Visualizza Versione Completa : costruzione strumento PROVA BOBINE
vespistaro
29-01-12, 13:00
Ciao....secondo voi è "concepibile" cimentarsi nella costruzione artigianale di uno strumento per verificare lo stato di efficenza delle bobine delle nostre beneamate?..qualcuno lo ha mai fatto ? :crazy::crazy::crazy:
Tecnicamente sarà sicuramente possibile.... bisogna solo trovare un capoccione di elettronica :Lol_5:
Con un amico avevamo fatto una cosa del genere molto molto improvvisata usando semplicemente una batteria e mettendo sotto assorbimento una candela o una candeletta (quelle per le accensioni dei motori a gasolio) e passando per la bobina controllava gli ohm con il tester controllando che coincidessero con i dati di "fabbrica"...
Io ho solo visto fare una cosa simile... poi di elettronica ne capisco una mazza :oops:
Per me se la candela a contatto con il telaio fà scintilla la bobina è buona :mah:
vespiaggio
30-01-12, 14:20
ciao non ci vuole assolutamente una scienza, la bobina la alimenti a bassa tensione e ha due avvolgimenti, dal secondario esce altissima tensione, quindi basta costruirsi in un mobiletto e due capi con delle contropunte (possibilmente una lunghezza variabile, ad esempio una barra filettata tornita che ha come supporto un dado). Un capo a massa (la stessa nel caso venga utilizzata una bobina che funziona in alternata), mentre all'altro capo tramite un cavo alta tensione si collega direttamente la bobina. Attenzione perchè chi non ne capisce può lasciarci le penne viste le tensioni in gioco
Lasciarci le penne con una bobina!? :orrore:
Dici davvero!?
Lasciarci le penne con una bobina!? :orrore:
Dici davvero!?
Lasciare le penne mi sembra un pò troppo!!!
Secondo me te lo ricordi... ma lasciarci le penne mi pare esagerato :roll:
La botta per la prova candela l'abbiamo presa tutti :azz:
Penso sia la stessa cosa...
nicotronico
31-01-12, 14:06
Anche secondo mè c'è il rischio di lasciarci le penne considera che lo colleghi a banco ad un alimentatore esterno che ti dà sempre la medesima frequenza (50 ohm) e non pulsante come dal volano di una vespa per cui a a voi le conclusioni
che ti dà sempre la medesima frequenza (50 ohm)
:mah::mah::mah:
Ohm?
:ciao:
Ciao,
l'apparecchio per testarle simula un rotore fisso al posto del rotore mobile costituito dal campo magnetico contenuto nella ventola volano che, girando attorno alle bobine genera campo elettrico.
In pratica ci si poggia sopra il piatto statore e si spinge l'interruttore per poi procedere alle misurazioni di uscita. Serve anche a testare le centraline ma ... non lo spolvero da tempo, dovrei cimentarmi ... lo metto davanti ai piedi così, prima o poi, sarò costretto a testare qualcosa.
Ciao
:mah::mah::mah:
Ohm?
:ciao:
Ohm, Hertz, Watt .... Ampere .... Joule ...... Litri .... qualcosa insomma. :mrgreen:
Ma a parte le convenzioni sulla misura della frequenza, nel nostro caso non è sensato misurare l'induttanza, conviene di più controllare gli avvolgimanti con uno strumento denominato Megaohmetro che ha la possibilità di misurare l'isolamento, quindi l'eventuale dispersione tra le spire.
Infatti l'unico guasto, oltre all'interruzione, è proprio la perdita della caratteristica isolante del filo di cui è composta la bobina, perdita che può rendere la bobina anche parzialmente inefficiente.
Per il controllo delle bobine AT mi rammento dell'esistenza di una "macchinetta" dove le bobina veniva alimentata e a secondo della distanza che si riusciva a tenere tra gli elettrodi dell'AT, si determinava la bontà della bobina.
Un sistema piuttosto empirico.
:ciao: Gg
nicotronico
31-01-12, 16:50
scusa hai ragione :azz: herz :mrgreen:
vespistaro
31-01-12, 20:54
Ciao,
l'apparecchio per testarle simula un rotore fisso al posto del rotore mobile costituito dal campo magnetico contenuto nella ventola volano che, girando attorno alle bobine genera campo elettrico.
In pratica ci si poggia sopra il piatto statore e si spinge l'interruttore per poi procedere alle misurazioni di uscita. Serve anche a testare le centraline ma ... non lo spolvero da tempo, dovrei cimentarmi ... lo metto davanti ai piedi così, prima o poi, sarò costretto a testare qualcosa.
