ronco
16-07-07, 23:59
Viaggio in Puglia
Primo Giorno
Dopo aver preso la Vespa di Baffone, ormai e’ il terzo anno che “diventa nostra” a Giugno, e caricatala con due valigie e uno zainetto, partiamo per la nostra prima tappa: Spoleto.
Una bellissima guidata sulla R69, passando da San Donato in Collina, fino ad Arezzo dove prendiamo un caffe’ con Bibo prima di continuare verso Castiglion del lago per una meritata sosta per pranzo.
Si continua sulla S448 attraversando Todi arrivando a Spoleto per il primo pernottamento.
Secondo Giorno
Percorriamo la bellissima Flaminia fino aTerni per poi imboccare la R79 per Rieti passando vicino alle cascate delle Marmore che visitammo 3 anni fa.
Poi sulla Salaria fino ad Antrodoco con sosta per pranzo a Terme di Cotilia.
Da qui abbiamo preso la S17 per l’Aquila con altra breve sosta per riposare i didietro non abituati a lunghi viaggi.
Proseguimento per Popoli (ancora sulla S17) e via verso Sulmona da dove comincia uno dei tratti di montagna piu’ belli che un Vespista abbia mai percorso.
Graduale salita da Sulmona (375m) fino alla galleria di Rocca Pia (1181m) su una strada tagliata nel fianco della montagna.
Dopo aver percorso il Piano delle 5 miglia, sosta per la notte a Roccaraso.
Purtroppo non ricordo il nome o l’indirizzo del PUB (strada stretta, in discesa che porta verso la statale) dove abbiamo mangiato un piatto di fagioli messicani che era la fine del mondo.
Terzo Giorno
Si riparte sulla S17 verso Isernia. Mi accorgo che avrei dovuto fare il pieno a Roccaraso prima di partire perche’ la lancetta comincia a segnare meno di un terzo con ancora 30 e + Km prima del prossimo distributore (almeno secondo quello che ci hanno detto). A Forli Del Sannio ci fermiamo per chiedere all’unico essere vivente in vista se qualcuno sa dove si puo’ trovare della benzina. Il signore ci guarda e dice: “Ve la do io la benzina”. Apre il garage dove, accanto al trattore, c’e’ una PX blu.
Poi comincia a raccontare del suo viaggio in Grecia con quella Vespa alcuni anni prima. Ci fa il pieno e poi rifiuta di essere pagato.
Con la pancia della vespa di nuovo piena si continua verso Isernia per poi deviare per Campobasso. Fa caldo e la strada e’ un po’ noiosa si decide di tirare avanti senza soste cosi’, senza accorgersene, ci triviamo a Foggia verso l’ora di pranzo, affamati, di Domenica. Proprio mentre,disperati stiamo per comprare un sacchetto di patatine, troviamo un bar-risorante in via Della Repubblica che ci cucina delle meravigliose orecchiette con gamberi e zucchini seguiti da una stupenda orata alla griglia.
Rinvigoriti da questo ottimo pranzo, ci rimettiamo in viaggio verso la nostra meta: Cisternino, dove abbiamo prenotato un trullo per 5 notti. Ci rendiamo pero’ conto che, avendo viaggiato piu’ velocemente del previsto, dobbiamo passare un’altra notte nella zona prima di potere entrare nel trullo. Allora decidiamo di dormire ad Alberobello in modo da potere arrivare a Cisternino la mattina dopo ed usufruire piu’ a lungo del trullo.
Alberobello e’ bellissima ma e’ ormai diventata, come tutte le altre citta’ Italiane di rilevanza storica, un centro prevalentemente turistico con tutte le boiate annesse. Forse il turista starniero non se ne rende conto ma, per un’Italiano, sembra tutto falso ed arrangiato.
Un consiglio: State lontani dall’hotel Didi....e’ un cesso.
Quarto Giorno
Partenza per Cisternino con arrivo alle 10.30.
Il trullo e’ stupendo, isolato fra gli olivi con una vista eccellente sulla valle d’Itria.
2 camere, cucina, bagno e salotto. Al nostro arrivo la padrona di casa ci fa trovare un vassoio con fichi e pomodori appena colti, olio e vino di loro produzione, pane fresco, origano, latte, mozzarelle e acqua minerale. Per chi fosse interessato il trullo appartiene alla famiglia Zizzi e possono essere contattati al seguente indirizzo: C/da San Salvatore 120. Ostuni 72017, Brindisi.
I 5 giorni successivi sono passati come programmato: fare nulla e riposarsi con la pancia la sole sulla spiaggia di Torre Canne (a soli12 Km dal trullo). Una bellissima e meritata vacanza.
