Eh già, l'anticipo è sempre una brutta bestia...Per capire bene il fenomeno e analizzare eventuali problemi la cosa migliore secondo me è immedesimarsi nel flusso di miscela che viene bruciata. Il fronte di fiamma, oltre che dare una cospicua spinta al cielo del pistone tramite l'espansione dei gas combusti, deve uscire dal cilindro entro e non oltre un certo tempo. Finchè non viene aperta la luce di scarico, infatti, il calore viene assorbito dal cielo del pistone, ancor di più se l'acceleratore è spalancato, in quanto il fronte di fiamma è più intenso. Visto che sulla vespa le luci di scarico sono generalmente molto basse (per una serie di motivi legati a limiti costruttivii e non) e non sono presenti vere marmitte ad espansione sui motori di serie, i valori di anticipo sono molto contenuti.
chiaramente il pistone è soggetto ad accelerazioni istantanee che a parità di regime di rotazione variano a seconda della corsa e soprattutto della lunghezza della biella, che è una delle varie ragioni per cui nei 200cc è consigliato un valore di anticipo più alto.
Se anche i motori 125cc vanno meglio con l'anticipo a 23° il motivo c'è, ma dubito che sia legato al tipo di benzina. L'anticipo in generale non è mai troppo, perchè il valore ottimale è il massimo raggiungibile senza avere fenomeni negativi quali detonazione, motore che "mura" etc... Un fronte di fiamma più esteso aumenta di certo la coppia del motore, soprattutto se l'impulso avviene nell'istante di manovellismo più favorevole, sia esso grazie ad un angolo tra biella e manovella particolarmente efficiente (90°) o per un struttura del pistone studiata ad-hoc (spinotto fuori asse trasversale, una certa distanza di compressione, forze laterali contenute etc...). Paradossalmente, alla luce di quanto detto, se la distanza tra l'accensione e l'apertura della luce di scarico si mantiene costante a parità di carico in camera di scoppio, il motore dovrebbe continuare ad avere lo stesso comportamento, almeno dal punto di vista termico. Questo ci fa riflettere sul fatto che, contrariamente a ciò che si può pensare, i motori con luci di scarico alte e che sono propensi ad allungare, spesso partono da valori di anticipo ben più alti della media.
Tornando on topic, al problema di questo 150cc, innanzitutto partirei ad esclusione con i problemi elettrici. Statore, relativi cablaggi e connettori devono essere in buoni condizioni, la centralina anche, il cavo della candela privo di ossidazioni/ruggine e ben fissato su entrambe le estremità. Inoltre, se la vespa brucia le lampadine, la centralina non c'entra nulla, perchè la corrente, prima di passare dall'impianto, passa dal regolatore, quindi al 90% bisogna cercare lì il problema, magari controllando il voltaggio in uscita con un voltometro o un tester, anche al variare dei giri. Per i problemi del motore, isolerei la corrente diretta alla bobina dal resto dell'impianto, compresa la chiave del commutatore (ultimo filo verde sulla centralina), in modo tale da escludere eventuali fili scorticati o a massa presenti nell'impianto. Se agli alti la vespa tartaglia come se non volesse più salire di giri, è probabilissimo che stia per morire il pick-up, ammesso che non sia un problema di carburazione. In ogni caso un getto da 95 è piccolo per un 150, lo è persino per un 125. Calibratore e polverizzatore che valori hanno? Se senza filtro la vespa migliora, potrebbe non respirare bene a causa di un settaggio errato che va al di là del getto max. non escluderei anche qualche condotto interno del carburatore otturato, o addirittura dei trafilaggi di aria dal corpo stesso del carburatore, se molto vecchio.
Se c'è la possibilità, quindi, inizierei provando un altro statore e carburatore, quanto meno per andare ad esclusione ed evitare spese alla cieca o interventi a tentativi...