Ciao
perche' non ce la mostri ? :roll::roll::roll::cioe::lol:
Ohm, Hertz, Watt .... Ampere .... Joule ...... Litri .... qualcosa insomma. :mrgreen:
Ma a parte le convenzioni sulla misura della frequenza, nel nostro caso non è sensato misurare l'induttanza, conviene di più controllare gli avvolgimanti con uno strumento denominato Megaohmetro che ha la possibilità di misurare l'isolamento, quindi l'eventuale dispersione tra le spire.
Infatti l'unico guasto, oltre all'interruzione, è proprio la perdita della caratteristica isolante del filo di cui è composta la bobina, perdita che può rendere la bobina anche parzialmente inefficiente.
Per il controllo delle bobine AT mi rammento dell'esistenza di una "macchinetta" dove le bobina veniva alimentata e a secondo della distanza che si riusciva a tenere tra gli elettrodi dell'AT, si determinava la bontà della bobina.
Un sistema piuttosto empirico.
:ciao: Gg
E' quella la macchinetta alla quale mi riferisco, in aggiunta ha anche il sistema che "attiva" gli statori da fermo, come se ci girasse attorno il volano ... in settimana posto una foto.
L'induttanza non l'avevo mai sentita .. in queste settimane sono di volani ed ho tutta l'intenzione di approfondire.
Per me è argomento ostico.
Ciao
Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando...
Gigler curioso di vedere la tua macchinetta...
Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando...
Ma tu per ogni bobina ti pratichi un elettroshock? :risata::risata::risata:
Comunque farsi attraversare il cuore da qualche Kv non è molto consigliato, anzi ....
:ciao: Gg
Io le bobine esterne le testo così......alimentatore universale 1,5-3-4.5-6-9-12 volt in corrente continua....prima del ponte di diodi che raddrizza la tensione alternata in continua....mi ricavo due punti per da dove prelevo la tensione alternata a cui ci saldo uno spezzone di cavo . Ripeto l'operazione per l'altro cavo...... Ho ottenuto due cavi dove collegare la bobina at... Seleziono come tensione d'uscita i 6 volt ..... E collego i due spezzoni di cavo alla bobina at...uno alla spinetta e l'altra alla carcassa della bobina at... Poi con un dito tocco la carcassa della bobina (parte metallica) e con l'altra tocco il cavo che va alla candela..... Se la bobina funge...sentirete una bella schicchera... Il voltaggio è altissimo la corrente è bassissima... Quindi nulla di pericoloso.... Mi raccomando se non sapete quello che fate... Non fatelo mi raccomando...
Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V.
Vol
Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V.
Vol
Ovviamente il tutto è stato fatto con l'uso di un tester...un minimo di preparazione di elettrotecnica bisogna averla......
arinaldi94
03-02-12, 21:10
Attenzione a fare questo alcuni alimentatori (quelli elettronici) raddrizzano il 220 V.
Vol
gli alimentatori prima abbassano la tensione con un trasformatore e poi la raddrizzano, non capisco come possano raddrizzare il 220. boh.
gli alimentatori prima abbassano la tensione con un trasformatore e poi la raddrizzano, non capisco come possano raddrizzare il 220. boh.
E' corretto, gli alimentetori elettronici non hanno trasformatore :noncisiamo:
La caduta di tensione avviene tramite un sistema capacitivo e comunque sia perchè non credi sia possibile raddrizzare la 220V ?
:ciao: Gg
arinaldi94
03-02-12, 23:09
scusa mi sono reso conto adesso della cavolata che ho detto :azz: avevo in mente il classico alimentatore e non mi era venuto in mente lo switching.
scusa mi sono reso conto adesso della cavolata che ho detto :azz: avevo in mente il classico alimentatore e non mi era venuto in mente lo switching.
No no, a parte gli switching che comunque hanno un trasformatore e sono apparati precisi e abbastanza costosi, ora si utilizzano i "transformerless" che costano pochissimo e sono calcolati per il loro preciso utilizzo come caricabatterie ecc ecc ...
Qui un esempio
Analisi e progetto di alimentatori senza trasformatore (transformerless) - ElectroYou (http://www.electroyou.it/powermos/wiki/transformerless)
:ciao: Gg
a parte gli switching che comunque hanno un trasformatore
Gigi, non e' detto che uno switching abbia per forza un trasformatore, normalmente fanno uso di induttanze, quelli di tipo buck abbassano abbassano le tensioni, quelli di tipo boost elevano la tensione. Se ne trovano di tutti i gusti da molto precisi e costo a meno precisi e piu economici. E possibile variare la tensione di uscita semplicemente variando la rete di retroazione.Un modo abbastanza semplice pe distinguere un alimentatore elttronico da uno con trasformatore e' il peso ed anche il range di funzionamento. Un alimentatore detto "widerange" cioa in grado di funzionare sia con la rete europea che con quella amiricana, al 99% e uno switching elettronico.