A Cistermino raccomandiamo La locanda di zia Rosa dentro le mura del paese antico.
Decimo Giorno
Partenza per Lecce ad incontrare Senatore, Vespamodelli e 200Rally che ci fanno da ciceroni nella loro bellissima citta’. Purtoppo non abbiamo troppo tempo perche’ vogliamo arrivare piu’ vicino possibile ad Amalfi e dobbiamo separarci presto. Abbiamo comunque avuto modo di apprezzare la loro gentilezza ed ospitalita’. E’ bello pensare che, essendo venuti dall’altra parte del mondo, possiamo contare sull’appoggio e l’amicizia di gente in tutta Italia, conosciuta solamente attraverso l’Internet.
Il viaggio verso Taranto e Potenza e’ un po’ noioso e cerchiamo di farlo senza molte soste ma, arrivati a Potenza, ci sentiamo veramente stanchi e minaccia di piovere.
Ci fermiamo su un lato della superstrada per un cosiglio di guerra e un ciclista, di quelli seri con gambe come tronchi d’albero, si ferma per chiederci se abbiamo problemi con la vespa. Dice che anche lui e’ un vespista, quando non gira l’Europa in bicicletta e che conosce un albergo/ristorante fuori da Potenza che non costa molto. Se vogliamo seguirlo ci puo’ guidare li’.
Ci porta sulla vecchia via Appia, 10 Km di tornanti e salite che la vespa fa a malapena in seconda... e lui via!
Ci doveva aspettare in cima alle salite...poi ci ha detto che stava ritornando a casa dopo una giratina di 150 e + Km. Dopo tutto questo affanno troviamo che l’abergo e’ chiuso. Lui dice che gli dispiace e sparisce per la discesa come un razzo.
Si torna a Potenza dove troviamo un buon albergo, stanchi, affamati ma di buon umore.
Undicesimo giorno
E 847 per la E 3-45 verso Salerno. Cristo si sara’ anche fermato ad Eboli ma noi si va a dritto arrivando a Salerno verso le 12.00
Si continua sulla S 163 (costiera Amalfitana) assorbendo il panorama stupendo, unico al mondo.
Si arriva a Maiori dove ci permettiamo un piccolo lusso. Un 4 stelle con camera con terrazza a picco sul mare. Bellissimo!
Nel pomeriggio visitiamo Amalfi e le zone vicine. Cena romantica all’hotel, sulla terrazza al settimo piano....valeva la pena di volare per 24 ore solo per questi momenti.
Dodicesimo giorno
Poiche’ abbiamo alcune faccende da sbrigare a Firenze, decidiamo di prendere l’autostrada (la odio) per andare intorno a Napoli e Roma.
Verso Frosinone ci becca la pioggia ma abbiamo portato con noi la roba impermeabile cosi’ si continua per Roma.
Raccordo anulare sotto la pioggia alle 16.00.... un’ incubo con i TIR che ti fanno la doccia ogni volta che ti passano.
Decidiamo di fermarci a Bracciano, dove ho fatto il militare nel’69, e che mi ricordavo come una citta’ carina ed interessante.
Purtroppo, con tutta la scelta che abbiamo, decidiamo di pernottare all’ Albergo Ristorante Villa Maria, Via Del Lago, 24. Non lo fate! E’ sudicio, squallido, rumoroso e non ha nemmeno l’aria condizionata.
Cena e passeggiata a Bracciano di notte...molto interessante.
Tredicesimo giorno
Bracciano-Firenze seguendo la R2 attraverso Viterbo, Bolsena.
Bella strada, poco traffico e divertente.
Ci fermiamo per un’ ottimo pranzo ed una passeggiata a Buonconvento prima di ritrovare territori a noi familiari come Siena, la via Chiantigiana attraverso Castellina e Greve e finalmente il panorama di Firenze dal Piazzale Michelangelo.
Sono sicuro che per voi vespisti accaniti, il nostro viaggio sembra una cosuccia da poco e qualcuno sarebbe capace di farlo in 3 giorni. Per noi e’ stata un impresa epica di cui siamo orgogliosi e non ci dimenticheremo mai dell’ospitalita’ ed amicizia dimostrata dai vespisti che abbiamo incontrati.
Grazie alla 200 che dovevo dovevo continuamente rallentare come un puledro selvaggio altrimenti, se non stavo attento, faceva tranquillamente 110Km/h.
Un’ultima parola per Baffone che, come al solito, ci ha prestata la sua preziosa vespa ed ha reso possibile questa avventura.
