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Discussione: Racconti di viaggio...inizio io La Cettina

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    Racconti di viaggio...inizio io La Cettina

    Inizio a raccontare io poi continuerà Ettore.
    Abbiamo percorso 4000 Km tra Spagna e Portogallo. E’ stata un’esperienza eccezionale. Come al solito abbiamo scelto delle statali, strade interne poco frequentate. Abbiamo conosciuto la vera Spagna, quella dell’interno non quella turistica della costa sud. Abbiamo evitato le grandi città ma ci siamo fermati in paesi piccoli e caratteristici, ognuno con una propria storia. Su alcune strade abbiamo percorso km senza incrociare neanche una macchina, e passavamo da paesi con 4 case , un bar e un semaforo per l’attraversamento dei pedoni. Al ritorno, in spagna, abbiamo raggiunto di sabato sera un paese deserto non c’era nessuno per strada, negozi chiusi, anche i bar. Abbiamo capito il perché quando sul display di un negozio è comparsa la scritta 51° C ….ed erano le 20.00!!!
    Alle 22.00 tutti sono usciti da casa e i primi ristoranti hanno aperto.
    E poi c’è tutto il Portogallo da raccontare, da Coimbra all’Algarve, e soprattutto c’è l’oceano da descrivere: è possente, le onde sono lunghe e alte, ci sono maree con dislivelli di 3 metri dalla mattina alla sera, c’è l’acqua gelida e correnti forti anche a riva.
    Molti ci hanno fermati incuriositi dai mezzi : un napoletano ha inchiodato la macchina è sceso e in cinque minuti ci ha dato tutti i consigli possibili su dove andare e cosa mangiare in Portogallo. La polizia ci ha fermato più volte ma la richiesta dei documenti era una scusa per parlare della vespa. Un giorno una pattuglia ci ha superato e dopo cinque km era ferma che ci aspettava. Ci hanno fermato e il poliziotto, nostro coetaneo non ci ha chiesto niente , ha solo preso il suo telefonino e ci ha mostrato le foto della sua vespa, una sprint, che aveva finito di restaurare!!! Dopo due chiacchiere ci ha detto Buon viaggio e siamo ripartiti.
    Come ho già scritto le vere eroine sono state le vespe. Per tutto il viaggio, e per tutti quei tratti nel nulla, io, dentro di me, ho temuto che potesse rompersi qualcosa che non era riparabile. Invece non è accaduto nulla, e anche i piccoli inconvenienti che abbiamo avuto si sono risolti anche in mezzo al nulla.
    Uno per tutti: Eravamo appena entrati in Portogallo, erano le 13.00. ci siamo fermati nel solito paesino con quattro case in un bar all’ombra di un grande albero. Abbiamo mangiato qualcosa, ci siamo presi il caffè con ghiaccio (che sono riuscita a far fare!!) e stavamo per partire. La mia P200E però non riparte. Ettore controlla la candela, e quindi apre il carburatore: era pieno di benzina era saltato il tubo della benzina, per il caldo si era dilatato e non manteneva più. Serviva una fascetta stringitubo. Il bauletto della rally era un’officina viaggiante, avevamo persino un gruppo termico ma non una banale fascetta stringitubo. Ettore prova con un filo di ferro, e mentre lui armeggiava io, erano le 15.00, mi accorgo che arriva davanti ad un portone un signore con un trattore, mi avvicino e mi accorgo che apriva la sua officina, probabilmente di mezzi agricoli. Entro e guardo subito il bancone, l’unico modo era trovare qualcosa di simile ad una fascetta per potergli spiegare cosa volevo. La vedo ma era grande. Cerco di spiegare e lui mi dice di aspettare. Torna con ¾ fascette di dimensioni diverse. Le porto da Ettore e una di queste andava bene. Ho ancora quella attaccata al tubo della benzina. Ora io dico, la vespa si poteva fermare in qualunque altro posto, per esempio in moto, per strada, e invece no, mi ha fatto arrivare e fermare…proprio lì dove il problema si poteva risolvere.
    Ad Ettore si è rotta la valvola della camera d’aria e la ruota si è sgonfiata, ma dov’è successo? Appena arrivati in una città , vicino ad un parco, in un posto all’ombra con una bella fontana dove lavarsi dopo aver cambiato la ruota!
    Siamo persino riusciti a trovare le lampadine da sei volt, che si erano fulminate per ben due volte!! Le abbiamo recuperate da un meccanico piaggio a Lisbona, stava riparando due 180 rally: erano le ultime due lampadine che aveva.
    C’è insomma qualcuno che protegge i vespisti, che invisibile ci segue durante i viaggi….
    Il resto a dopo.
    Cettina
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