Vol.
Gigi, non e' detto che uno switching abbia per forza un trasformatore, normalmente fanno uso di induttanze, quelli di tipo buck abbassano abbassano le tensioni, quelli di tipo boost elevano la tensione. Se ne trovano di tutti i gusti da molto precisi e costo a meno precisi e piu economici. E possibile variare la tensione di uscita semplicemente variando la rete di retroazione.Un modo abbastanza semplice pe distinguere un alimentatore elttronico da uno con trasformatore e' il peso ed anche il range di funzionamento. Un alimentatore detto "widerange" cioa in grado di funzionare sia con la rete europea che con quella amiricana, al 99% e uno switching elettronico.
Vol.
Vero, non è detto che abbiano un trasformatore ma generalmete è costituito da Oscillatore - trasformatore - raddrizzatore, e questo sistema switching è utilizzato per lo più per elevare la tensione ed utilizzato negli amplificatori per auto (ecco perchè lo conosco :Lol_5: )
99594
Pensa che i sistemi switching li utilizzavo anche per controllare i motori in CC per la trazione elettrica con assorbimenti fino a 2000 ampere (thiristori e verso la fine con mosfet in parallelo)
Li trasformatori non ce n'erano, almeno sulla parte di potenza :mrgreen:
Qui http://www.vesparesources.com/piazzetta/36915-fai-da-te-fino-dove-arriva-la-vostra-curiosita-2.html#post534514 quando riuscivo ad unire l'utile al dilettevole ...
:ciao: Gg
Se a qualcuno interessa, questo è un sistema "antico" per provare una bobina AT sul campo.
Credo che non servano molte spiegazioni, per rivelare la scintilla basta avvicinare il filo AT alla carcassa della bobina, oppure costruire un accrocco come consiglia vespiaggio...
Se a qualcuno interessa, questo è un sistema "antico" per provare una bobina AT sul campo.
Credo che non servano molte spiegazioni, per rivelare la scintilla basta avvicinare il filo AT alla carcassa della bobina, oppure costruire un accrocco come consiglia vespiaggio...
Azz i flip flop gli fanno un baffo!!!! :risata::risata::risata:
Praticamente utilizza un relais per generare una serie di impulsi!!!
Rudimentale con forte principio di autodistruzione ma efficace!
Aggiungerei un condensatore elettrolitico da qualche micro farad in parallelo alla bobna del relais per far si che riesca almeno a chiudere il contatto NA prima di tornare a riposo.
:ciao: Gg
Echospro, è un sistema che risale agli anni '20;
veniva usato per generare un'alternata a partire da una batteria per far funzionare le radio a valvole per uso campale.
Mi pare che si chiamasse "amperite" o una cosa del genere.
L'inerzia del relè è abbastanza elevata, a secondo del modello credo che otterremo impulsi intorno ai 500 hz;
un condensatore in parallelo alla bobina rallenterà la vibrazione (a proposito, il circuito in funzione "suonerà" come un ronzatore, è normale:mrgreen:)
Diciamo 1 microfarad = 1 millisecondo (o giu di lì)
Vero, non è detto che abbiano un trasformatore ma generalmete è costituito da Oscillatore - trasformatore - raddrizzatore, e questo sistema switching è utilizzato per lo più per elevare la tensione ed utilizzato negli amplificatori per auto (ecco perchè lo conosco :Lol_5: )
107520
Pensa che i sistemi switching li utilizzavo anche per controllare i motori in CC per la trazione elettrica con assorbimenti fino a 2000 ampere (thiristori e verso la fine con mosfet in parallelo)
Li trasformatori non ce n'erano, almeno sulla parte di potenza :mrgreen:
Qui http://www.vesparesources.com/piazzetta/36915-fai-da-te-fino-dove-arriva-la-vostra-curiosita-2.html#post534514 quando riuscivo ad unire l'utile al dilettevole ...
:ciao: Gg
Si ma in questo caso il trasformatore e' usato in modo un po diverso. Tipicamente un trasformatore classico ha in ingresso una tensione AC ed in uscita una tensione AC, in questo caso quel convertore ha in ingresso una tensione DC, che viene convertita in AC (o meglio impulsata) dallo switching e poi riconvertita in DC sul secondario. Per uno step down semplice pero non e' necessario avere un trasformatore ma solo un induttore.
