande popolazione lo segue, lo ascolta.......(io personalmente non condivido tutto...) ma poi al voto sempre PD-PDL.......

Io vorrei solo, per riagganciarmi a quello che diceva Stefano Montanari (Per il bene comune), non dover rispondere a mia figlia che mi chede: Papā, tu che potevi perchč non hai fatto niente?