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Discussione: pillole di cultura (ted-ita)

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  1. #1
    VRista Silver L'avatar di vader.t7
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    pillole di cultura (ted-ita)

    Jedes Jahr im Juni werden in ganz Tirol lodernde Bergfeuer zu Ehren des Herzen Jesu angezündet - ein beeindruckendes Schauspiel.
    Der Brauch, im Juni weithin sichtbare Feuer zu entzünden, geht ursprünglich auf heidnische Sonnwendfeuer zurück, die zum Dank der Götter und zum Vertreiben böser Dämonen entfacht wurden.
    Im Laufe der Christianisierung gab die Kirche diesem Brauch eine neue Bedeutung und feierte ihn fortwährend als "Johannisfeuer" zu Ehren von Giovanni Battista.
    Die "Johannisfeuer" wurden gegen Ende des 18. Jahrhunderts schließlich in eine Erinnerung an das Herz-Jesu-Gelöbnis von 1796 und an die Signalfeuer während der Tiroler Freiheitskriege um den bekannten Tiroler Freiheitskämpfer Andreas Hofer umgedeutet.
    Laut alten Aufzeichnungen wurden die Herz Jesu Bergfeuer im Jahr 1796 das erste Mal entzündet, als die französischen Truppen unter Napoleon gegen Tirol kämpften: die großteils bäuerliche Bevölkerung Tirols fühlte sich von der Obrigkeit im Stich gelassen und beschloss, selbst Kampfeinheiten gegen Napoleon zu formieren und stellte ihr Land in einem Gelöbnis unter den Schutz des Herz-Jesu. Bevor Andreas Hofer mit seinen Schützen in der legendären Schlacht am Berg Isel gegen die Franzosen und Bayern kämpfte, erneuerte er diesen "Bund der Treue" mit Feuern auf den Berggipfeln. Diese Feuer waren in Kriegszeiten das "Startzeichen" zum gleichzeitigen Angriff auf den Feind. Bis heute sollen die Herz-Jesu-Feuer die Unlöslichkeit des "Bundes" mit dem Herz-Jesu bekräftigen und stehen für Treue gegenüber dem Land Tirol.
    Solltest du Mitte Juni in Südtirol sein, kannst du an den pechschwarzen Berghängen und Gipfelkuppen die lodernden Formen von Herzen, Kreuzen oder einfachen Feuern sehen, die eindrucksvoll ins Tal herab leuchten.



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    Ogni anno, a giugno, ardono sulle montagne dell'Alto Adige i fuochi del Sacro Cuore di Gesù, uno spettacolo unico e suggestivo, la cui tradizione si perde nella notte dei tempi.
    In epoca pagana venivano accesi grandi falò sui monti in coincidenza del solstizio d'estate sia per invocare e ringraziare gli dei, sia per intimorire i demoni cattivi e cacciare gli spiriti maligni. Nel corso della cristianizzazione la Chiesa sostituì questa festa propria della mitologia germanica con la ricorrenza per la nascita di Giovanni Battista avvenuta il 24 giugno e i fuochi del solstizio presero il nome di "fuochi di San Giovanni". Questi furono a loro volta sostituiti alla fine del settecento dalla celebrazione dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù, suggestiva celebrazione che ancora oggi rivive negli animi delle persone.

    I fuochi del Sacro Cuore di Gesù hanno origine da un voto fatto nel 1796, quando le truppe francesi capeggiate da Napoleone I minacciavano il Tirolo. Per difendere la patria dall'invasione francese il popolo tirolese chiese la protezione del "Sacro Cuore di Gesù" prestandogli voto con giuramento solenne e impegnandosi a santificare ogni anno la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù la prima domenica dopo il Corpus Domini. Il Tirolo fu preservato dall'esercito di Napoleone; nel cuore del popolo il Sacro Cuore aveva fatto il miracolo.
    Ancora oggi si accendono in tutto il territorio i tradizionali fuochi del Sacro Cuore. Se vi trovate in Alto Adige a metà giugno alzate gli occhi al cielo… sulle montagne potrete scorgere grandi cuori infuocati simbolo di un solenne giuramento, quello fatto al Sacro Cuore di Gesù.



  2. #2
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    Da mé in Sfizzera accendiamo i falo'in montagna il primo agosto percelebrare la festa nazionale ,molto suggestivo,e da quello che so' é una tradizione che arriva direttamente dal paganesimo ma anche usati "contro" le invasioni e il giogo delle famiglie milanesi che imponevano qui il loro potere,al contrario di voi in Tirolo il Ticino rende omaggio al esercito Napoleonico che ci ha dato l'indipendenza in cambio del supporto eroico dato dalla nostra milizia,strano come gira il mondo chi stava per togliere la vostra libertà l'ha data a noi e nell'esercito di invasione c'erano molti miliziani ticinesi,per la maggior parte genieri.

  3. #3
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    Oh cavolo, grazie Nik
    Se ne impra sempre una nuova....
    Bravo bel post....e gli altri che tradizioni hanno ?
    Sarebbe bello fare una raccolta di questo genere.

    Riccardo
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  4. #4
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    anche io sono curioso delle altre tradizioni

    ecco altre immagini:











  5. #5
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    Hier in Turin feidern wir auch St. Johannis (wir sind auch ein bisschen Tiroler...)
    Seit XIII Jahrhundert versammeln sich die Einwohnern der Stadt in Piazza Castello um eine Säule aus kleinen Stücken von Holz (die Farò genannt ist) zu entzünden. Nach der Tradition, der Sturz der Säule in Richtung Porta Nuova bring Glück und Geld der ganzen Stadt... Falls die Säule in Richtung dem Royalischen Palast fällt, wird die Stadt ein schlechtes Jahr vergehen. Andere Traditionen bei diesem Feiertag sind die Feuerwerke am Po, der historische Festzug durch das Stadtzentrum und die Kerzengabe in der Dom.


    Anche qua a Torino festeggiamo San Giovanni (come vedete anche noi siamo un po' tirolesi... )
    Fin dal XIII secolo la popolazione di Torino si riuniva in Piazza Castello per l'accensione del farò, una colonna fatta di piccoli pezzi di legno. La tradizione dice che se la colonna cade verso Porta Nuova, la città avrà fortuna e soldi... invece in caso di caduta della colonna verso Palazzo Reale, la città trascorrerà un'annata infausta. Altre tradizioni riguardanti questa festività sono i fuochi d'artificio sul Po, la sfilata in costumi storici e tradizionali attraverso il centro e l'offerta di ceri in duomo.

    Ich bitte um Entschuldigung für die schlechte Übersetzung ins Deusche Sprache, aber ich habe kein Wörterbuch dabei

  6. #6
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    invece da me nella bassa friulana facciamo bruciare il falò alla befana, il 6 gennaio!! bruciamo la "vecia"...
    il falò è seguito dalla degustazione di vino scaldato(brulè) e pinza, dolce tipico della mia zona!! il suddetto può essere sia dolce che salato..

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