Vol.
perche' non ce la mostri ? :roll::roll::roll::cioe::lol:
Eccola.
Quanto prima ne verificherò il funzionamento e proverò a testare volani e bobine varie.
Ciao
Miiiiiiiiiiiii
identica alla mia (tranne il colore:mrgreen:)
funziona, funziona!
Bellissime!!! :bravo:
Ma dove si metteva la bobina da testare? :mah:
:ciao: Gg
salve a tutti, mimmo per caso lo vendi quel prova bobine ? scusa se te lo chiedo ma e da tempo che ne sto cercando uno.
se così non fosse , conosci qualcuno che ne ha uno da vendere ?.
saluti a presto
salve a tutti, mimmo per caso lo vendi quel prova bobine ? scusa se te lo chiedo ma e da tempo che ne sto cercando uno.
se così non fosse , conosci qualcuno che ne ha uno da vendere ?.
saluti a presto
Ciao, vedo che sei iscritto dal 2012, ma ancora una lettura al regolamento non te l'hai data.Non puoi fare richieste di tipo commerciale,visto che non hai i permessi necessari, inoltre:
Punto h del regolamento
Nei forum e' vietata la pubblicazione di annunci di vendita/richiesta di Vespe, ricambi, accessori ecc. per le quali e' invece a disposizione un apposito Mercatino (http://www.vesparesources.com/pp-classifieds)
Ho notato che questo è il tuo primo messaggio, perchè non lo sfruttavi per una tua presentazione :azz:
buongiorno hai pienamente ragione si l'avevo letto ma è passato molto tempo da quando mi sono iscritto ed era da tempo che non entravo per vari motivi . gironzolando qua e là ho visto quello che tanto tempo cercavo e sono andato dritto alla richiesta senza pensare al regolamento di nuovo mo scuso cercherò di non far altri errori saluti
buongiorno hai pienamente ragione si l'avevo letto ma è passato molto tempo da quando mi sono iscritto ed era da tempo che non entravo per vari motivi . gironzolando qua e là ho visto quello che tanto tempo cercavo e sono andato dritto alla richiesta senza pensare al regolamento di nuovo mo scuso cercherò di non far altri errori saluti
:ok:
vesclaudio
06-01-14, 11:05
io una folta feci così, sappiamo tutti che la distanza fra i due elettrodi di una comune candela per vespa è di 0.6-0.7 mm, quindi prendiamo la bobina e posizionamo i due elettrodi a quella distanza, prendiamo un TRASFORMATORE NON RADDRIZZATO che ci da 6 V ac, creiamo un circuito oscillatore con un NE555 che genera un onda quadra a 85 -90 Hz cioè 5-6000 giri al minuto, colleghiamo il tutto e lo attacchiamo al primario della bobina, diamo tensione e se le scintille blu ad orecchio sono regolari, la bobina funziona
salve a tutti come va passate bene le feste spero. visto che non riesco a trovare quel prova bobine seguirò proprio quella strada , ci vorrà un po di tempo ma spero di riuscire .
enricopiozzo
17-02-15, 09:43
bellissima discussione, complimenti!
vi allego una foto del mio banco prove RABOTTI, costruito a torino nella seconda metà degli anni '50!
è interessante il circuito con il relè indicato da mimmo, una cosa però non mi torna:
"L'inerzia del relè è abbastanza elevata, a secondo del modello credo che otterremo impulsi intorno ai 500 hz;
un condensatore in parallelo alla bobina rallenterà la vibrazione Diciamo 1 microfarad = 1 millisecondo (o giu di lì)"
se non si mette il condensatore i 500hz equivalgono a 30.000 giri al minuto ... non è un'esagerazione????
il condensatore servirebbe a calmare la vibrazione portandola nel campo di utilizzo del motore giusto? 0-8.000 giri ?
non si può fare variare la capacità del condensatore (tipo con un potenziometro) in modo da poter testare la bobina al variare dei giri motore?
se guardate sulla parte alta del mio banco vedete 8 spinterometri per verificare lo scoccare della scintilla, vi consiglio di costuirvene uno, è elementare ed è utilissimo
perchè in questo modo potere regolare la distanza tra gli elettrodi e verificare quanta "forza" ha la bobina.
un'altra cosa vi chiedo: le bobine esterne le si prova alimentando il primario a 6V, per le bobine interne ai volani invece? vanno sempre alimemtate a 6V ? su un'altro
forum ho letto che il volano ruotando genera una tensione alternata di 130-150V, possibile?
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