Citazione Originariamente Scritto da vesparolo
Continua pure, ma mancano elementi per sostenere le tue tesi e ve ne sono a sufficienza per non ritenerle esaustive della questione.
E dove sono gli elementi che sostengono le tue di tesi?
Sottolineando che quanto ho asserito non costituisce tesi autonoma, bensì confutazione di quanto hai sostenuto, ribadisco che quanto ho detto è tutto assodato, non mi permetto certamente di fare sentenze sulla base di ipotesi o voci di corridoio clamorosamente false.

Sull'esistenza della linea del PX in quel di Pontedera, attiva sino allo scorso 30 novembre, si sono spese tante parole proprio in concomitanza con l'uscita di scena della PX. Un utente pisano di questo sito ebbe modo di visitare la catena di montaggio! E comunque basta chiedere a qualunque operaio Piaggio. Di certo l'origine del PX non è un'informazione top secret.

Anche il resto è tutto confermabile da chi ha un PX recente, e dire che tu sei fra questi...
Gli specchi Barrac sono italianissimi (www.barrac.it). I Fiem "risolutivi" sono indiani (www.fiemauto.com).

I carburatori Spaco non sono soggetti a difettosità particolari, nè dai dati ufficiali Piaggio (notare che per altri componenti sono state avviate campagne di richiamo oppure sono stati operati cambi di fornitura).

Se poi volessimo indagare oltre, possiamo andare a evidenziare alcune precise differenze grazie alle quali è possibile distinguere un PX da una LML, citiamo le più evidenti:
- fanaleria: di produzione italiana per il PX (TR.I.O.M.), di produzione indiana per LML (Fiem - Fiem Rinder, Lumax);
- mozzo anteriore: stellare per il PX (ispirato a Quartz-Skipper), finto tamburo per LML;
- accensione: a pickup interno per il PX, a pickup esterno, già da anni, per la LML;
- carter motore: con cuscinetto stagno per il PX, mentre le LML adottano il cuscinetto a bagno d'olio come i vecchi Arcobaleno, dai quali la LML deriva direttamente;
- strumentazione: diversa sia per foggia che che per la funzione delle spie, la LML non presenta la spia della riserva
- galleggiante: senza contatto per la riserva sulla LML, il fissaggio inoltre è a vite e non ad incastro, più simile al galleggiante con staffa in lamiera dei vecchi Arcobaleno;
- rubinetto benzina: la LML conserva il rubinetto con posizione di riserva, abolito già sulla serie Arcobaleno del PX;
- cavalletto: verniciato nero sul PX, zincato sulla LML (come sui PX degli anni '80);
- copriventola: come per il cavalletto, verniciato nero sul PX, cromato sulla LML;
- lamierati: tutti sostanzialmente uguali, nascendo dallo stampo PX di diversi anni fa; cambiano tuttavia i dettagli modificati in seguito al divorzio (sottolineo divorzio, visto che Piaggio e LML non collaborano dal 1999). Un esempio è il foro sul parafango per il passaggio del tubo di comando del freno: asolato sul PX, tondo sulla LML. Se i due mezzi nascessero dalle stesse linee, intese come stesso stabilimento e stessa manodopera, perchè dovrebbero esistere tali differnze?
- altre differenze a livello di componentistica: sella diversa (ricordo che il PX monta selleria Soft, prodotta a Fornacette, vicino Pisa), gommino freno di vecchio disegno sulla LML, diverso paraspruzzi posteriore.

Ritengo vi sia un cospicuo numero di differenze, tralasciando i dettagli di omologazione ovviamente, che possono chiaramente dimostrare che il PX attuale e la LML sono sì strettissime parenti per progetto (le LML a suo tempo erano vendute in Asia col marchio Piaggio e secondo alcuni le HP degli anni '90 arrivavano dall'India) ma non sono esattamente lo stesso prodotto nel momento in cui volessimo tenere conto della linea produttiva. E' altresì doveroso specificare che la LML nasce da linee Piaggio, e che le modifiche sopra elencate e la condizione di autonomia vigente dal 1999 non hanno in alcun modo snaturato il prodotto, che anzi per alcuni dettagli è più simile alla PX degli anni '80 rispetto alla PX MY 2001 che possiamo definitivamente etichettare come "italiana", perlomeno a livello dell'assemblaggio e di gran parte della componentistica.




Citazione Originariamente Scritto da vesparolo
Per carita'! Io non ho nulla contro gli Indiani. Magari ce l'ho con gli
speculatori che approfittano di manodopera a basso costo per costruire
cose che hanno qualche "difettuccio", tutto li.
Dici bene qui. Che in diversi frangenti della produzione Piaggio si operino politiche di risparmio indiscriminato è fuori discussione; questa situazione ha interessato anche la PX, e l'assemblaggio talvolta approssimativo è dimostrazione proprio di un certo risparmio, se non altro nella formazione del personale.
Al di là di questo, le impressioni dei proprietari non mi sembrano generalmente drammatiche, ed in fin dei conti la bontà progettuale del PX e la sua semplicità hanno fatto in modo che il modello avesse una difettosità generale mediamente bassa (parole pronunciate al Ponce di Livorno da una persona che lavora in Piaggio e che bazzica nei forum vespistici).


Citazione Originariamente Scritto da Marben
Citazione Originariamente Scritto da vesparolo
Cattiva qualità dei materiali, ma chi ci dice che quel pezzo è fatto in India?
Ecco, e chi ci dice che non lo sia?
Proprio perchè non lo sappiamo, e visto che il pianeta sul quale viviamo è piuttosto grande, non credo che sia così facile definire come elevata la probabilità che il pezzo sia indiano. E' un semplice pezzo di plastica, potrebbe provenire tanto dall'indotto Piaggio (italiano!), tanto dalla Cina, dal Vietnam, dall'India o da chissà dove.
Quello che non si sa non si dice, se non col condizionale, altrimenti si rischia di fare disinformazione.