Non ci sono tanti in giro come te Baffo...grazie di cuore
Primo Giorno
Dopo aver preso la Vespa di Baffone, ormai e’ il terzo anno che “diventa nostra” a Giugno, e caricatala con due valigie e uno zainetto, partiamo per la nostra prima tappa: Spoleto.
Una bellissima guidata sulla R69, passando da San Donato in Collina, fino ad Arezzo dove prendiamo un caffe’ con Bibo prima di continuare verso Castiglion del lago per una meritata sosta per pranzo.
Si continua sulla S448 attraversando Todi arrivando a Spoleto per il primo pernottamento.
Secondo Giorno
Percorriamo la bellissima Flaminia fino aTerni per poi imboccare la R79 per Rieti passando vicino alle cascate delle Marmore che visitammo 3 anni fa.
Poi sulla Salaria fino ad Antrodoco con sosta per pranzo a Terme di Cotilia.
Da qui abbiamo preso la S17 per l’Aquila con altra breve sosta per riposare i didietro non abituati a lunghi viaggi.
Proseguimento per Popoli (ancora sulla S17) e via verso Sulmona da dove comincia uno dei tratti di montagna piu’ belli che un Vespista abbia mai percorso.
Graduale salita da Sulmona (375m) fino alla galleria di Rocca Pia (1181m) su una strada tagliata nel fianco della montagna.
Dopo aver percorso il Piano delle 5 miglia, sosta per la notte a Roccaraso.
Purtroppo non ricordo il nome o l’indirizzo del PUB (strada stretta, in discesa che porta verso la statale) dove abbiamo mangiato un piatto di fagioli messicani che era la fine del mondo.
Terzo Giorno
Si riparte sulla S17 verso Isernia. Mi accorgo che avrei dovuto fare il pieno a Roccaraso prima di partire perche’ la lancetta comincia a segnare meno di un terzo con ancora 30 e + Km prima del prossimo distributore (almeno secondo quello che ci hanno detto). A Forli Del Sannio ci fermiamo per chiedere all’unico essere vivente in vista se qualcuno sa dove si puo’ trovare della benzina. Il signore ci guarda e dice: “Ve la do io la benzina”. Apre il garage dove, accanto al trattore, c’e’ una PX blu.
Poi comincia a raccontare del suo viaggio in Grecia con quella Vespa alcuni anni prima. Ci fa il pieno e poi rifiuta di essere pagato.
Con la pancia della vespa di nuovo piena si continua verso Isernia per poi deviare per Campobasso. Fa caldo e la strada e’ un po’ noiosa si decide di tirare avanti senza soste cosi’, senza accorgersene, ci triviamo a Foggia verso l’ora di pranzo, affamati, di Domenica. Proprio mentre,disperati stiamo per comprare un sacchetto di patatine, troviamo un bar-risorante in via Della Repubblica che ci cucina delle meravigliose orecchiette con gamberi e zucchini seguiti da una stupenda orata alla griglia.
Rinvigoriti da questo ottimo pranzo, ci rimettiamo in viaggio verso la nostra meta: Cisternino, dove abbiamo prenotato un trullo per 5 notti. Ci rendiamo pero’ conto che, avendo viaggiato piu’ velocemente del previsto, dobbiamo passare un’altra notte nella zona prima di potere entrare nel trullo. Allora decidiamo di dormire ad Alberobello in modo da potere arrivare a Cisternino la mattina dopo ed usufruire piu’ a lungo del trullo.
Alberobello e’ bellissima ma e’ ormai diventata, come tutte le altre citta’ Italiane di rilevanza storica, un centro prevalentemente turistico con tutte le boiate annesse. Forse il turista starniero non se ne rende conto ma, per un’Italiano, sembra tutto falso ed arrangiato.
Un consiglio: State lontani dall’hotel Didi....e’ un cesso.
Quarto Giorno
Partenza per Cisternino con arrivo alle 10.30.
Il trullo e’ stupendo, isolato fra gli olivi con una vista eccellente sulla valle d’Itria.
2 camere, cucina, bagno e salotto. Al nostro arrivo la padrona di casa ci fa trovare un vassoio con fichi e pomodori appena colti, olio e vino di loro produzione, pane fresco, origano, latte, mozzarelle e acqua minerale. Per chi fosse interessato il trullo appartiene alla famiglia Zizzi e possono essere contattati al seguente indirizzo: C/da San Salvatore 120. Ostuni 72017, Brindisi.
I 5 giorni successivi sono passati come programmato: fare nulla e riposarsi con la pancia la sole sulla spiaggia di Torre Canne (a soli12 Km dal trullo). Una bellissima e meritata vacanza.
