Quoto Sergio, la Vespa del futuro a mio avviso dovrebbe rispettare i seguenti paletti:
- scocca in acciaio, senza sconti;
- dimensioni e passo contenuti, deve essere agile e pratica in città;
- ruote piccole, ok anche da 10", al massimo più larghe (Cosa docet);
- cubatura necessariamente piccola (è un mezzo utilitario che strizza l'occhio ai viaggi, ma senza strafare - di base - in termini di potenza): anche per contenere costi burocratici e consumi! Inoltre come ci ficcate anche solo un 250cc 4T sotto ad una scocca di dimensioni contenute???
- motore laterale: è forse la caratteristica più distintiva, assurdo eliminarla.
- cambio manuale vero proprio, niente surrograti (vedi variatori a stadi prefissati per simulare le marce). Se si vuole a 5 marce, si può fare il semimanubrio a scatto, tipo pedale delle moto, già messo a punto dalla Bajaj su un prototipo (tecnologia ribattezzata "Stepshift" dagli indiani);
- ruote tutte uguali, intercambiabili dunque, con ruota di scorta;
- strumentazione almeno parzialmente analogica;
- tamburo dietro, ben dosabile, affidabile ed economico, possibilmente a comando meccanico (niente complicazioni). Per migliorare la frenata si potrebbe prendere spunto dalla Bajaj 4 tempi, che hanno il tamburo di diametro più piccolo ma ben più largo.
- padana a basso profilo, non scatolata a pesante come sulle automatiche, nè carenata come sulla Cosa.

Gradito un vano sottosella, anche di dimensioni limitate, come sulla Cosa. Gradito anche un contagiri analogico ed il cavalletto laterale.