A Cistermino raccomandiamo La locanda di zia Rosa dentro le mura del paese antico.
Decimo Giorno
Partenza per Lecce ad incontrare Senatore, Vespamodelli e 200Rally che ci fanno da ciceroni nella loro bellissima citta’. Purtoppo non abbiamo troppo tempo perche’ vogliamo arrivare piu’ vicino possibile ad Amalfi e dobbiamo separarci presto. Abbiamo comunque avuto modo di apprezzare la loro gentilezza ed ospitalita’. E’ bello pensare che, essendo venuti dall’altra parte del mondo, possiamo contare sull’appoggio e l’amicizia di gente in tutta Italia, conosciuta solamente attraverso l’Internet.
Il viaggio verso Taranto e Potenza e’ un po’ noioso e cerchiamo di farlo senza molte soste ma, arrivati a Potenza, ci sentiamo veramente stanchi e minaccia di piovere.
Ci fermiamo su un lato della superstrada per un cosiglio di guerra e un ciclista, di quelli seri con gambe come tronchi d’albero, si ferma per chiederci se abbiamo problemi con la vespa. Dice che anche lui e’ un vespista, quando non gira l’Europa in bicicletta e che conosce un albergo/ristorante fuori da Potenza che non costa molto. Se vogliamo seguirlo ci puo’ guidare li’.
Ci porta sulla vecchia via Appia, 10 Km di tornanti e salite che la vespa fa a malapena in seconda... e lui via!
Ci doveva aspettare in cima alle salite...poi ci ha detto che stava ritornando a casa dopo una giratina di 150 e + Km. Dopo tutto questo affanno troviamo che l’abergo e’ chiuso. Lui dice che gli dispiace e sparisce per la discesa come un razzo.
Si torna a Potenza dove troviamo un buon albergo, stanchi, affamati ma di buon umore.
Undicesimo giorno
E 847 per la E 3-45 verso Salerno. Cristo si sara’ anche fermato ad Eboli ma noi si va a dritto arrivando a Salerno verso le 12.00
Si continua sulla S 163 (costiera Amalfitana) assorbendo il panorama stupendo, unico al mondo.
Si arriva a Maiori dove ci permettiamo un piccolo lusso. Un 4 stelle con camera con terrazza a picco sul mare. Bellissimo!
Nel pomeriggio visitiamo Amalfi e le zone vicine. Cena romantica all’hotel, sulla terrazza al settimo piano....valeva la pena di volare per 24 ore solo per questi momenti.
Dodicesimo giorno
Poiche’ abbiamo alcune faccende da sbrigare a Firenze, decidiamo di prendere l’autostrada (la odio) per andare intorno a Napoli e Roma.
Verso Frosinone ci becca la pioggia ma abbiamo portato con noi la roba impermeabile cosi’ si continua per Roma.
Raccordo anulare sotto la pioggia alle 16.00.... un’ incubo con i TIR che ti fanno la doccia ogni volta che ti passano.
Decidiamo di fermarci a Bracciano, dove ho fatto il militare nel’69, e che mi ricordavo come una citta’ carina ed interessante.
Purtroppo, con tutta la scelta che abbiamo, decidiamo di pernottare all’ Albergo Ristorante Villa Maria, Via Del Lago, 24. Non lo fate! E’ sudicio, squallido, rumoroso e non ha nemmeno l’aria condizionata.
Cena e passeggiata a Bracciano di notte...molto interessante.
Tredicesimo giorno
Bracciano-Firenze seguendo la R2 attraverso Viterbo, Bolsena.
Bella strada, poco traffico e divertente.
Ci fermiamo per un’ ottimo pranzo ed una passeggiata a Buonconvento prima di ritrovare territori a noi familiari come Siena, la via Chiantigiana attraverso Castellina e Greve e finalmente il panorama di Firenze dal Piazzale Michelangelo.
Sono sicuro che per voi vespisti accaniti, il nostro viaggio sembra una cosuccia da poco e qualcuno sarebbe capace di farlo in 3 giorni. Per noi e’ stata un impresa epica di cui siamo orgogliosi e non ci dimenticheremo mai dell’ospitalita’ ed amicizia dimostrata dai vespisti che abbiamo incontrati.
Grazie alla 200 che dovevo dovevo continuamente rallentare come un puledro selvaggio altrimenti, se non stavo attento, faceva tranquillamente 110Km/h.
Un’ultima parola per Baffone che, come al solito, ci ha prestata la sua preziosa vespa ed ha reso possibile questa avventura.
Non ci sono tanti in giro come te Baffo...grazie di cuore